--------------------------IL PUNTO--------------

 

LIVORNO E CAGLIARI SUCCESSI D'ORO

 

Livorno e Cagliari, la svolta. Già, perchè l'oscar della vittoria più pesante della giornata è impossibile non assegnarlo ex aequo ad amaranto e rossoblu. Da sei punti il successo della Mazzarri-band, che compie un passo decisivo verso la massima serie aggiudicandosi con il più classico dei punteggi il derby dell'Ardenza contro la Fiorentina, ridimensionando di fatto le ambizioni degli uomini di Mondonico, adesso ancorati al settimo posto in graduatoria. Della premiata ditta Protti-Lucarelli la griffe sul successo livornese. Altrettanto pesante il successo del Cagliari, che getta il cuore oltre l'ostacolo e supera 2-1 un Bari mai arrendevole ma sempre più inguaiato sul fondo della graduatoria. In vantaggio con Loria, i rossoblu subiscono il pareggio pugliese ad opera del solito Cordova, riuscendo a portare a casa i tre punti grazie ad Esposito, in piena zona Cesarini. La beffa per i galletti di Pillon è doppia, dal momento in cui, proprio mentre il gol del peperino rossoblu li condannava alla sconfitta, giungeva la notizia del pareggio del Verona al "Delle Alpi" al cospetto di un Toro al centro del braccio di ferro fra Cimminelli ed una tifoseria organizzata in sciopero. Con la conseguenza che, se il torneo fosse finito ieri sera, sarebbero stati proprio gli scaligeri a spareggiare con il Pescara (impegnato stasera contro il Napoli), con i pugliesi terz'ultimi e retrocessi in C/1.
Nella zona alta della graduatoria, Fiorentina a parte, vincono tutte. Passeggiano Palermo e Piacenza, 3-1 rispettivamente contro Genoa ed i resti di un Avellino ormai in disarmo; vince anche il Messina, sempre per 3-1, contro il Treviso, ma con qualche fatica in più rispetto alle compagini di Guidolin e Cagni. Proprio i biancorossi emiliani occupano la sesta piazza in graduatoria (64 punti) con due lunghezze di vantaggio rispetto alla formazione di Mondonico. Successo anche per l'Atalanta, nell'anticipo di venerdi sera contro il Vicenza. Un 3-2 che, seppur giunto al 96', consolida la posizione in graduatoria degli orobici, ormai a vele spiegate verso la massima serie. Tutto ciò per una situazione che, nella zona che conta, sembra essersi abbastanza delineata. A meno di improbabili crolli, le prime cinque (Palermo, Atalanta, Cagliari, Messina e Livorno) hanno già buona fetta di promozione in tasca, sia per un calendario piuttosto abbordabile che per una condizione di forma fisica e mentale invidiabile. A contendersi l'accesso allo spareggio restano così Piacenza e Fiorentina, distanziate di due punti.
Da considerarsi fuori dai giochi la Ternana, che torna comunque al successo contro la Triestina, grazie ad un acuto di Jimenez nel corso della prima frazione di gioco. Rossoverdi e giuliani sono adesso appaiati a quota 59, a cinque punti dal Piacenza.
Per quanto concerne l'altro versante della graduatoria, detto dell'importante pareggio conqusiato dal Verona sul campo del Torino e del KO del Bari a Cagliari, c'è da registrare l'importante successo del Venezia, il secondo consecutivo dopo quello rifilato al Livorno. A cadere, stavolta, sotto i colpi di Biancolino e Poggi è stato il sempre più derelitto Como versione Galia, per un 3-1 che proietta i lagunari verso la permanenza in cadetteria il che, in attesa di annate più proficue, in riva alla Laguna può già considerarsi un successo. Vincono anche l'Ascoli, 3-1 ad un Catania in edizione balneare, e l'Albinoleffe, che rifila alla Salerniatana un netto ed umiliante 3-0 a domicilio, che fa il paio con quello ottenuto ad Avellino. Due gare simili in tutto e per tutto quelle disputate fino adesso in Campania dai valserianesi: stesso punteggio (3-0), stessa dinamica (tre gol nei primi 45'), stesse conseguenze sugli avversari, con la dirompente contestazione del pubblico di casa che si è abbattuta sugli uomini di Pioli, che devono tornare a guadarsi dietro le proprie spalle dopo aver troppo presto creduto di salvarsi con un buon margine d'anticipo. Adesso i granata sono attesi dallo scontro diretto di Treviso, per un match in cui la paura di perdere si taglierà a fette.
Discorso analogo per il Genoa, che colleziona a Palermo il suo secondo stop consecutivo. Con 46 punti e con il Pescara che si appresta ad affrontare stasera un Napoli tranquillo e beato, lo spauracchio dello spareggio si fa più consistente per gli uomini di De Canio.

 

Paolo Bordino                                        2/5/2004

 

 

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