--------------------------IL PUNTO--------------
LIVORNO
E PIACENZA BOOM,
SI
E' SMARRITO IL PALERMO
Prima
di ritorno, ventiquattresima giornata. Paradossi di un campionato che si
annuncia ancora lungo e avvincente. La
giornata dei pareggi, in mezzo alla quale un segnale: il Palermo
ha perduto la propria identità. Il Barbera sembrava Alcataraz, impianto
dal quale l'avversario non poteva fuggire con il bottino. L'impresa è
riuscita alla Salernitana: i ragazzi di Pioli in
trasferta sanno essere terribili, e grazie ad una doppietta di Bogdani,
uomo del giorno, mandano in crisi Baldini. Chissà le urla di Zamparini
per quella che è la terza sconfitta nelle ultime quattro uscite, la
seconda consecutiva. Ennesimo
pareggio per l'Atalanta che ancora una volta si salva
nel finale restando però imbattuta. La Fiorentina si
illude con un'autorete di Santos, ci pensa poi il solito Gautieri a
pareggiare i conti. Gli orobici fanno tredici con il segno X,
i viola perdono l'occasione di compiere un bel passo in avanti, anche se
la serie positiva impressiona positivamente. Continuità
perduta - anzi mai trovata - per il Torino, che neanche
contro un lodevole Avellino sa vincere. I lupi vanno in
vantaggio (Capparella), vengono ripresi e superati da Tiribocchi ma
riagganciano il Toro sempre con Capparella. Giornata spettacolare al
Delle Alpi, sicuramente meno per Ezio Rossi e i tifosi, che vedono la A
sempre più lontana. Uno
degli acuti più importanti della giornata è quello del Piacenza,
che sbanca Vicenza grazie a Colombo. A Iachini resta il
rimpianto di aver sprecato il turno interno per allungare sulla zona
rossa, per Cagni invece il gaudio si chiama quarto posto. I biancorossi,
dopo aver a più riprese dimostrato l'inviolabilità del Garilli,
cominciano a farsi rispettare anche fuori. Anche
il Livorno ha vinto, grazie a Rabito ma soprattutto a
Protti, che ha dedicato la sua doppietta al Presidente della Repubblica Ciampi,
livornese doc che prima della partita aveva tributato un elogio al
bomber amaranto. L'Albinoleffe cede di schianto dopo il
successo sul Napoli, la vittoria contro gli azzurri deve aver
dato alla testa a qualcuno della Gustinetti-band. Parlando
del Napoli, un brutto venerdì sera per i partenopei.
Sotto di un gol (Salvetti), agganciano e superano il Verona
con una doppietta del nuovo Perovic ma si fanno raggiungere da Adailton
che manda in paradiso Maddè (sette punti in quattro gare, non male).
Con la zona A distante ormai anni luce, Simoni e i suoi adesso pensano a
guardarsi le spalle. Ottima
la prestazione del Catania, che manda a rete tutti i
suoi attaccanti (Mascara, Oliveira e Taldo) facendo piccolo piccolo un Venezia
che dall'inizio del nuovo anno non si riconosce più. Dove è finita la
bella squadra di Gregucci? Difficile rispondere. Nel frattempo,
Colantuono ringrazia e si riavvicina alla zona promozione. Ennesimo
ko del Genoa che, persa da tempo la speranza della
serie A, ora si concentra per evitare la C1. Gli innesti del presidente
Preziosi dovrebbero far girare a mille la squadra di De Canio, che però
cade anche a Treviso, con Centurioni che regala a
Buffoni tre punti che rendono fin troppo bella la classifica dei veneti.
Ci
aveva sperato, la Triestina: battere anche il Messina
avrebbe fatto parlare di Tesser perfino ai telegiornali. A Mantovani però
ha risposto Zaniolo, e così gli alabardati portano a casa un punto che
sempre fa brodo ma che impedisce ai triestini di sognare traguardi
impossibili fino ad un mese fa. Mutti invece può rallegrarsi: il sesto
posto resta suo. Resta
ancora fuori dalla zona A una delle favorite alla vittoria del torneo.
Il Cagliari impatta ad Ascoli e porta
a casa un punticino grazie ad un'autorete di De Martis che annulla il
vantaggio della sua squadra messo a segno da Colacone. Ammazzalorso
resta nel limbo, distante dalla C e lontano dalla A. Reja invece cerca
ancora uno sprint per risalire nelle prime posizioni. A
piccoli passi, e approfittando del momento-no di chi lotta per la
salvezza, il Como si sta tirando fuori dalla zona C.
Fascetti va a Pescara e si prende un punto importante,
grazie a Carparelli che pareggia i conti con Dicara, autore del gol
dell'illusione per Ivo Iaconi,. Gli abruzzesi sono a metà strada tra A
e C, la classifica andrebbe controfirmata viste le importanti partenze
registratesi in chiave calciomercato.
Marco
Santopaolo
26/1/2004 |