--------------------------IL PUNTO--------------

 

LIVORNO ESAGERATO, TERNANA SCOPPIATA

Trentaseiesima giornata di serie B ma campionato che non è ancora agli sgoccioli. Di solito di questi tempi qualcuno già festeggiava la promozione o piangeva per una retrocessione. Stavolta è presto, ci vuole ancora del tempo. Nel frattempo, non ci annoiamo mica.

 

Come all'andata, finisce senza vincitori né vinti il derby tra Salernitana e Napoli. Punto che muove la classifica dei granata che però non riescono più a vincere, rammarico del Napoli per qualche decisione di Cassarà. L'arbitro ha penalizzato entrambe le squadre negando però al Napoli due rigori. In campo non ha vinto nessuno, sugli spalti tutti. Per fortuna.

 

E' il Palermo che ti aspetti. Travolgente. Da applausi. Il Catania fa da vittima di turno e viene seppellito dai gemelli Filippini, da Biava e da una doppietta di Toni. Colantuono torna sulla Terra (anche se, forse, era stato uno dei pochi a non credere mai all'utopia del salto in massima serie) e si inchina allo strapotere dei cugini, sempre più vicini all'obiettivo che per una squadra tale è assolutamente normale. Complimenti.

 

Non c'è che dire, è un Livorno da serie A. Lo strapotere amaranto annichilisce un Pescara che finisce sotto di cinque gol. Solo Gorgone interrompe il ciclone Protti e ci dice che il Pescara è stato in campo. E' un attimo: Protti, l'eterno Protti, Lucarelli, la furia Lucarelli. E Danilevicius che consegna il conto a Iaconi, che torna a casa a testa bassa e con la C dietro le spalle.

 

Non si ferma la Fiorentina, d'altronde la marcia dei viola non poteva certo essere fermata da una Ternana in caduta libera. Non dilaga ma vince, con Graffiedi che toglie un pezzo di panchina a Beretta. Chissà se il tecnico continuerà a lavorare per il club di Agarini. L'impressione è che all'orizzonte si profili un cambio tecnico (Bolchi?). La notizia della serata, comunque, è il sorpasso della Viola. Che ora deve solo temere sé stessa e i propri limiti.

 

Vede le streghe ma riesce a risollevarsi dalla crisi il Cagliari. Il Como va in vantaggio due volte con Carparelli, e in dieci uomini. Viene però ripreso dai sardi, con Esposito (due volte) che consente così a Langella di siglare un gol che vale tre punti e un bel passo in avanti dopo tanti passi falsi consecutivi. I lariani, a questo punto, salutano la B e si apprestano a tornare da dove erano partiti appena quattro anni fa.

 

Messina da leggenda. Vola la squadra di Mutti, che con "El Pampa" Sosa mette in ginocchio il Bari. Pillon tange con mano l'ineffabile profumo della serie C, in Puglia sono disperati e pensano ad ogni soluzione pur di evitare una vergognosa dèbacle. Non si crucciano dei guai altrui i siciliani, ad un passo dal sogno e a mezzo dalla "hall of fame". Complimenti a tutti.

 

Cade sul più bello il Vicenza, e ora chi sognava la serie A con una banda di aitanti giovanotti dovrà svegliarsi. Il Genoa di qualità targato Gigi De Canio si mette al sicuro da improbabili sorprese grazie a Caccia e Cordone, che regolano i biancorossi e fanno sorridere il popolo del Ferraris. Si avvicina una meritata salvezza per il club di Enrico Preziosi, che il prossimo anno punterà dritto alla massima serie.

 

Si fa sotto la Triestina e dimostra che è una di quelle squadre che ci crede e può ancora crederci. Difficile, ma le possibIlità esistono ancora. Serviva necessariamente vincere contro il Treviso, Rigoni ha detto sì e ha mandato a casa Buffoni con un pugno di mosche in mano. Treviso che torna in zona pericolosa e che dovrà sudare sette camice per conservare la cadetteria.

 

Match anonimo fra Torino e Venezia con tanto di occhiali che simboleggiano il campionato sofferto e scadente dei granata. La serie A resta un miraggio per la mancanza di continuità di Ezio Rossi, tanto di guadagnato per il Venezia che muove un passo alla volta per avvicinarsi ad una salvezza difficile ma inseguita con determinazione e applicazione dalla squadra di Angelo Gregucci.

 

Senza reti anche il confronto tra Piacenza e Albinoleffe. Gli emiliani aspettano forse il recupero con la Salernitana per tornare a far punti, potrebbe però costar caro visto che le altre corrono. Punto d'oro per la matricola della Val Seriana, la salvezza resta un sentiero tortuoso, battuto però con degni supporti che Gustinetti va costruendosi passo dopo passo.

 

 

Marco Santopaolo                                           3/4/2004

 

 

 

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