LUISO,
L'EMIGRANTE DEL GOL
Per Pasquale
Luiso, il toro di Sora, ariete dell’attacco sampdoriano,
non sarà quella contro il Napoli una gara uguale alle altre. Lui da
sempre accesissimo tifoso azzurro e da sempre speranzoso di poter
indossare quella maglia che lui ama (è nato ad Aversa in provincia di
Caserta) vorrà dimostrare a chi spesso non ha insistito per condurlo
all'ombra del Vesuvio che si sbagliava: "I dirigenti del Napoli
mi hanno cercato spesso - ci racconta il bomber un po’ deluso-
quando giocavo a Piacenza ed anche quando vestivo la maglia del
Pescara, ma poi alla fine sono sempre stato ceduto ad un'altra
squadra. Spero comunque di poter indossare la maglia azzurra prima di
attaccare le scarpe al chiodo".
Poi pone l’attenzione
alla sua squadra, la Sampdoria, prossima avversaria del Napoli,
collocata in un’anonima posizione di centro classifica, ma con un
occhio sempre vigile rivolto alle spalle, dove c’è un’acerrima
battaglia per evitare l’inferno della C: "Non vinciamo una gara
in casa da un paio di mesi, un dato troppo grave questo rispetto alle
nostre esigenza di classifica e ai buoni propositi della vigilia…da
buon campano è difficile ammetterlo, ma è certo che tenterò di
sgambettare il Napoli. E' il mio lavoro ed è giusto che io parli così".
Non è giusto invece che, con tutti i problemi che ha avuto il Napoli
quest’anno in attacco, un bomber versatile come Luiso, che ama la
maglia azzurra, giochi a Genova…
di
Vincenzo Letizia
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