I
"VOLTI"
DEL
NOSTRO
CALCIO:
LUPPI:
CLASSE
DI
FERRO…ANZI
D’ACCIAIO
Questa
settimana
consentiteci
di
dedicare
la
nostra
rubrica
ad
uno
dei
calciatori
attualmente
nel
Napoli,
ma
che
avendo
giocato
in
molti
club
nella
sua
lunga
carriera
(che
speriamo
ancor
più
lunga),
non
ha
mancato
di
dare
soddisfazioni
agli
appassionati
di
mezza
penisola:
Gianluca
LUPPI.
Il
difensore
ha
militato
in
diverse
squadre
di
prestigio
tra
cui
Venezia,
Bologna,
Napoli
e
nessuno
mai
ha
potuto
sinora
lamentarsi
delle
sue
qualità
tecniche,
della
visione
di
gioco
e
men
che
meno
del
suo
impegno
sempre
costante.
Gianluca
ha
avuto
anche
l’occasione
di
affacciarsi
al
grande
calcio
giocando
diversi
anni
fa
nella
Juventus,
ma
per
sua
sfortuna
si
trattava
della
Juve
di
Maifredi,
non
di
certo
una
delle
migliori
degli
ultimi
dieci
anni.
Così
il
nostro
Luppi
ha
visto
vanificata
la
possibilità
che
la
sua
carriera
e
le
sue
doti
fossero
riconosciute
e
ricordate
nel
tempo
dal
grande
pubblico.
Come
tutti
i
calciatori
di
"lungo
corso",
Gianluca
ha
occupato
svariate
posizioni
della
difesa;
lo
ricordiamo
terzino
di
spinta
nella
Juve,
lo
vediamo
libero
di
posizione
nell’attuale
Napoli,
facendosi
nel
tempo
preferire
alla
concorrenza.
Ciò
che
però
più
colpisce
delle
qualità
di
Luppi
è
il
possesso
della
più
importante
dote
che
dovrebbe
possedere
un
arbitro:
la
non
appariscenza;
lui
non
fa
dichiarazioni
roboanti,
non
fa
storie
se
l’allenatore
gli
preferisce
qualcuno,
non
protesta
con
avversari
e
direttori
di
gara.
Forse
per
questo
suo
non
essere
personaggio,
non
sarà
ricordato
come
un
grande
calciatore,
ma
i
suoi
compagni
non
lo
vorrebbero
mai
veder
uscire,
i
tifosi
sono
molto
più
tranquilli
con
lui
in
campo
e
gli
avversari
preferiscono
girare
al
largo.
Oggi
poi
chi
ha
seguito
la
partita
del
Napoli,
ha
ancora
in
mente
la
freddezza
del
goleador
di
razza
in
occasione
della
prima
rete
e
l’enorme
sicurezza
nelle
chiusure
Che,
pur
considerata
la
differenza
delle
platee,
ci
ha
fatto
rimembrare
del
miglior
Rudy
Krol.
E
pensare
che
all’acquisto
di
Luppi
qualche
"saggio"
aveva
commentato:
il
solito
giocatore
non
determinante
e
ormai
"alla
frutta",
senza
più
benzina
in
corpo
!?!
Prima
di
lasciarsi
andare
a
simili
commenti,
bisognerebbe
ricordare
che
esiste
una
classe
di
ferro
formata
da
quei
giocatori
che
hanno
ormai
dimenticato
di
rinnovare
la
carta
d’identità,
alla
quale
appartiene
certamente
il
nostro
libero.
Anzi,
visto
che
al
momento
Luppi
non
presenta
a
trentasei
anni
il
benché
minimo
segno
di
ruggine,
possiamo
situarlo
accanto
ai
Cerezo
o
Vierchowood,
per
citarne
due
tra
i
più
noti,
nei
calciatori
della
classe…
d’acciaio.
Francesco
Spada
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