--------------------------IL PUNTO--------------

 

MAESTOSO LIVORNO, PALERMO RE

 

  

Si torna a giocare di domenica dopo l'intermezzo infrasettimanale. La trentunesima giornata del campionato cadetto segna un risveglio delle squadre di testa in un turno segnato dal maltempo.
 
Fra Salernitana e Piacenza a vincere è la pioggia. La gara è stata sospesa dopo una decina di minuti per le impraticabili condizioni del campo, ridotto a risaia dopo il nubifragio che ha colpito il sud Italia (molti i rinvii anche in serie C). Le previsioni atmosferiche non consentono di recuperare la partita nelle prossime ventiquattro ore, vedremo l'accordo fra le due società a cosa porterà.
 
Per il Pescara si mette davvero male. Rubino e Pinga spingono il Torino verso il sesto posto, se i granata continueranno a mantenere lo stesso passo potrebbero riuscire a riagganciare il treno promozione. Nel frattempo, come detto, gli abruzzesi scivolano ai margini della zona rossa. La vittoria sta diventando cosa rara per i biancoazzurri, che vedono le streghe dopo tanto tempo in cui si erano crogiolati nel limbo della classifica.
 
Lo avevamo scritto che nei momenti bui l'Albinoleffe veniva fuori. Gustinetti batte il Verona grazie agli acuti di Testini e Possanzini, Maddè tira il fiato e guarda avanti consapevole di aver accusato un duro colpo per la rincorsa effettuata dalle ultime posizioni al centro classifica. Gli scaligeri hanno comunque dimostrato di potersi salvare, così come i lombardi, i quali dovranno comunque guardarsi le spalle per la loro scarsa esperienza.
 
Il Genoa costruisce la sua salvezza al Ferraris. Milito consente a Gigi De Canio di avere la meglio su un Venezia che lontano dalle mura amiche non vince da tempo immemore. Il risultato era quasi scritto, ma se le due squadre non vogliono penare fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata devono cominciare a rimpinguare il bottino anche a campo invertito. Al momento, le due compagni sono appaiate al quartultimo posto.
 
Il Vicenza conferma il suo momento positivo strappando tre punti al Catania grazie a Tamburini e Biondini. La clamorosa, fragorosa impennata di Beppe Iachini, con il Vicenza saldo a metà classifica, si concretizza a discapito degli etnei, che ancora una volta dimostrano che il sogno A rimarrà tale. Un bravo all'ex calciatore del Venezia che si conferma tecnico bravo e preparato, ad armi pari, comunque, con il suo rivale etneo Colantuono.
 
Triestina ed Atalanta si dividono la posta in palio. Pinardi porta in vantaggio gli orobici che non escono totalmente dalla crisi: ci pensa Moscardelli, infatti, a riagguantare Mandorlini, confermando l'ottimo momento degli alabardati. L'Atalanta ha comunque perso la testa, e non solo perché non vince da tempo immemore, ma soprattutto perché il Palermo ha detronizzato in neroazzurri dalla prima posizione.
 
Già, il Palermo: soffre ma vince Guidolin contro un coriaceo Como. Toni apre le danze, ma De Francesco lo raggiunge. Solo grazie ad un calcio di rigore dello specialista Corini i rosa riescono a raggiungere un risultato importante che riporta i siciliani dove piace a Zamparini. Nel frattempo, la squadra pensa ad andare in A senza guardare al secondo o al terzo posto. Il Como, invece, non deve scoraggiarsi dopo una striscia positiva e lunghissima che si interrompe.
 
Quando c'è Zeman non ci si può annoiare, lo ribadiamo. Festival del gol al Celeste, ma alla fine la rimonta che al boemo riuscì quando era alla guida della Salernitana non si è ripetuta con l'Avellino. Vince il Messina, ma che paura: vantaggio con Di Napoli, pareggio irpino con Capparella. Poi i giallorossi arrivano a tre con Sosa e Di Napoli, ma Tisci fa vivere in apprensione gli ultimi minuti ai siciliani. Messina in zona A, Avellino sempre più all'inferno, ma con onore.
 
Finisce tristemente ad occhiali la sfida tra Treviso e Fiorentina, due squadre che a questo campionato non hanno nient'altro da chiedere. Se per i veneti, però, il limbo - da difendere - è positivo, per i viola è un'onta da superare con un calciomercato intelligente la prossima estate. Nel frattempo, come impegnare le restanti domeniche che separano i viola dalla fine della stagione.
 
Il Livorno annienta il Napoli con l'immortale Protti, che si vendica sulla sua ex squadra con una tripletta che mette paura agli azzurri. Se fino all'ultimo turno si era pensato alla serie A, adesso la serie C non è lontanissima, anzi: la prestazione contro gli amaranto, adesso terzi, lascia più di un dubbio sul finale di campionato degli uomini di Simoni. Il propellente-entusiasmo è terminato, bisogna evitare lo scoramento e trovare nuove motivazioni per evitare brutte sorprese.

 

Marco Santopaolo                                           7/3/2004

 

 

 

 

 

 

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