ESCLUSIVA
PIANETAZZURRO
MAIONE:
"IL NAPOLI? NON MI
INTERESSA PIU'"
Nomi
importanti, talvolta
azzardati, addirittura
fantasiosi. Nomi di
imprenditori, di addetti ai
lavori, di vip con villa in
sardegna. Nomi che ritornano
o che bussano per la prima
volta. Da quando il Napoli
attraversa questa
disgraziata situazione
finanziaria, ed è da tempo
immemore, ogni giorno sui
quotidiani sportivi e
cittadini i nostri occhi
strabuzzano alla sola vista
di nomi illustri, avvicinati
alla società con estrema
facilità. Sulle scritte in
neretto qualche volta
sorridiamo, altre volte ci
crediamo, siamo pur sempre
tifosi. Alla
ricerca di un
salvatore della patria, di
un paladino forse un po’
incosciente, ma che possa
sottrarre la bella
ma malandata società
dalle grinfie della bestia
fallimentare. Tempo fa fu la
volta dell’Avvocato Maione,
noto imprenditore e
tutt’ora patron della
Pompea, la squadra di basket
cittadina a sorpresa
protagonista di un gran
campionato. Maione non ha
mai smentito un suo reale
interessamento al Napoli
risalente a circa cinque
anni fa e, in queste
giornate di passione, noi di
Pianetazzurro non potevamo
esimerci dal chiamarlo in
causa con un’ intervista a
tutto campo. Anche per
chiarire definitivamente la
sua posizione in passato e,
perché no, anche nel
presente.
Avvocato
Maione per cominciare una
domanda di rito. È
soddisfatto del campionato
della Pompea? E soprattutto,
quali sono i progetti in
cantiere per l’anno
venturo?
Dire
che sono soddisfatto è
poco. In due anni abbiamo
realizzato con le nostre
forze il programma che ci
eravamo prefissati in tre
anni. Arrivare poi ai play
off era impensabile, se
avessimo avuto un pizzico di
fortuna in più…
Per
quanto riguarda i progetti
per il futuro stiamo varando
in queste ore le varie
ipotesi di mercato per
rendere la squadra ancora più
forte e competitiva.
Partiremo dalla conferma di
alcune pedine fondamentali
dello staff tra cui lo
stesso allenatore Mazzon.
Sicuramente
verrà fatto un ottimo
lavoro ma…cambiamo
totalmente argomento. Lei sa
vero perché l’abbiamo
interpellata?
Purtroppo
si.
Il
presidente Naldi, ormai ad
un passo dalla tomba
fallimentare, una mattina di
primavera si sveglia con i
libri contabili sotto il
braccio e si avvia in
tribunale, nonostante la
sera prima li tenesse chiusi
in cassaforte…Secondo lei
è normale? Dietro questa
virata improvvisa si
nasconde uno zampino da
vecchio marpione?
Guardi
non sono in grado di dirlo
perché attualmente mi
occupo poco di calcio. Non
conosco la situazione ma
credo che se il presidente
Naldi abbia deciso di
azzardare questa mossa non
l’abbia fatto senza
guardarsi le spalle. Avrà
ritenuto opportuno
comportarsi così per
cercare di salvare il
salvabile.
Ma
su avvocato, potrebbe
sbilanciarsi di più…Proprio
lei circa cinque anni fa
sembrava essere così
interessato ad un eventuale
incarico di rilievo in
questa società…
Si
ma erano altri tempi. Cinque
anni fa le cose erano
diverse e non ci furono i
presupposti
per un mio intervento
in società. L’allora
presidente Ferlaino scelse
Corbelli come socio ed io
non potei far altro che
accettare quella decisione.
Ora come ora ho trovato la
mia dimensione nel basket e
le tante soddisfazioni mi
stanno ripagando dei
sacrifici fatti.
Ci
dica almeno se il 14 giugno,
fatidica data in cui si
decideranno le sorti del
Calcio Napoli, secondo lei
si riuscirà a venire fuori
da questo impiccio.
Non
credo che il Napoli fallirà,
sono sicuro che se i vari
Corbelli e Gallo, supportati
dall’azionariato popolare
creato dal grande Vinicio,
uniranno le loro forze, la
città l’anno prossimo avrà
ancora la sua squadra. Poi
ho sentito che si sta
mobilitando anche Bassolino…speriamo
sia la strada giusta.
E
Maione? Non potrebbe essere
tra i convocati per quella
riunione?
Ma
sta scherzando? Non se ne
parla proprio…
Peccato,
sarebbe stato uno scoop.
Mi
dispoiace per lei ma il
calcio non mi interessa più.
Salvatore
Maiorino
14/6/2004
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