MA LA RIMONTA E' ANCORA POSSIBILE

 

 

Beh, chissà, forse qualcuno sarà rimasto deluso ma alla stregua il punto di Venezia è un buon punto. Non bisogna infatti fermarsi alle valutazioni in base alla classifica: il Venezia è una squadra molto ben organizzata, non si può certo dire che sia uno squadrone ma è una compagine che ha capito come si sta in serie B. In questo momento, nel momento in cui si trova il Napoli, il punto raccolto in laguna è un buon viatico. Il lavoro di Simoni continua a dare i suoi frutti: terza partita consecutiva senza subire reti (utopia fino a un mese fa, nevvero?), quarto risultato utile consecutivo ma soprattutto perfetta media inglese nella gestione del tecnico di Crevalcore. Se infatti si esclude una gara, quella di Palermo, che forse non è di nessuno (Simoni ha cominciato a lavorare alla fine della settimana), otto punti in quatto gare frutto di due vittorie in casa e due pareggi in trasferte non agevoli, rappresentano quel filotto tanto invocato. Alcuni diranno: ma tant'è, la classifica resta uguale, la zona A dista molto. Dato insindacabile. Ma bisogna avere la maturità necessaria per capire che prima di gennaio dove volano le aquile, per il ritardo accumulato, è impossibile arrivare. E' possibile però pensarlo, oggi come fra un mese. I segnali sono incoraggianti, la prima boa del torneo, quella della fine dell'andata, dista ancora parecchie miglia, che tradotte in numeri significano - pensate - quindici punti. E poi, fino alla fine, davvero tanti altri. Questa non si chiama incoerenza: qualcuno potrebbe accusarci di non aver fatto di proposito questi discorsi nell'età dell'Agozoico. A quei tempi, però, il Napoli non aveva elementi per pensare di sperare di tentare una rimonta. Troppi infiniti, che indicano poi la tensione vana di qualche romantico che credeva ciecamente nella serie A in tempi duri. E non veniva contestato. Adesso che c'è un filotto, non di pareggini ma di risultati importanti, bisogna a ragione essere ottimisti. Del Napoli che verrà e del Napoli che viene, più cinico di quello odierno e di quello passato. Segnali confortanti che, se non ci fossero, non ci spingerebbero all'ottimismo. Restiamo fiduciosi, insomma, per un pareggio che vale: perché la rimonta è ancora possibile.

 

 

Marco Santopaolo                                      7/12/2003

 

 

 

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