NAPOLI,
MERCATO DA SCHIAFFI
Un
mercato da schiaffi, che avvilisce e delude tutti, non
solo i tifosi. Presi in giro migliaia di supporter
azzurri che speravano di poter gioire per
l’acquisizione di un giocatore che in B sa fare la
differenza. Il Napoli è stato scorretto soprattutto con
lui, Spinesi, che aveva giurato amore eterno al
club azzurro, rifiutando anche diverse squadre di A,
sottoscrivendo addirittura un accordo mercoledì notte
all’Hotel Mediterraneo e che ora molto probabilmente
assisterà alle restanti gare della sua squadra dalla
tribuna. Tutti avevano spinto Spinesi tra le braccia del
Napoli, il giocatore che ha fatto carte false per poter
essere nella città della sua ragazza, il procuratore
che ha avuto infinita pazienza contro i continui
ripensamenti di Naldi, e gli stessi dirigenti del Bari
che si sarebbero accontentati di pochi spiccioli (molto
meno dei 300 mila euro richiesti) per poter accontentare
il bomber toscano e non doverlo poi perdere a parametro
zero a fine stagione. Naldi non ha voluto o forse non ha
potuto prendere Spinesi, vanificando così l’ottimo
lavoro di Perinetti che era riuscito ad assicurare al
Napoli il miglior bomber della cadetteria. Il fatto che
il Napoli non sia riuscito a prendere un giocatore di
tal valore ad un prezzo stracciatissimo la dice lunga
sulla grave crisi finanziaria del club di Soccavo e deve
preoccupare non molto l’analisi di questo mercato da
schiaffi appena concluso da Perinetti che, a questo
punto, visto che non ha potuto operare, per l’ennesima
volta, adeguatamente, farebbe bene a dimettersi. Dunque,
grave dissesto economico in società e grave
depauperamento delle risicate risorse tecniche per il
futuro. Si perché il futuro tecnico del Napoli portava
i nomi di Mariano Stendardo (ceduto a titolo
definitivo) e Floro Flores, praticamente
consegnati alle rapaci fauci di Sampdoria e Lecce che
non avranno problemi a fine stagione ad assicurarsi
l’unico straccio di validi giovani che era in dote al
Napoli. Altre operazioni di mercato del Napoli sono
stati poi lo scambio con il Catania che ha portato Montervino
(inviso a Simoni) a Catania e all’ombra del Vesuvio Del
Grosso. Platone è andato in prestito al
Teramo (C1 girone B). A questo punto ci sia consentita
una domanda, alla luce dei raccapriccianti guai
societari, del dilettantismo palesato da tanti esponenti
della gloriosa SSC Napoli e alla luce di questo
avvilente mercato di “riparazione” esisterà ancora
qualcuno che sosterrà che Naldi ha salvato il Napoli?
Ai posteri l’ardua sentenza…
Vincenzo
Letizia
31/1/2004
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