MESSINA - NAPOLI 1-1 

 

 

Il Napoli come preannunciato pareggia al “Celeste” di Messina e conquista la salvezza sul campo. La partita conclusa con uno scontato 1 a 1 ha offerto discrete trame di gioco tra le due squadre solo per i primi 30 minuti di gioco, difatti la partita in pratica si è chiusa con il pareggio del bomber messinese Zampagna. Per quello che concerne la cruda cronaca, la prima azione è dei giallorossi di Bolchi, con un tiro svirgolato di Zampagna sul fondo al 5”. Il Napoli reagisce al 10” con un tiro centrale a botta sicura di Montezine su passaggio di Dionigi, che Storaci neutralizza con i pugni, appena un minuto dopo vi è un tiro di poco al lato di Zampagna dal limite dell’area, subito dopo è Marcolin  che ci prova invano con un tiro dal limite che va di poco fuori dalla porta difesa dall’ex Storaci.Il goal del Napoli arriva al sedicesimo, bella discesa di Martinez sull’out destra, la palla arriva a Montezine che serve Dionigi che a due metri dalla porta è bravo a liberarsi di Bellocci ed a girare il pallone in rete. La reazione del Messina è immediata al 22”, con Zampagna che è bravo ad incunearsi in area ma tira alto con Manitta che sembrava battuto. Dopo sei minuti vi è il pareggio dei siciliani con lo stesso Zampagna, che in un azione simile alla precedente si incuneava sull’out destro dell’area di rigore partenopea e trafiggeva Manitta con un diagonale sul secondo palo. Dopo l’acuto dei messinesi le squadre decidono di smettere di giocare e fanno per il restante primo tempo e per l’intera seconda frazione di gioco una stucchevole melina a centrocampo, senza mai in pratica impegnare i portieri avversari, affidandosi solo a degli alleggerimenti con qualche tiro da lontanissimo senza alcuna pretesa, è il caso di un tiro telefonato da 40 metri di Montezine al 65”. Del secondo tempo vi sono da segnalare degli episodi di costume, all’inizio del secondo tempo infatti i supporter azzurri hanno lanciato in campo rotoli di carta igienica in abbondanza al punto tale che l’arbitro è stato costretto a sospendere il gioco per diversi minuti. L’altro episodio  curioso è che le due tifoserie gemellate, hanno cantato per tutto l’incontro invettive contro il  Catania ed in particolare ”chi non salta catanese è”. Questo gemellaggio è stato poi prodromo per la festa finale congiunta delle due tifoserie, che hanno festeggiato l’agognata salvezza. Un plauso va in ogni modo fatta alla squadra azzurra visto che a gennaio sembrava impossibile salvarsi ed invece questi ragazzi seppur senza stipendi hanno raggiunto l’obiettivo minimo per questa stagione. E’ da segnalare per finire l’ennesima prodezza di Davide Dionigi che oggi ha realizzato la sua diciannovesima segnatura in questo campionato.

 

MESSINA (4-4-2): Storari; Portanova, Giacobbo, Bellucci, Sportillo; Vicari (dal 63' D’Alterio), Ametrano, Coppola, Sullo (dal 79’Princivalli); Amauri, Zampagna (dal 58' Buonocore). All.: Bolchi. (Cesaretti, Maietta, Iannuzzi, Gutierrez).
NAPOLI (3-4-1-2): Manitta (dal 87' Gragnaniello); Bonomi, Baldini, Savino; Martinez, Vidigal, Marcolin, Bocchetti (dal 79' Russo); Floro Flores, Montezine (dal 70' Montervino); Dionigi. All.: Colomba. (D’Angelo, Quadrini, Platone, Esposito).
NOTE: Espulsi: nessuno. Ammoniti: nessuno. Angoli: 2-0. Recuperi 2' p.t., 3' s.t.
ARBITRO: Pieri di Genova. Assistenti : Foschetti – Baggiani
MARCATORI: Dionigi (N) al 17’ , Zampagna (M) al 29’ p.t.

 

Pagelle:

 Poiché la partita in pratica si è giocata per solo mezz’ora e senza una tattica ben definita, i giocatori possono essere giudicati ben poco e pertanto ritengo giusto assegnare un 6 politico e di stima a tutti gli azzurri scesi in campo.

 

 

Luigi Giordano                                                    7/06/2003

 

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