NALDI
CHIAMA, I TIFOSI RISPONDONO
Non
resterà inascoltato l’accorato
appello di Toto Naldi rivolto ai
supporters azzurri di stringersi
attorno alla squadra in questo
momento terribile per la storia del
calcio Napoli. Mai nell’intero
arco temporale della sua esistenza,
il Napoli era precipitato così in
basso. L’onta della C è lì
dietro l’angolo, ma i tifosi hanno
deciso, ancora una volta, di non far
mancare il loro sostegno ad un
Napoli ancora stordito, barcollante,
prima dall’esito della vergognosa
sentenza della CAF e poi
dall’inopinata sconfitta di
Palermo. ‘Vai dove ti porta il
cuore…’ e così
il dato relativo alla vendita
dei tagliandi per la gara di sabato
contro la Triestina è confortante:
duemilacinquecento biglietti già
venduti, si prevedono ben oltre 40
mila spettatori. Sarà anche perché
il Presidente Naldi ha ancora una
volta abbassato i prezzi dei
biglietti (5
€ le curve, 10 € i distinti, 20
€ le tribune), ma il popolo
azzurro, nonostante i disastrosi
risultati della squadra, vuole
ancora credere nella salvezza. Erano
annunciate proteste soprattutto da
parte dei gruppi organizzati pronti
ad esprimere tutta la delusione per
l’angosciante annata del Napoli,
ed invece sarà messo da parte,
almeno per ora, ogni tipo di
malcontento e si tiferà tutti uniti
per cercare di spingere la compagine
partenopea fuori dall’inferno. A
smorzare i toni di malessere deve
aver contribuito, senza dubbio,
anche la decisione di interrompere
il silenzio stampa ordinato da Naldi
ai suoi giocatori.
Dopo l’incontro del patron
azzurro con l’allenatore Colomba e
con gruppetti di giocatori per
meglio catechizzarli, la squadra
sembra conscia che contro la
Triestina non si potrà più
sbagliare. Sembrano lontane le
dichiarazioni di Per inetti, che a
chi gli chiedeva il perché del
silenzio stampa rispondeva avvilito:
“In questo momento più che
parlare è difficile farsi ascoltare
dai calciatori…”, soprattutto
nel rilevare il rinnovato spirito di
rivalsa di Stellone e compagni.
Stellone è il primo a
suonare la carica: "Il tempo
stringe non possiamo più sbagliare.
-il capitano azzurro sprona così la
sua squadra-
Contro la Triestina non sarà
facile, perchè loro ambiscono
ancora alla promozione ma noi
crediamo di poterli battere. Del
resto dobbiamo collezionare quattro
vittorie in cinque gare se vogliamo
salvarci e le due sfide consecutive
in casa dovranno farci fare quel
salto in classifica di cui abbiamo
bisogno. Siamo concentrati al
massimo e sappiamo che per venire
fuori da questa situazione serve
soprattutto tanta grinta". Rubens
Pasino è ancora più
categorico: “Contro la Triestina
sarà la gara della vita. Dovremo
metterci i classici attributi per
spuntarla e speriamo che un
atteggiamento aggressivo da parte
nostra, possa spingere il nostro
pubblico a sostenerci perchè
abbiamo bisogno di sentire il calore
dei nostri tifosi". Anche il
rientrante Montezine appare
più che motivato a dare il massimo:
"Ho
voglia di ripetere la gara col
Vicenza, dopo la quale purtroppo mi
sono dovuto fermare. Dovremo tenere
il ritmo alto fino alla fine
campionato perchè salvarci è
ancora più che possibile. Ora che
rientro io, insieme a Pasino,
Dionigi e Stellone possiamo fare
davvero male alle difese avversarie.
E' stata una annata difficile,
inutile negarlo, ma adesso dobbiamo
parlare poco e fare quanti più
punti è possibile". Marcolin,
ancora scottato dal deferimento per
aver rilasciato dichiarazioni
polemiche sulla sentenza della CAF
riguardante i due punti assegnati al
Catania, punta sulla spinta del San
Paolo: "Dovremo
fargli sentire il nostro fiato sul
collo sin dall'inizio ed in questo
il nostro pubblico potrà darci una
mano come, del resto, ha sempre
fatto. Siamo concentrati al massimo,
sappiamo di dover magari anche
rischiare qualcosa per vincere
queste due gare interne che per noi
sono importantissime".
Sullo
sfondo intanto non sembrano
dissolversi neanche i problemi
societari. La
“1707", società di Corbelli,
proprietaria del Centro Paradiso, ha
ottenuto dal Tribunale di Brescia il
decreto ingiuntivo nei confronti del
club azzurro per un milione di euro,
soldi relativi ai fitti di Soccavo
non incassati dal 2000 ad oggi. Sul
fronte giudiziario invece è
slittata a settembre la prima
udienza del procedimento avviato da
Giorgio Corbelli per far stabilire
dal Tribunale di Roma la data del
pagamento dei 30,7 milioni di euro a
lui dovuti da Naldi e da girare a
Mediocredito.
di
Vincenzo
Letizia
8/5/2003
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