NAPOLI - REGGINA 1 - 1  

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Il Napoli impatta in casa contro la Reggina in un incontro dove la vittoria era doverosa, ma le chances promozione restano tuttavia ancora vive.

Contro la Reggina di Colomba, scesa in campo con un guardingo 4-4-2, De Canio risponde con il 3-5-2, ma tra i centrocampisti c’è anche Montezine, Stellone-Rastelli è la coppia offensiva.

Gli azzurri partono forte spinti dall’entusiasmo di 70.000 spettatori, ed a soli quarantaquattro secondi dall’avvio fischiato dall’arbitro Pellegrino, Stellone pesca Rastelli solo davanti a Belardi, ma l’attaccante si fa anticipare. Sembra il miglior inizio possibile, ma al 4’ p.t. arriva la doccia fredda, Veron verticalizza per Savoldi, che, complice un errore nei meccanismi della difesa in linea, si trova più avanti di Luppi e distante da Bonomi e Villa, così può segnare in tranquillità con un preciso diagonale.

Il Napoli non smette di attaccare, al 12’ p.t. Montezine colpisce il palo con un sinistro da fuori area deviato da un difensore. Villa è sofferente, e De Canio con una buona dose di coraggio lo sostituisce con Pavon, ora la squadra è schierata con due difensori centrali, Ametrano e Jankulovski che coprono le due fasce, Magoni e Vidigal mediani, Montezine mezza-punta e tre attaccanti con Pavon a sinistra e Rastelli a destra. Ed è proprio Rastelli a rendersi responsabile di due ottime occasioni clamorosamente sprecate, tirando alto sia al 22’ p.t. che al 29’ p.t. in mischia a due metri dalla porta. Gli azzurri non demordono, in dieci minuti Bonomi colpisce di testa alto, Montezine tira centrale una punizione ed al 41’ p.t. da una punizione del brasiliano, Vidigal si tuffa di testa in area battendo Belardi.

Sulle ali della passione Magoni impegna in corner il portiere ospite al 44’ p.t., ed in pieno recupero Stellone devia a lato di testa un buon cross, poi finisce un primo tempo dove inizia ad affiorare parecchio nervosismo in campo.

Nella ripresa Colomba lascia fuori un inconcludente e polemico Dionigi per inserire il mediano Mamede, Savoldi rimane così unica punta, inoltre il mister calabrese sceglie un atteggiamento tattico ultradifensivistico regalando il centrocampo al Napoli e chiudendosi in difesa con una roccaforte piena di difensori arcigni, ad esempio Stellone ha quasi costantemente due marcatori a sorvegliarlo. Il Napoli conquista così metri facilmente, ma non riesce mai a superare il muro costruito da Colomba, in questi casi urgono giocatori di qualità e con fiuto del gol, ma sembrano latitare nei padroni di casa, gli unici brividi del secondo tempo si hanno quando Jankulovski perde ingenuamente un pallone in difesa e per rimediare stende Vicari in area di rigore, Pellegrino lascia correre, poi al 11’ s.t. dopo una buona azione partita da Montezine e proseguita con un assist di testa di Pavon, Rastelli tira ancora alto da buona posizione.

Da segnalare ancora due conclusioni di Stellone, al 20’ s.t. tira di poco a lato da fuori area, ed al 38’ s.t. ci prova fiaccamente di testa ma non riesce a superare Belardi. Il match è spezzettato, il nervosismo dilaga in contrasti al limite del regolamento, soprattutto da parte dei giocatori granata, i quali invece accusano i pochi colpi subiti accasciandosi a terra e facendo perdere una infinità di tempo in barelle e cure varie, alla fine neanche i sei minuti di recupero scelti dall’arbitro sembrano soddisfacenti per riottenere preziosi minuti di gioco, e la partita si spegne sul risultato di 1-1 di fronte ad un grande pubblico che avrebbe meritato ben altro.

Una occasione persa dal Napoli per imporre la propria legge in casa come fanno le grandi squadre e per avvicinarsi definitivamente verso la serie A, c’è stata grinta in campo e la condizione è parsa soddisfacente, ma non basta contro le squadre catenacciare. Ci sarebbe voluto un giocatore di qualità capace di regalare assist e dribbling decisivi, e qualcuno in grado di non sciupare le possibilità che pur gli azzurri hanno avuto, ma in questo momento non serve recriminare, è importante crederci ancora e tornare a vincere con l’aiuto della fortuna. Ora non dipende solo da noi, l’opportunità l’abbiamo avuta e sprecata, speriamo che la Reggina faccia altrettanto .

 

Napoli (3-5-2): Mancini, Villa (20' pt Pavon), Bonomi, Luppi, Ametrano, Vidigal, Montezine (36' st Graffiedi), Magoni (42' st Cristiano), Jankulovski, Rastelli, Stellone. (22 Gragnaniello, 21 Troise, 15 Quadrini, 20 Alessi). All. De Canio
Reggina (4-4-2): Belardi, Baldini, Vargas (28' st Zoppetti), Franceschini, Vicari, Veron, Mozart, Leon (36' st Bogdani), Morabito, Dionigi (1' st Mamede), Savoldi. (12 Franzone, 17 La Canna, 16 Alvarez, 24 Giosa). All. Colomba
Arbitro: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto
Reti: nel pt 4' Savoldi, 41' Vidigal
Angoli: 10 a 1 per il Napoli
Recupero: 3' e 5'
Ammoniti: Dionigi, Bonomi, Montezine e Salvoldi per proteste; Leon per comportamento non regolamentare; Magoni e Bogdani per scorrettezze.
Note: terreno di gioco in perfette condizioni.
Spettatori: 70mila.

 

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

 

Mancini s.v.

Un solo tiro ed un gol preso ma è incolpevole

 

Villa 6

Pochi minuti ma di qualità

20’ p.t. Pavon 5

Un giocatore praticamente inutile, non dannoso come Rastelli, ma il suo apporto alla partita è quasi nullo

 

Bonomi 7

Maestoso, chiude tutti gli spazi possibili che si aprono con la difesa praticamente a due, anticipa gli avversari e spesso sale ad impostare

 

Luppi 6

E' colpevole di un errore che si è rivelato fatale con quei passi in avanti non accompagnati dai compagni di reparto, ma durante il resto della partita recupera la propria autorevolezza blindando con Bonomi la difesa ai pochi tentavi di contropiede avversario

 

Ametrano 7

Una partita fatta apposta per lui, il giocatore tutto grinta e corsa si impegna in una delle sue migliori gare da recupera palloni

 

Vidigal 7

Un gol importante e tanta quantità a centrocampo, nella ripresa cala vistosamente a causa di una condizione precaria, un ottimo rientro comunque

 

Magoni 6

La migliore partita da due mesi a questa parte, in graduale recupero di condizione offre qualche sprazzo di qualità in mezzo al campo, ma non riesce a dare continuità al suo gioco

42’ s.t. Cristiano s.v.

 

Montezine 6,5

Una partita fatta di buone cose, come l’assist a Vidigal ed alcuni tocchi di fino, ma la sua leggerezza e la sua poca incisività alla fine non lo rendono il giocatore che poteva dare la spinta verso i tre punti, nel finale perde forza anche nei calci piazzati e De Canio lo sostituisce, incompiuto

36’ s.t. Graffiedi s.v.

 

Jankulovsky 6

Alterna cose pregevoli in fase di rilancio e copertura e grandi errori, come il rischio corso per il fallo su Vicari, poteva essere il rigore che condannava il Napoli alla B

 

Stellone 6

Si batte in area in una mischia di coriacei stopper reggini, poco supportato non riesce ad avere lo spunto giusto

 

Rastelli 3

Utilissimo sulle fasce a crossare e marcare, sotto rete si dimostra un vero disastro, quattro palle gol divorate che potevano proiettare il Napoli alla vittoria, deve ricordarsi che è un attaccante, e peggio di così un attaccante non poteva giocare

 

Arb.Pellegrino 5

Non riesce a tenere in mano la gara, e non vede il rigore su Vicari per nostra fortuna

 

All.De Canio 6

   

Raimondo Miraglia

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