NELLA
TANA
DEL
LUPO
La
maggior
parte
dei
tifosi
e
degli
appassionati
non
gradisce
che
il
calcio
diventi
sempre
di
più
preda
degli
interessi
economici.
Il
calcio
corre
il
rischio
di
scivolare
lungo
una
china
pericolosa,
che
ne
altera
la
genuinità
e
la
tradizionalità.
Le
novità
sono
sempre
più
preoccupanti.
Cominciamo
dagli
orari:
il
campionato
cadetto
è
stato
spostato
al
sabato
sera,
al
solo
scopo
di
consentire
un
migliore
sfruttamento
dei
diritti
televisivi.
Addirittura
si
parla
di
cinque
orari
differenti
per
le
partite:
tutto
a
vantaggio
della
pay
per
view
,
che
può
ottimizzare
l’utile,
evitando
l’accavallarsi
di
partite
in
orario
simile.
Una
volta
si
diceva
che
giocare
conoscendo
i
risultati
delle
altre
era
un
vantaggio.
Evidentemente
è
cambiato
il
vento.
Giocare
in
orari
diversi
può
essere
più
vantaggiose
o
svantaggioso
a
seconda
delle
condizioni
climatiche,
ma
anche
questo
diventerà
un
aspetto
secondario,
magari
maliziosamente
utilizzato
per
favorire
le
solite
note.
La
gestione
del
movimento,
e
questo
è
il
dato
più
preoccupante,
è
stata
affidata
al
Presidente
Galliani,
il
quale
rappresenta
“il
nuovo
che
avanza”.
E
che
nuovo!
Proprio
lui,
che
è
alla
guida
di
una
società
dotata
di
fondi
per
decine
di
milioni,
e
che
i
erge
a
moralizzatore
e
sostenitore
del
tetto
degli
ingaggi.
Come
se
non
bastasse,
legato
al
più
importante
gruppo
televisivo,
che
ha
interessi
enormi
ella
tv
a
pagamento.
Galliani
percorre
una
strada
che
non
ci
piace.
Per
nulla.
Flavio
Riccelli
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