NON
METTO A RISCHIO IL MIO PATRIMONIO PER IL NAPOLI
"Chi
ha detto che io debba cedere la società? Lo hanno detto
altri. Io ho sempre parlato di un socio. Non è detto che
debba arrivare per forza. Sto trattando, ma alla fine il
mio socio potrei essere anche io....". Con queste
parole Totò Naldi sorprende ancora tutti creando un
alone di mistero cupo che potrebbe gettare l'ambiente
azzurro in una crisi depressiva assoluta. Ma allora Naldi
non ha bisogno di nessuno? I soldi per andare avanti li
possiede? E' lo stesso Naldi a chiarire la curiosità:
"Lo scoglio dell'assemblea posso anche superarlo da
solo. Occorrono grandi investimenti per il futuro. È
in quel momento che serviranno i soci non ora. Ora i
problemi non sono tali da mettermi in difficoltà.
Diamine, certi investimenti posso ancora
permettermeli". Eppure esistono debiti impellenti da
saldare con Credito Sportivo, Corbelli, gli stipendi
ai giocatori, Luis Gallo. "Sono un imprenditore,
cerco di pagare sempre all'ultimo momento possibile. Ho
investito ma non tanto da andare in crisi. Non metto a
rischio, per il calcio, il patrimonio che ho ereditato da
mio nonno. Devo avere rispetto per ciò che mi è stato
lasciato".
Quando annuncerà il nuovo socio? "Non so. Per ora
dico solo che con Preziosi non andrà avanti la
trattativa. Restano in piedi quella con la Zerofin, quella
con Salucci e un'altra della quale non dico nulla"
(dovrebbe essere una finanziaria americana nelle ultime
ore in pole position anche su Salucci).
Per il calcio, e Naldi dovrebbe saperlo, tanti tifosi
sparsi per il mondo soffrono le pene dell'inferno per
questa atavica crisi che sta dilaniando una passione ed
una fede che si riteneva inossidabile. Ed invece, tanti
supporters azzurri hanno abbandonato la squadra, come si
fa con una moglie che non è fedele...In più ora c'è da
sopportare l'umiliazione di un Napoli sull'orlo della C. Ed
il presidente anche qui non regala certezza, solo
speranze: "Mi auguro proprio che la squadra si
possa salvare. Del resto in campo ci vanno fior di
professionisti. Io il mio l'ho fatto. serviva una
scossa e per questo prendemmo Scoglio. Poi è
cambiato tutto e abbiamo dovuto mandarlo via. Poi...non
voglio entrare nei particolari. Ma Scoglio se ne doveva
andare. E basta".