ONORI ED ONERI….

 

Questa volta affronto un tema che tocca molto da vicino le vicende della società calcio Napoli.

Intendo tuttavia trarre spunto da considerazioni di carattere generale che, sviluppate compiutamente, condurranno a conclusioni agevolmente trasponibili al caso del team partenopeo. Una impresa, di qualunque natura essa sia e qualsiasi oggetto essa abbia, va condotta con qualità e competenze tipicamente manageriali, che individuino obiettivi, strategie, e individuino puntualmente gli strumenti attuativi della programmazione così realizzata, compatibilmente coi vincoli afferenti al budget (nel caso nostro, piuttosto ristretti) . Le difficoltà nella conduzione della impresa  risiedono proprio negli spazi ristretti di manovra che consentono di delineare gli obiettivi più elevati ed ambiziosi, possibili e raggiungibili, avendo cura di non sforare il tetto dei denari a disposizione.

Capacità di altissimo profilo sono pertanto richieste. Correlativamente, di alto profilo sono le remunerazioni spettante ai dirigenti di alto profilo. Giusto che sia così.

Ciò che non è altrettanto giusto è il palese ed incomprensibile disancoramento del binomio dirigenza-responsabilità : benissimo per quel che riguarda gli emolumenti riconosciuti ai dirigenti. Ma quando i risultanti non sono adeguati a quelli programmati, è necessaria una seria riflessione sulla opportunità di un avvicendamento ai posti di comando.

Riflessione dovuta, che  dovrebbe sorgere spontaneamente dal soggetto investito della responsabilità, spinto in tal senso dalla propria dignità, di professionista e non solo.

E se il nostro uomo di dignità ne avesse pochina? In tal caso dovrebbero essere i titolari del massimo potere decisionale a sopperire alla lacunosa capacità di “riflessione” evidenziata dal nostro dirigente.

Chi sbaglia paga: così l ‘antica saggezza popolare condensa in poche parole al sostanza di un fisiologico meccanismo che trova espressione a tutti i livelli e in ogni ambito della società.

La limpidezza cristallina della regola esposta comincia a perdere brillantezza ed a farsi sempre più oscura se calata nella torbida situazione della società partenopea, subendo una distorsione a centottanta gradi! Vale a dire che la teoria viene applicata all’incontrario nella pratica: una gestione miserevolmente fallimentare dello scorso campionato ha condotto ala riconferma a pieni voti, con pieni poteri e con pieno portafogli.

Che dire? Parafrasando un napoletano di adozione “meditate gente, meditate”!!.

di Markus

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