PALERMO-NAPOLI
2-1
Un
Napoli a due facce torna da Palermo con una immeritata sconfitta ma ciò
che pur di buono si è visto in campo per 45 minuti non cambia una
classifica sempre più disastrosa ed alla quale bisognerà porre rimedio
con ben altra mentalità e concretezza.
Sonetti
impronta un Palermo pieno di assenze in difesa con un 4-4-1-1 con due ali
mobili e Zauli a supporto del bomber Maniero, Colomba risponde con il
prudente 5-3-2 e spedisce Pasino in panca.
Non
c’è il tempo di verificare le formazioni in campo che dopo venticinque
secondi una rapidissima verticalizzazione dei padroni di casa porta Di
Donato sull’out sinistro dell’area degli azzurri, oggi in maglia
grigia, la conclusione è parata da Manitta ma si avventa sul pallone
Maniero che deposita in rete per il fulmineo vantaggio rosa-nero.
Il
Napoli subisce lo shock del gol preso a freddo ed il Palermo imperversa
nella tre-quarti ospite con azioni pregevoli e di classe ma non
finalizzate da conclusioni. Tuttavia al 15’ una caparbia azione di
Vidigal sulla fascia destra innesca un buon cross sul quale arriva in
corsa Stellone che, con un potente tiro al volo, colpisce la traversa di
Sicignano. Ma questa azione è solo un fuoco di paglia così un minuto
dopo l’ex Asta prende palla al limite dell’area del Napoli giochicchia
con tre difensori davanti e fa partire una precisa palombella, forse
deviata leggermente da Bonomi, che si insacca nell’angolo destro difeso
da Manitta. Il Napoli non riesce a reagire, è disordinato, senza idee e
non si azzarda ad attaccare la metàcampo avversaria limitandosi a
saltarla con lanci lunghi regalati ai difensori di casa. Il Palermo gioca
bene ma è poco concreto con il solo Maniero di punta, i centrocampisti
cercano però di inserirsi spesso a differenza di quelli napoletani
statici nelle loro posizioni difensive a ridosso dell’area di rigore. Al
38’ l’arbitro De Santis, quantomeno discutibile il suo operato ancorché
severo, annulla un gol a Ferri per fuorigioco, il difensore scuola Roma si
era trovato solo davanti a Manitta a seguito di un calcio di punizione.
Alla fine del primo tempo il Palermo ed il suo sparring partner tornano
negli spogliatoi tra gli applausi de La Favorita.
Nella
ripresa scende finalmente in campo il Napoli, ed il momento chiave di un
netto cambio di atteggiamento è il 47’ con l’uscita del pessimo
Bocchetti sostituito da Pasino, il Napoli passa ad uno strano 4-4-2 con
l’ex modenese ala sinistra e Vidigal ala destra, ma soprattutto sul
terreno di gioco i calciatori mettono quella grinta e quell’agonismo
indispensabili per salvarsi e che fino ad allora non si erano ancora
visti.
Il
Napoli riesce a giocare, recupera palloni con furore e le giocate di
Pasino, anche se schierato troppo lontano dalle punte, danno fiducia e
portano a punizioni importanti regalando metri alla squadra che si
affaccia finalmente dalle parti dell’area di rigore palermitana. Al
61’ Marcolin, ora salito come tutta la squadra di qualche metro fino al
centrocampo, lancia per Dionigi completamente solo in area, il centravanti
tenta una mezza rovesciata e conclude alto. Poi Pasino cerca su punizione
la testa di Stellone, prima con esito non felice, conclusione molto a
lato, ma al 68’ il capitano segna con una bella incornata alla destra di
Sicignano. Al 75’ Codrea prova ad allontanare la pressione su punizione,
ma la sua conclusione è facilmente parata. Ancora Pasino relegato a
sinistra crossa ma Dionigi spreca alto. Al 79’ Bonomi è costretto a
fermare con le brutte Maniero lanciato in avanti e per lui arriva la
seconda ammonizione che lascia gli ospiti in dieci, la stessa punizione la
calcia Maniero centralmente, poi ancora l’ex veneziano al 89’ in
contropiede impegna Manitta in una difficile uscita. Con dentro anche
Floro Flores il Napoli prova a buttare altri palloni in area ma il
risultato non cambierà e con lui l’impressione di aver buttato via
ancora una occasione, l’ennesima, con un primo tempo da dimenticare.
Palermo
(4-4-1-1): Sicignano; Pivotto, Ferri, Brevi, Accardi; Asta, Di Donato,
Codrea, Morrone (41’ st Pestrin); Zauli, Maniero. A disposizione:
Santoni, Tricoli, La Grotteria, Masiello, Di Napoli, Modesto. All.:
Sonetti.
Napoli (3-5-2): Manitta; Martinez, D’Angelo, Bonomi, Savino
(30’ st Floro Flores); Vidigal, Montervino, Marcolin, Bocchetti (4’ st
Pasino); Stellone, Dionigi. A disposizione: Gragnaniello, Saber,
Montezine, Platone, Baldini. All.: Colomba.
Arbitro: De Santis di Roma.
Reti: 1' pt Maniero (P), 17' pt Asta (P), 23' st Stellone (P).
Espulsi: Bonomi al 35’ st per somma d’ammonizioni, entrambe per
gioco scorretto.
Ammoniti:
Savino, Montervino e Accardi per gioco scorretto.
Spettatori
paganti: 6.453 per un incasso di 73.967 euro; abbonati 7.173 pari ad
una quota di 91.297,71 euro.
LE
PAGELLE DEGLI AZZURRI
Manitta
6
Incolpevole
sul gol di Maniero ha qualche colpa su quello di Asta ma nel finale fa una
gran parata su Maniero
Bonomi
5,5
Comanda
la difesa con la sua grinta e deve farsi in quattro per coprire gli errori
e le leggerezze di D’Angelo e Savino, non sempre ci riesce e si fa
espellere proprio perché deve fare tutto da solo
D’Angelo 5
Lento,
si fa sempre prendere in velocità ed anticipare soprattutto nel primo
tempo
, meglio come tutti nel secondo tempo
Savino
5
Deve
coprire il vuoto lasciato da Bocchetti, prima per la presenza del terzino
e poi per la sua uscita, se la cava meglio nella seconda occasione ma ha
sulle spalle troppe indecisioni come il buco che ha portato Di Donato alla
conclusione dopo 25”, nella ripresa gioca meglio supportando anche il
centrocampo
Floro
Flores sv
Bocchetti
4
Inguardabile:
sbaglia con il pallone tra i piedi, non pressa, non difende, insomma né
carne né pesce, sostituzione fin troppo tardiva la sua
Pasino
6,5
Entra
e dà fiducia a tutta la squadra nonostante Colomba lo inserisca
tardivamente ed in una posizione che lo limita enormemente, riesce però a
tenere palla, a procurarsi calci piazzati e a dribblare ma può solo
crossare vista la distanza enorme che lo separa dalle punte. Con lui si
intravede una manovra ariosa e i palloni, fino al suo ingresso
immediatamente gettati via, passano tutti da lui ed ottengono qualità
Martinez
5
Svogliato
e compassato gioca il primo tempo non salendo per creare superiorità a
centrocampo e non difende nemmeno, ma a differenza di Bocchetti corre di
più e cresce nella ripresa
Vidigal
4,5
Il
giocatore tanto apprezzato in Portogallo come difensore e mediano di
rottura, nel primo tempo è costretto a fare l’interno destro
d’attacco e nel secondo tempo l’ala destra, di buono in tutta la gara
il solo cross per la traversa di Stellone
Marcolin
6
Cerca
di ragionare e perde pochi palloni anche se nel primo tempo può solo
cercare il lancio lungo per Dionigi e Stellone, nella ripresa ha invece più
soluzioni stando più alto e potendo appoggiare su Pasino
Montervino
5
Tanto
dinamismo ma anche tanti errori dettati dalla frenesia e da controlli
approssimativi, inoltre tanti, troppi, falli quando si tratta di rubare
palla
Dionigi
4,5
Ha
pochi palloni ma riesce a sbagliarli tutti, Stellone nel primo tempo lo
libera da solo con un pregevole colpo di tacco ma lui incespica e si fa
marcare perdendo palla, giornata no
Stellone
7
Sin
dall’inizio gara si vede che è in forma e che ha voglia di fare, è
l’unico che lotta nel primo tempo ed è lui che suona la carica nella
ripresa, peccato per la traversa colpita e peccato che abbia troppo a
lungo predicato nel nulla
All.
Colomba 4
Tardiva
sia la sostituzione di Bocchetti che l’ingresso di Pasino, da rilevare
l’atteggiamento remissivo e catenacciaro del primo tempo con la squadra
che non sapeva cosa fare, tanto è che spesso i giocatori si rivolgevano a
lui lamentandosi della disorganizzazione. Ci chiediamo dunque: perché
regalare sempre almeno un tempo agli avversari? Perché essere sempre
rinunciatari ed impauriti al cospetto di chiunque fuori casa? Perché
mettere Pasino all’ala bloccandone così gli inserimenti ed i passaggi
filtranti? Perché mettere Vidigal sulla destra impedendone così i
possibili colpi di testa e le sue temibili progressioni centrali? Al
tecnico le future risposte.
02/05/03
Raimondo
Miraglia
|