--------------------------IL PUNTO--------------
PAREGGITE
ACUTA? NON PER MESSINA E ATALANTA
Diciassette.
Una volta, di questi tempi, già si conosceva il nome del campione
d'inverno. Oggi invece è presto. Di sicuro il "brutto numero"
non porta bene al consueto spettacolo che offre la B: ne viene fuori una
domenica ricca di pareggi con pochi, pochissimi acuti. Pochi
ma buoni, s'intende. Prendiamo come esempio il Messina,
che con Lavecchia e il solito Di Napoli annulla la prodezza di Ganci
superando di slancio il Treviso. L'exploit dei
siciliani non solo vale uno storico sesto posto, ma lascia i giallorossi
della gestione Mutti accreditati per un posto al sole. Il Treviso invece
resta nel limbo, ma con questa sconfitta da l'ultimo addio alle residue
speranze di sogni di gloria. E
l'Atalanta, che fa? La squadra di Mandorlini porta a
diciassette la serie positiva vincendo in quel di Vicenza,
lo 0-1 che risulterà decisivo è firmato Gonnella.
Inarrestabile l'armata nerazzurra che miete vittime sul suo cammino,
lasciandosi alle spalle anche il Vicenza e i problemi del club
veneto. Una compagine che di questo passo, c'è da starne certi,
finirà male.
Il
Veneto in crisi, discorso che riguarda il Verona ma che
va oltre un poco entusiasmante 0-0 contro il Torino.
Gli occhiali mascherano in realtà il Bentegodi, che presto
(relativamente alla prossima stagione...) potrebbe diventare il teatro
delle gesta di un nuovo Verona nato dalla fusione fra Hellas e Chievo.
Soprattutto se il campionato finirà male. Punto in agrodolce per il
Toro. Fra
il Bari e il Cagliari non vince di
certo il calcio champagne, 0-0 che forse accontenta più Reja che Pillon.
La vittoria di Avellino sembrava aver resuscitato la squadra pugliese,
che invece impatta contro un nuovo Cagliari ancora in rodaggio per
trovare un'identità rejana. La situazione di classifica del team
biancorosso resta alquanto critica. Tornando
agli acuti, due squadre campane urlano presente. La Salernitana
nella Val Seriana fa la festa all'Albinoleffe e la
agguanta in classifica. Pioli ringrazia Camorani che gli evita un bel
processo dal presidente Aliberti. Dopo due stop consecutivi, punti
importante per i granata, che agguantano quel gruppetto di giovanotti
che cominciavano a fantasticare: meglio che Gustinetti tenga alta la
guardia del gruppo. L'altra
nota lieta dalla Campania tocca il Napoli, vittoria
fondamentale contro il Pescara firmata Floro Flores. Il
giovanissimo napoletano mette il sigillo su una partita che gli azzurri
dovevano vincere per cambiare il corso al proprio campionato: un
pareggio o peggio avrebbero riportato nello sconforto Napoli, che adesso
sogna. Per il Pescara un ko al San Paolo ci può stare. Chi
manca alla festa? Al solito, l'Avellino, che dopo
diciassette turni, sul campo, ancora deve vincere. Troppo facili quei
vergognosi tre punti a tavolino, alla fine saranno comunque ininfluenti
in un campionato segnato e che equivale ad un cancro che affligge tutti
i tifosi dei lupi. Nella buona sostanza è meglio parlare del Piacenza,
rilanciato da Riccio e Cipriani in zona A. Resta
con l'amaro in bocca un Catania che non sa più
vincere. Rimane imbattuto, frattanto, l'Ascoli targato
Ammazzalorso. I marchigiani inseguono e accalappiano un Catania andato
in fuga con Terra, ci pensa però il solito Fontana, a tempo
abbondantemente scaduto, a pareggiare i conti. E già si pensa ad una
settimana di processi agli arbitri... Un
derby atteso cinquanta e più anni si conclude sull'1-1 grazie a due
bomber di razza come Protti e Riganò. E' tutta qui - Cavasin pauperrimus
- il derby tra Fiorentina e Livorno.
Gli amaranto restano attaccati al treno promozione, i viola invece
scendono restando fermi alla stazione: probabile che in tempi stretti si
ripartirà con un altro pilota al comando. Chissà
se il gol di Godeas sia servito a salvare la panchina di Attilio Tesser
dalle ire del presidente Berti. Contro una Ternana
formato Jimenez, la Triestina non va oltre l'1-1,
rimandando ancora una volta l'appuntamento con i tre punti. La
classifica degli alabardati è bruttina, si temono provvedimenti. Gli
umbri, invece, restano stabilmente in zona promozione. Torna
l'anticipo della B e torna anche il miglior Preziosi. In formissima il
presidente del Genoa, che attacca l'arbitro difeso dal
suo allenatore De Canio. Su una cosa non possono fare a meno di essere
d'accordo presidente e tecnico: che alla stregua, il punto conquistato
contro la corazzata Palermo (1-1, Colacone e Corini) è
un buon punto. Di certo non d'oro per il Palermo, detronizzato dall'Atalanta. Marco Santopaolo 30/11/2003
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