--------------------------IL PUNTO--------------
PIACENZA BOOM, PALERMO E FIORENTINA OUT
Pochi gol ma esiti interessanti del ventiseiesimo turno della serie B. Le grandi ancora con il freno a mano mentre il limbo si va sempre più assottigliando, con le due zone che contano che ritrovano equilibri fragili.
Il colpo della giornata è quello del Piacenza, che coincide con il secondo ko dell'Atalanta. Altra sconfitta per gli uomini di Mandorlini, agganciati in testa della Ternana dopo tanto tempo in cui il trono era stato occupato dai soli orobici. Onore e gloria alla squadra di Cagni, che con Beghetto sono sempre più lanciati verso la serie A e in costante crescita lontano dal Garilli. La tranquillità l'arma vincente degli emiliani.
Cosa succede al Palermo? Momentaccio per i rosanero, che con Guidolin in panchina hanno raccolto due punti in due gare. Ci stava quello contro il Piacenza, ma quello con l'Avellino ha lasciato molti a bocca aperta. A Toni risponde infatti Giovannino Stroppa, che sorprende il numero uno siciliano e punisce la scelta di Zamparini, frettolosa e di orgoglio la cacciata di Baldini. Avellino con onore, avanti così.
Ancora no. I soldi non bastano a volte per vincere i campionati sul campo. Ecco che la Fiorentina cade anche a Trieste, sotto i colpi di Rigoni e Godeas (che lanciano la Triestina) cui Piangerelli non è abile a rispondere per le rime. Cavasin affonda e resta a meno otto, in Toscana fa freddo ma la società pensa a coprire anche il tecnico, che dovrebbe restare al suo posto. Il perché? Forse perché in giro i traghettatori a disposizione non sono ritenuti all'altezza.
Il Cagliari torna in auge inguaiando il Pescara. Esposito firma il colpo dei sardi, rilanciati in classifica a dispetto dei biancoazzurri che perdono posizioni in classifica. Espugnato l'Adriatico, le cose scivolano meglio per Reja mentre Iaconi deve fare quadrato attorno alla squadra evitando di polverizzare quanto di buono costruito. Gli errori sul mercato potrebbero pagarsi con risultati scottanti.
L'Albinoleffe si ritrova e ferma sullo zero a zero una Ternana che manca lo scatto felino. Al Liberati il risultato è ad occhiali e Beretta spreca una bella occasione per far sognare la città, mentre Gustinetti si coccola un punto d'oro che porta i suoi ad un altro passo verso una salvezza che, nonostante gli affanni siano lontani da parecchio, sarebbe comunque un'impresa non da poco.
Protti e Caccia, Livorno e Genoa sono servite. Pari e patta tra due squadre che non attraversano affatto un buon momento, anzi. Spinelli si era sfogato contro gli arbitri, stavolta ha avuto un rigore, ma i suoi ragazzi non sono stati capaci di avere ragione di un Genoa che resta impelagato in zone burrascose della classifica. Preziosi medita ed ha meditato la scossa, ma chi al posto di Gigi De Canio?
Ad occhiali termina un altro match molto atteso. La Salernitana era lanciatissima, l'Ascoli si manteneva a livelli accettabili. Lo 0-0 non rispecchia il momento delle due squadre, probabile che a frenare entusiasmo e spettacolo siano state le espulsioni di Bombardini e Longo. Alla stregua, dunque, ottimo punto per i granata che restano agganciati ad un treno importante, più indietro invece Ammazzalorso.
A piccoli passi il Como si sta costruendo una salvezza sulla quale molto onestamente c'è da scommettere che sembrava assolutamente irraggiungibile fino ad un paio di mesi fa. E invece Fascetti sta compiendo un vero e proprio miracolo, e il punto di Catania rientra in questo ambito. Gaucci si infurierà candidamente anche se ormai la sua squadra deve solo pensare a gestire senza patemi un campionato ancora lungo.
Vince il Napoli, dopo tempo immemore. Prima vittoria nel 2004 per Simoni, che supera il collega Mutti grazie a un gol di Zamboni dalla lunga distanza. Brutta partita al San Paolo, Napoli spinto dall'episodio ma l'importante era conquistare tre punti che spingono gli azzurri fuori dalla zona rossa. C'è poco da esaltarsi, insomma, ma è un successo che farà lavorare meno tesi Simoni e i giocatori. Il Messina invece non deve abbattersi, ha tutti i mezzi per il grande salto.
La partita più ricca di gol è stata quella fra Vicenza e Venezia. Deve essere stato un bel derby per Beppe Iachini, che è riuscito a superare la sua ex squadra grazie a un doppio Margiotta seguito da un gol dell'evergreen Schwoch. Un rigore di Parente non è stata sufficiente a Gregucci per portare a casa qualche punto, lo scatto dei cugini rende precaria la posizione del tecnico anche se in realtà gli si possono addossare ben poche colpe.
Avevamo spesso, in queste ultime giornate, rimarcato la bontà della cura Maddè, che ha rigenerato il Verona. Con il nuovo tecnico, gioco risultati e punti ma soprattutto un netto rilancio in classifica. Nessuno si aspettava una vittoria a Treviso per 2-0 (Myrtaj e Adailton), in una gara contraddistinta dal gesto deprecabile di un tifoso trevigiano (che ha lanciato un petardo stordendo il portiere Gillet) e dalla lodevole risposta degli altri tifosi (che hanno isolato il delinquente).
Marco Santopaolo 8/2/2004 |