--------------------------IL PUNTO--------------

 

PIACENZA INFINITO

L'URLO DELL'AVELLINO

 

Le distanze si assottigliano e le giornate diminuiscono: il finale di un campionato entrato nel vivo da diverso tempo sarà letteralmente scoppiettante. 

La Fiorentina resta aggrappata all'utopico treno della serie A battendo il Palermo con il minimo sforzo. Il massimo risultato porta la firma di capitan Di Livio e Vryzas, che rendono inutile il vantaggio rosanero firmato Toni. Palermo raggiunto in testa dall'Atalanta, Fiorentina brutta ma fortunata che in zona Cesarini coglie una vittoria che segna la pace tra tifoseria e società.

 

Albinoleffe e Genoa non si fanno male. Il primo di una lunga serie di risultati ad occhiali che contraddistingue la trentaduesima giornata. Resta però una classifica precaria per entrambe: il grifone non riesce a dare continuità alle sue vittorie, mentre i bergamaschi non possono stare tranquilli neanche a un margine discreto di sicurezza. Se però in un gruppo giovane la tranquillità prevale sull'inesperienza, la salvezza diventa impresa fattibile.

 

La Triestina sbanca Verona e manda in crisi un Maddè in flessione. Il ritorno del tecnico sulla panchina degli scaligeri aveva portato a risultati importanti, ora la zona-C è di nuovo a pochi punti. La Triestina resta un avversario terribile che ha un Godeas (in gol) o un Moscardelli in più di tante squadre, ma in coda è piena bagarre e nessuno può sentirsi tranquillo.

 

Figuriamoci se l'Ascoli dormirà sonno tranquilli dopo il ko di Venezia, che segna l'aggancio dei lagunari proprio alla formazione marchigiana, piegata in due da Biancolino. Ancora una volta Greguccci "ringrazia" Carrano per averlo confermato sulla panchina arancioverde, mentre Benigni dal canto suo non sa a cosa va incontro con questa squadra che non offre precise garanzie.

 

Colpaccio del Vicenza, che conferma il suo ottimo vincendo andando a vincere su un campo che ultimamente aveva conquistato la fama di "fortino". Margiotta proietta i veneti in un rassicurante limbo, impensabile fino a pochi mesi fa. Il Como dopo aver corso tanto si riscoprono penultimi e con sfide da giocare niente male. Alla fine, Iachini valore aggiunto salverà il Vicenza, mentre per mago Fascetti non basterà la sua esperienza.

 

In zona rossa c'è anche il Pescara, che nonostante tutto ha fermato sul pari a reti bianche la nuova capolista Atalanta. Forse all'Adriatico quei diciannove punti che separano le due formazioni non sono scesi in campo, probabile che siano rimasti negli spogliatoi. In altro le distanze sono corte, così come in basso. Non mancheranno colpi di scena.

 

E a Piacenza già sono stati accontentati. Che il Messina vada dal dottore, prende sempre gol in zona Cesarini. Stavolta è Beghetto a punire Lino Mutti e a spingere i siciliani fuori dalla zona promozione dopo lungo tempo. A un tiro di schioppo dalla vetta invece gli emiliani, ma primo o quinto posto in fin dei conti in un campionato del genere alla stregua ha poco significato.

 

Appaiato a Mutti c'è Mazzarri, che cade a Bari con il suo Livorno. Festival del gol al San Nicola: apre De Rosa, risponde Chiellini ma Doudou non ci sta e riporta avanti il Bari, con il bottino rimpinguato ancora da De Rosa che rende inutile il gol della bandiera di Protti. la strada della salvezza per i biancorossi è però ancora lunga e tortuosa, così come quella degli amaranto per la A.

 

Frena ancora la Ternana, che sente in pericolo la sua voglia di A. A Borgobello risponde Mascara, un punto ciascuno e tutti a casa. Un pari che per gli umbri dovrà essere propedeutico per una vittoria casalinga, mentre al Catania serve a consolidare una tranquilla posizione di metà classifica.

 

Due grandi divise da quattro punti si annullano: è la legge del Sant'Elia, con il Cagliari che non riesce a superare un Torino che in cuor suo culla uno sprint finale con l'aggancio delle prime posizioni (il potenziale c'è tutto). Reja resta appeso al treno che porta alla serie A, ma gli isolani come tutte quelle che ambiscono al "salto" dovranno vincere, vincere e vincere.

 

Grandissimo derby al Partenio. La legge di Zeman colpisce una squadra che aveva goduto dei fasti del boemo: quella Salernitana che aveva riciclato Zdenek è stata punita dal finale "alla Zeman". Bogdani illude i tanti granata presenti in Irpinia, poi nei minuti finali in pochi giri di lancetta, doppio Kutuzov manda in paradiso Avellino. Gran bella soddisfazione per i lupi. La salvezza resta lontanissima, ma quantomeno sul campo si retrocederà a testa alta e con grosse soddisfazioni.

 

Un gol in otto partite, e il Treviso precipita. Ne approfitta il Napoli, che con Dionigi fredda i veneti che non riescono a reagire a dovere, e sottoporta sbagliano troppo. Gli azzurri trovano una posizione di classifica tranquilla ma non troppo, l'importante era però conquistare tre punti dopo una scoppola terribile in quel di Livorno. Gli uomini di Buffoni invece dovrebbero ripresentarsi puntuali all'appuntamento con il gol. Altrimenti, sarà dura.

 

 

 

Marco Santopaolo                                           14/3/2004

 

 

 

 

 

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