PONTE
LUNGO
TRA
L’ARABIA
E
L’ITALIA
La
storia
venuta
a
galla
in
questi
giorni
è più
che
intrigante.
Sia
chiaro:
siamo
solo
all’inizio
di una
inchiesta
giudiziaria
e la
ipotesi
investigativa
deve
essere
ancora
confermata.
Ma se
la
storia
fosse
vera…
Michela
Bruni,
valletta
di una
notissima
trasmissione
sportiva,
quella
di
Aldo
Biscardi,
è
stata
accusata
di far
parte
di una
banda
di
trafficanti
di
donne.
Ragazze
che
venivano
attirate
con la
promessa
di un
lavoro
in
Italia,
ma che
venivano
poi
dirottate
presso
uomini
d’affari,
professionisti
e
facoltosi
imprenditori
per
allietare
le
loro
serate
(e
nottate
evidentemente…)
Il
capriccio
non
era
per
tutte
le
tasche:
la
tariffa
minima
era di
oltre
duemila
euro
per
una
sola
notte.
Ma, a
quanto
pare,
per
tanti
ne
valeva
la
pena,
se il
giro
di
affari
arrivava
a
cifre
da
capogiro.
Le
tariffe
crescevano
ancora
per i
mediorientali:
si
arrivava
a
centomila
euro
per
una
compagnia
di una
settimana.
Chi
profittava
delle
grazie
di
queste
ragazze,
provenienti
dall’est
europeo,
restava
incantato
dalle
forme
statuarie,
e
dalla
loro
bellezza,
che
incarnava
il
clichet
tipico
delle
"top":
bionde,
occhi
chiari,
gambe
lunghissime…
Cosa
si può
cercare
di
meglio?
Ma il
gioco
è
stato
spezzato
dalle
forze
dell’ordine,
che
hanno
indagato
sugli
elementi
con
l’aspetto
meno
interessante
di
tutti:
due
giovani
che
pare
fossero
i
coordinatori
dell’organizzazione,
assieme
alla
Bruni.
I
sospettosi,
quelli
che
immaginano
che
dietro
alle
vallette
ed
alle
stelle
che
popolano
il
mondo
del
calcio,
anche
televisivo,
ci sia
chissà
cosa,
sono
stati
accontentati…
di
Marcus
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