PORTOGALLO - ITALIA 1-2

 

 

PORTOGALLO (4-2-3-1): Ricardo; Ferreira (31'st Ricardo Carvalho), Couto (15'st Beto), Andrade, Nuno Valente (1'st Boa Morte); Costinha (1'st Deco), Tiago;  Figo (27' Nuno Gomes), Rui Costa (27'st Miguel), Simao (1'st Cristiano Ronaldo); Pauleta (15'st Costinha). All Scolari 

ITALIA (4-2-3-1): Buffon; Panucci (12'st Oddo), Ferrari, Adani, Pancaro 6 (1'st Favalli); Gattuso (1'st Perrotta), Pirlo (1'st Ambrosini); Fiore (15'st Camoranesi) , Totti (1'st Miccoli), Nervo (42'st Birindelli); Vieri (12'st Corradi) . All. Trapattoni 

ARBITRO: Ali Aydin (Turchia)

Guardalinee: Gemici-Gencenler (Turchia)

Quarto uomo: Paulo Costa (Potogallo) 

MARCATORI: 4'pt Nuno Valente (P), 39'pt Vieri (I), 29'st Miccoli (I)

AMMONITI: Couto (P), Vieri (I)

NOTE: pioggia battente, campo pesante. Spettatori 20.000. Recupero: 1'pt, 5'st. 

 

BRAGA - Bell'Italia, Trap. Buoni spunti individuali e prova d'orgoglio importante nell'amichevole giocata in Portogallo contro la selezione padrona di casa ad Euro2004. Gli azzurri finiscono sotto, soffrono ma poi si rialzano, combattono e vincono. Vieri e Miccoli, gol d'autore. Totti il regista del primo, il folletto bianconero fautore del secondo. Troppo fumo e poco arrosto il Portogallo, tanta tecnica e poca concretezza in mezzo al campo. Lo Sceriffo, Scolari, manda in campo una squadra a trazione anteriore per sbilanciarla ulteriormente con i cambi del secondo tempo. L'Italia di fronte all'atteggiamento dell'avversario va in difficoltà solo nella prima parte della prima frazione, dopo aver subito il brio dei padroni di casa sospinti da un buon pubblico accorso a questa test di prestigio.

Non è l'Italia tipo. Qualche esperimento forzato, qualcuno scelto. Sono amichevoli d'altronde. Difesa "strana" quella degli azzurri, e si vede subito. Sperimentale, azzardata. Scampoli di partita e il Portogallo passa. Delizioso scambio in velocità Nuno Valente-Rui Costa, pregevole triangolazione con il milanista che serve di fino il compagno, che in area di rigore trova il giusto corridoio per superare Buffon. Colpita a freddo, l'Italia non riesce a reagire, Gli azzurri sono spesso costretti al fallo per fermare la squadra-carioca di Felipao Scolari, il ct campione del mondo con la Selecao. Tante linee nel sistema di gioco portoghese, qualità e quantità in un mix che fa della selezione rossoverde una seria pretendente al titolo europeo. Figo, Rui Costa e Simao agiscono a fisarmonica a supporto di Pauleta, non funziona inizialmente lo speculare 4-2-3-1 del Trap. Tentano di approfittarne Pauleta e Rui Costa, che in pochi minuti sfiorano di bis. L'Italia comincia poi a guadagnare qualche metro a centrocampo dopo aver subito la pressione avversaria. Subisce altre percussioni potenzialmente pericolose, prima di prendere coraggio e tentare, dapprima, qualche iniziativa con i suoi giocatori più rappresentativi. Capita così che prima che scocca la mezzora, Totti passeggia con la palla dalla trequarti in su per inventarsi un tiro dal limite deviato sulla traversa dall'intervento di Nuno Valente. Poi gli azzurri salgono in cattedra e terminano la prima frazione in un crescendo di qualità. Due minuti dopo, l'Italia riesce a guadagnare un angolo, con Panucci che schiaccia male di testa e da l'occasione a Pancaro di provare un destro che finisce fuori. La partita si assesta a centrocampo, i due tecnici mettono ordine in mediana e si divertono a giocare a scacchi. L'Italia però, paradossalmente, appare slegata fra i reparti, e non riesce ad imbastire una vera manovra offensiva. Il sistema dei portoghesi funziona invece meglio, tanto che solo la punta del piede destro di Panucci evita che a Pauleta la gioia del raddoppio, con il centravanti, ben servito, anticipato all'ultimo secondo. Gli azzurri crescono, Gattuso entra in partita e prende le chiavi del centrocampo. Panucci comincia a guadagnare metri lungo l'out destro, e proprio un fallo sul romanista a pochi minuti dalla fine consente a Vieri di riequilibrare il match. Il calcio di punizione da posizione favorevole viene battuto a sorpresa da Totti, con il bomber dell'Inter che stacca sul secondo palo e batte Ricardo. Proteste della retroguardia locale per un presunto fallo di Bobo su Paulo Fereira, ma per il signor Aydin son cose turche. Il Portogallo perde metri a favore di Fiore e compagni, l'Italia non molla e continua a crescere.

Nella ripresa Trapattoni e Scolari, come prevedibile, si scatenano e lasciano spazio alla fantasia per sfruttare parte degli otto cambi accordati prima della partita. Felipao manda in campo un numero impressionante di giocatori tecnici, rimpinguando il nugolo di atleti tra le linee. Risponde il Trap, che sceglie la sostanza alla qualità passando ad un elastico e pragmatico 4-4-2. Il primo pericolo, tempo pochi minuti, è però di firma portoghese, con Figo che sfonda a destra e mette in ambasce Favalli, la cui deviazione costringe Buffon al difficile salvataggio. Il numero uno della Juve è chiamato all'intervento anche pochi minuti dopo, quando su un calcio di punizione dal limite di Deco blocca con qualche difficoltà. L'Italia sembra ancora più quadrata, mentre il Portogallo non riesce a trovare i giusti equilibri per una manovra che doveva essere briosa e divertente. Troppa qualità e poca quantità, l'Italia avanza. In velocità, gli azzurri si fanno spesso pericolosi. A metà ripresa, arriva l'occasionissima per gli uomini di don Giuan, che riescono ad arrivare in area con Camoranesi. L'argentino naturalizzato viene travolto in area da Boa Morte, intervenuto in ritardo, ma l'arbitro fa segno di aver visto un intervento sulla palla. Cose turche, e stavolta davvero. L'Italia però tiene salde le redini del gioco e riesce con naturalezza e facilità a superare la mediana portoghese. Il gol del vantaggio, però, arriva come conseguenza di un episodio. E che episodio. Calcio d'angolo per gli azzurri alla mezzora, dalla bandierina ci va Miccoli. Il piccolo attaccante juventino, più basso della bandierina del corner, si inventa però una parabola più grande della difesa portoghese. Il cuoio prende un effetto a girare che inganna Boa Morte e Ricardo, depositandosi direttamente in rete. Vantaggio meritato, Portogallo bloccato e compassato. Tre minuti dopo ancora Miccoli sfonda a destra, scodella la palla al centro ma Perrotta non ci arriva. Il furetto pugliese prende spesso iniziativa ed è infastidito dal terreno di gioco pesante che diventa peggio di un tapis-roulant impazzito. Il lancio in verticale diventa l'arma bianca del centrocampo italiano, la squadra di Scolari non riesce più a manovrare in scioltezza. Miccoli combatte contro i giganti portoghesi, fino agli ultimi minuti quando, però, gli avversari sospinti dalla disperazione ricominciano a prendere iniziativa. In un paio di circostante, è bravo Buffon a salvare il risultato, soprattutto in occasione di un velenoso tiro da posizione defilata di Beto cui il portierone azzurro si oppone in uscita. Nel finale, in pieno recupero, la beffa non si concretizza per merito di Ferrari, che si riscatta dell'errore nell'occasione del primo gol anticipando alle spalle Nuno Gomes. E segnando quasi il gol del 3-1. Buenas noces Scolari, prossimo happening amichevole a Marassi contro la Spagna.

 LE PAGELLE DEGLI AZZURRI 

BUFFON 6,5 : salva in almeno due occasioni il risultato. Nella serata in cui è capitano per la prima volta dopo nove anni di militanza in azzurro, si conferma numero uno al mondo.

PANUCCI 6,5 : buona la sua prova. Esce allo scoperto quasi subito cominciando a guadagnare metri sulla destra. Anticipa Pauleta evitando il raddoppio portoghese e da una sua discesa nasce la punizione che porterà al pareggio azzurro.

(dal 12'st ODDO 6 : riesce a tenere la posizione nel 4-4-2 proposto dal Trap nel secondo tempo. E' un valido sostituto, si fa trovar pronto).

FERRARI 6 : ha sulla coscienza il gol del Portogallo, ma nel recupero della ripresa si riscatta anticipando provvidenzialmente Nuno Gomes ed evitando la beffa del pareggio).

ADANI 5,5 : non è esente da colpe in occasione del gol del momentaneo vantaggio, anzi. Per il resto, non appare a suo agio al fianco di Ferrari. Andrebbe provato al fianco di un centrale con più esperienza.

PANCARO 6 : chiamato a coprire sulla sinistra in una zona del campo dove l'Italia ha poco gioco. Non è particolarmente impegnato.

(dal 1'st FAVALLI 6 : non si fa notare per colpi particolari, fa il suo compitino).

GATTUSO 6,5 : prende in mano le chiavi del centrocampo e si inventa verticalizzazioni e passaggi illuminanti. E' l'anima della mediana, e con lui in partita l'Italia cambia fisionomia.

(dal 1'st PERROTTA 6,5 : se l'Italia nel secondo tempo ha guadagnato metro su metro è anche e soprattutto merito suo).

PIRLO 6 : comincia male, poi si riprende e si muove molto. E' una buona spalla per Gattuso, ma non è il Pirlo del Milan stellare.

(dal 1'st AMBROSINI 6,5 : insieme a Perrotta contribuisce a ravvivare la manovra in verticale degli azzurri).

FIORE 6 : come altri compagni, comincia maluccio per poi venire fuori. Rappresenta un valido elemento di qualità, crea movimento e mette in ambasce l'avversario quando l'Italia avanza.

(dal 15'st CAMORANESI 6 : corre molto sulla fascia e cade in area falciato da Boa Morte. Per l'arbitro, però, il colored portoghese cercava il pallone...).

TOTTI 6,5 : sopraffino come sempre quando entra in partita. Ci prova prima di forza, poi di fino per riequilibrare il match. Ci riesce con una punizione perfetta per la testa di Vieri.

(dal 1'st MICCOLI 7 : è imprendibile, non lo ferma neanche il terreno di gioco scivoloso. Un furetto. Eccellente il suo gol su calcio d'angolo, ci riprova dieci minuti dopo e va vicino alla sua doppietta dalla bandierina. E' il suo primo gol in azzurro, ne segnerà altri). 

NERVO 6 : senza infamia e senza lode. Magari gli manca il guizzo del Di Vaio che sostituisce, ma tutto sommato non lo fa rimpiangere eccessivamente.

(dal 42'st BIRINDELLI ng : troppo poco in campo per essere giudicato).

VIERI 6 : segna un bel gol, ma poi costringe il Trap a cambiarlo perché troppo nervoso. Al momento della sostituzione, senza guardare il Ct sfila stizzito negli spogliatoi. Quando cambierà Bobone?

(dal 12'st CORRADI 6 : è spesso oscurato dal tanto movimento che crea Miccoli, resta comunque l'unico in grado - per caratteristiche fisiche e per potenza - di sostituire Vieri). 

Ct TRAPATTONI 6,5 : corregge la squadra portandola dal 4-2-3-1 al 4-4-2, Italia più compatta che imbriglia a dovere un Portogallo imbottito di trequartisti e fantasisti.

 

 

Marco Santopaolo                                              01/4/2003

 

 

 

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