--------------------------IL PUNTO--------------

 

PREVALE IL FATTORE CAMPO  

 

Quindicesimo turno che ha visto il suo incontro clou nell'anticipo di venerdì a Tempio Pausania con il Cagliari che ha battuto 1-0 una Sampdoria sempre più in crisi. Turno domenicale vivace e ricco di spunti interessanti che ha prodotto una valanga di gol segnati, ben 32, e visto le squadre di casa quasi tutte prevalere.

E' successo tutto all'ultimo secondo del sesto minuto di recupero. Proprio quando la gara sembrava avviarsi sullo 0-0 un sinistro di Capone, il giovane attaccante del Cagliari appena entrato, alla sua prima segnatura in questo campionato, la seconda totale nella sua carriera in serie B, piegava le mani a Casazza regalando al Cagliari il successo per 1-0 e il momentaneo primato in classifica in compagnia della Triestina. Se l'esultanza del Cagliari è al diapason, tremenda è la delusione della Sampdoria, caduta all'ultimo assalto dopo aver retto dignitosamente nonostante l'inferiorità numerica patita per gran parte del secondo tempo per l'espulsione di Domizzi all'ottavo della ripresa. La formazione di Novellino conferma di attraversare un momento poco fortunato non ottenendo i tre punti da ben quattro turni in cui ha raccolto un solo punto frutto di un pareggio (con la Ternana) e 3 sconfitte (con Siena, Ternana e Cagliari). Si tratta della peggior serie negativa stagionale per la Sampdoria, e per come è strutturata la squadra genovese ci sembra davvero clamoroso il dato statistico. Il Cagliari ci ha creduto fino alla fine ed è stato premiato finanche oltre i suoi meriti: il risultato più giusto sarebbe stato il pari. La squadra di Ventura, tecnico al primo successo in carriera contro Novellino, ha condotto le operazioni del gioco nei primi 20 minuti pressando alto i liguri e non concedendo nulla. Poi la Sampdoria si è riorganizzata ed ha iniziato ad affacciarsi minacciosa di tanto in tanto dalle parti di Pantanelli. Nella ripresa lo scenario è cambiato quasi subito. Domizzi si è fatto espellere dopo otto minuti per una gomitata ad Esposito (nell'occasione è stato espulso anche un componente della panchina del Cagliari, Langella), la Samp è rimasta in dieci ma nonostante ciò non ha mai barcollato. Il Cagliari pur in superiorità numerica non è sembrato comunque mai incisivo, una sola è stata infatti la vera occasione da rete costruita da Suazo che l'ha fallita miseramente. Ma proprio allo scadere è arrivato l'inaspettato premio per i sardi con Capone vestito da babbo Natale che siglava la rete del successo anticipando i regali natalizi per la sua squadra e per tutti i tifosi sardi esultanti e sventolanti con i colori gialloblu che balzano in vetta della classifica.

La Ternana di Beretta vince contro il Bari e sfruttando gli altri risultati si installa al secondo posto in classifica affiancando il Cagliari e superando la Sampdoria. Per gli umbri gran mattatore Borgobello autore di due bei gol. Continua la crisi del Bari con la panchina di Perotti che a questo punto scotta.

Il Messina si aggiudica il derby siciliano, scavalcano il Palermo e si portano nelle zone alte della classifica. Nonostante il terreno pesante il derby non ha deluso le aspettative della vigilia con grande agonismo in campo e notevoli emozioni anche se per i primi 30' della gara si è assistito soltanto a molto gioco a centrocampo e solo tre tiri alti di Maniero, Campolo e Morrone. Una prima parte della gara davvero da dimenticare e in cui la paura l' ha fatta da padrona. Una svolta della gara si è avuta però al 22' quando i rosanero sono rimasti in dieci per una ingenuità del difensore Conteh che, sotto gli occhi del guardalinee, ha scalciato Coppola a gioco fermo.

Ridotto in dieci negli ultimi 15', il Vicenza ha resistito al disordinato attacco del Lecce raggiungendo il settimo risultato utile consecutivo. Il Lecce, che di partite utili consecutive con questa ne colleziona 14, perde l'occasione per un ulteriore balzo in classifica, ma viste le cose in campo, il risultato è giusto, perchè premia da una parte l'ordine tattico e la decisione degli ospiti, e punisce la farraginosa azione dei locali impegnati a cercare più la soluzione personale che l'azione corale. Il Vicenza ha operato prevalentemente in contropiede sospinto dall'attivo Jeda e dall' imprevedibile Schwoch, per cui ogni volta che il Lecce allungava lo schieramento alla ricerca del vantaggio doveva fare i conti con le incursioni degli ospiti, agevolate spesso dalle contraddizioni della difesa locale.

La grinta del vecchio, pericolante Genoa, unita all'estro vivace di un tunisino ritrovato, Imed Mhadhbi, chiamato a giocare la prima partita intera della stagione, ha messo al tappeto un buon Ancona, solido ma ancora poco cinico. I rossoblù si sono imposti al termine di una gara combattuta, ricca di ben 6 gol e di emozioni, a tratti ben giocata dalle due squadre. Contestate due reti: la seconda dell'Ancona, per un rigore dubbio, la terza del Genoa, perchè la palla è stata vista entrare in rete solo da un guardalinee.

Zeman a fine gara darà i numeri, presentando una sua personalissima classifica in cui la Salernitana risulta al primo posto "come passaggi filtranti". Non crediamo che questa singolare trovata del boemo gli eviterà l'esonero che dovrebbe scattare domani. Nel testacoda dell'Arechi frena la capolista Triestina, due volte in vantaggio e due volte raggiunta da una Salernitana che ha evidenziato i problemi di sempre, ma che per lo meno ha dimostrato quel pizzico di grinta in più necessario ad evitare l' undicesima sconfitta della stagione. Per i campani un punto che smuove la classifica anche se non cambia il giudizio sulla squadra. La Triestina ha giocato la sua onesta partita, dimostrando un buon assetto tattico, non sempre lucidissimo comunque per chiudere definitivamente il match in suo favore. 

Il Livorno conquista un brillante successo contro il Cosenza che gli consente di restare a ridosso delle prime della classifica. La partita però è rimasta in bilico costantemente ed è stata fortemente condizionata dal campo reso pesante dalla pioggia. Da rimarcare la grande prova del redivivo Negri autore di una tripletta. 

Il Venezia si affida anche alla scaramanzia - per la prima volta al Penzo utilizza la maglia rossa da "trasferta" - ma per battere il Catania è stata più determinante l'incoscienza della difesa avversaria, votata al "suicidio" in entrambe le azioni gol dei lagunari: prima con Monaco, che al 3' pt ha servito Poggi a centrocampo, consentendo all'attaccante di dare un assist d'oro per la rete di Budan, dopo una volata di 40 metri, poi al 24' della ripresa con il portiere Iezzo, che invece di spazzare ha dato palla nuovamente a Poggi, assist-man stavolta per Fantini, solo in area piccola. 
Il Venezia non aveva mai segnato due gol in casa: non a caso, nella prima occasione in cui l' ha fatto, è riuscito a vincere, per merito di un trio d'attacco scatenato e di un Soviero sugli scudi che ha salvato la porta nel concitato finale.

Il Siena espugna per la prima volta nella sua storia, il "Bentegodi" di Verona sconfiggendo per 2-1 la squadra di Malesani.  Infliggendo alla squadra della città di Giulietta e Romeo la prima sconfitta interna del loro campionato, il Siena sale in vetta alla classifica di serie B. La rete decisiva dei toscani arriva come è capitato in molte gare di questo sedicesimo turno ben oltre il novantesimo ad opera di Rubino che rende ancor più prezioso il torneo dell'undici senese. E' il trionfo della personalità, quella esaltata da Papadopulo fin dalla seconda parte del campionato scorso, quando il capacissimo tecnico subentrò e  trasformò una squadra sfiduciata. Quel coraggio è rimasto e dopo aver armato la rimonta impossibile fino alla salvezza, ora spinge in alto i bianconeri, verso una serie A che sarebbe storica. Una A che premierebbe tuttavia un ambiente sano.

 

di Vincenzo Letizia                                                               16/12/2002

 

 

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