SALTA
DAINO
Siamo
giunti a metà di questo mercato di riparazione e mentre
ogni squadra che aveva problemi (in B soprattutto
Fiorentina e Genoa) ha cercato di risolverli facendo
delle vere e proprie rivoluzioni tecniche, il Napoli che
forse è quella che ha più problemi di tutte le 42
squadre di A e B messe insieme preferisce tenerseli. Un
mercato finora molto deludente che rischia di mettere
ancor più in difficoltà una compagine che oggi deve
guardarsi più alle spalle che davanti. Contro l’Albinoleffe
è arrivata una sconfitta brutta che ha definitivamente
affondato il Napoli. Ed ora Napoli-Verona diventa uno
scontro fratricida non solo tra le due tifoserie da
sempre acerrime rivali, ma soprattutto tra le due
squadre perché la posta in palio è altissima e chi
perde rischia seriamente il tracollo.
Ma
torniamo al mercato. L’unico rinforzo è stato Perovic,
un buon giocatore, un uomo fortemente voluto da Simoni e
che può diventare importante per questo Napoli. Ma
siamo sempre lì. La squadra continua a fornire
prestazioni penose e necessita tantissimi ritocchi.
Forse se non ci fossero stati tutti questi infortuni che
hanno ripetutamente messo ko giocatori fondamentali come
Dionigi, Savoldi, Vidigal, Tosto, Zanini, tutta gente
che insieme in campo si sono visti in pochissime
occasioni (Vidigal e Savoldi non hanno disputato nemmeno
un minuto nel Napoli di Simoni), il Napoli avrebbe avuto
qualche punto in più in classifica; ma l’impressione
è che comunque manca qualcosa. Per primo bisogna
trovare ancora il laterale destro. Qui c’è tutto da
rifare in quanto Daino è saltato; Martinez che doveva
essere già a Napoli ed invece gioca ancora nella
Reggina; Sartor è finito in prestito all’Ancona e
Marco Rossi arriverà a Napoli soltanto in cambio di
quella metà di Floro Flores che Perinetti non vuole
assolutamente cedere perché ben conscio di non avere
nessuna speranza di riscattare. Simoni, costretto ad
incassare l’ennesima delusione di questo suo ritorno
all’ombra del Vesuvio, ha capito ed ha cercato di
valorizzare quello che c’è in casa. Infatti contro
l’Albinoleffe ha lanciato Quadrini che a Napoli
disputa soltanto gli allenamenti per valutare le sue
caratteristiche. Ma in realtà il risultato è stato
quello che tutti si aspettavano cioè che il giocatore
manca dell’esperienza per poter recitare un ruolo
importante in questo Napoli. Ed allora cosa succederà?
A questo punto, considerato anche che la sconfitta
contro l’Albinoleffe ha lasciato degli strascichi
notevoli nell’ambiente azzurro, è difficile che il
Napoli acquisti gente corteggiata da altre squadre perché
anche i più ottimisti hanno accantonato il discorso
serie A; quindi è sicuro che anche lo stesso Gionatha
Spinesi che durante la settimana sembrava già destinato
a vestire la maglia azzurra, preferisca sposare il
progetto di Mazzone a Bologna pur di non restare a
lottare per non retrocedere. E’ facile quindi
ipotizzare che il mercato del Napoli sia già finito a
meno che non ci sarà qualche giovane giocatore mandato
da qualche grande club a Napoli per farsi le ossa oppure
giocatori che attualmente non riescono a trovare spazio
nelle loro società di appartenenza.
Con
la situazione acquisti congelata resta immobile anche
quella delle cessioni. Il Napoli a questo punto non
intende privarsi di nessuno perché l’organico è già
molto limitato e chi partirà lo farà soltanto in
cambio di qualcuno. E quindi giocatori come Zanini,
Pasino, Montervino ed Olive che sembravano destinati ad
accasarsi altrove, resteranno nell’organico del Napoli
per concludere una stagione ormai compromessa che vede
il Napoli vivere di nuovo l’incubo C.
Alessio
Borrelli
19/1/04
|