SBARRAMENTO
AGLI
EXTRACOMUNITARI
Come
nel
1966
dopo
la
sconfitta
con
la
Corea
ai
Mondiali
d'Inghilterra,
allo
stesso
modo
la
Figc
ha
deciso
il
blocco
degli
stranieri
extracomunitari
per
salvare
il
patrimonio
calcistico
italiano.
Il
blocco
del
tesseramento
riguarderà,
con
diverse
modalità,
tutto
il
calcio
professionistico.
Lo
ha
chiarito
nella
conferenza
stampa
di
chiusura
della
riunione
il
presidente
della
Figc
Franco
Carraro.
Le
società
di
A
e
B
avranno
da
oggi
al
31
agosto
ancora
la
possibilità
di
tesserare
un
giocatore
extracomunitario
oltre
a
quelli
già
in
rosa.
Dopo
il
31
agosto
e
sino
a
data
da
destinarsi,
invece,
il
blocco
sarà
totale
e
potrebbe
essere
prolungato
per
tutta
la
stagione
2002-2003.
Blocco
totale
che
è
già
in
vigore
da
oggi
per
la
serie
C.
Lo
ha
annunciato
il
presidente
dell'associazione
calciatori Campana
al
termine
della
riunione.
Ogni
squadra
potrà
tesserare
in
aggiunta
a
quelli
che
ha
già,
un
solo
nuovo
extracomunitario.
E
questa
limitazione
rimarrebbe
anche
nel
caso
vendesse
gli
extracomunitari
già
in
rosa.
"Abbiamo
anticipato
i
tempi
della
legge
sulla
immigrazione
-
ha
spiegato
Carraro
-
ma
se
avessimo
aspettato
nel
frattempo
ne
sarebbero
arrivati
500.
È
una
decisione
giusta
per
il
calcio
italiano".
36
anni
fa,
si
veniva
da
stagioni
in
cui
in
Italia
erano
arrivati
decine
di
stranieri,
alcuni
buoni
come
Altafini,
Maschio,
Sivori
e
Sormani,
che
erano
stati
italianizzati
ed
avevano
giocato
il
Mondiale,
ma
anche
tanti
giocatori
di
scarso
valore".
La
conferma
del
blocco
decretato
nel
settembre
'66
sarebbe
dovuta
durare
cinque
anni.
In
realtà
si
prolungò
fino
al
1980.
Nel
luglio
1979
la
Figc
riaprì
le
frontiere
a
partire
dalla
stagione
1980-81
e
la
Lega
autolimitò
ad
un
solo
giocatore
la
quota
di
"stranieri"
tesserabili
per
società
di
serie
A.
Per
quanto
riguarda
i
dilettanti
restano
in
vigore
le
norme
che
prevedono
il
limite
di
un
giocatore
per
squadra.
Oltre
al
blocco
degli
extracomunitari,
il
consiglio
federale
ha
dato
mandato
a
Carraro
di
predisporre
integrazioni
al
codice
della
giustizia
sportiva
che
sanzionino
come
grave
illecito
sportivo
le
irregolarità
nelle
pratiche
per
le
iscrizioni
di
giocatori
stranieri.
Il
riferimento
è
evidentemente
alla
vicenda
dei
passaporti
falsi
di
due
anni
fa.
Un
provvedimento
non
limitato
ai
giocatori,
visto
che
anche
gli
allenatori
non
UE
potranno
essere
ingaggiati
fino
al
31
agosto
prossimo.
Una
decisione
che
suscita
scalpore,
sia
perchè
giunta
a
mercato
ormai
avviato
(siamo
al
17
luglio,
ogni
squadra,
sebbene
in
un
contesto
povero
come
questo
ha
le
sue
strategie
ben
precise),
sia
perchè
crea
una
distinzione
che
sembrava
definitivamente
caduta
da
qualche
anno.
Cosa
diranno
quelle
squadre
(saranno
soprattutto
le
piccole
ad
essere
svantaggiate)
che
puntavano
sulle
giovani
promesse
di
tutto
il
mondo
da
valorizzare
e
poi
rivendere
al
miglior
offerente?
Sentiamo
il
parere
di
alcuni
presidenti.
Il
proprietario
della
Reggina,
Pasquale
Foti,
ha
commentato
la
decisione
di
bloccare
l'acquisto
di
giocatori
extracomunitari
da
parte
della
Figc.
"Ora
vediamo
cosa
succede.
Io
sono
favorevole
se
permetterà
un
ridimensionamento
dei
costi
-
ha
spiegato
-
Ma
sarà
molto
importante
fare
in
modo
che
i
costi
dei
giocatori
comunitari
non
lievitino".
Il
presidente
Foti
ha
poi
concluso:
"Se
le
cose
andranno
per
il
verso
giusto
tutti
ne
guadagneremo".
Il
patron
del
Perugia,
Luciano
Gaucci:
"La
decisione
mi
trova
favorevole,
ma
non
sono
d'accordo
nell'attuarla
così
all'improvviso".
Gaucci
spiega
la
sua
tesi:
"Le
trattative
sono
avviate,
fermare
una
macchina
in
corsa
non
è
mai
giusto.
Sarebbe
stato
più
giusto
lasciare
tutto
invariato
fino
al
31
luglio
e
poi
chiudere.
Comunque
sono
contento
per
i
giovani
italiani
che
troveranno
più
spazio.
I
Vivaio
del
nostro
paese
acquisteranno
maggiore
importanza
e
torneranno
al
centro
dell'attenzione
degli
osservatori
di
mercato".
I
prezzi
dei
comunitari
potrebbero
andare
alle
stelle:
"Si
vedrà,
spero
che
nessuno
voglia
speculare
su
questa
decisione.
Ripeto,
sono
favorevole,
ma
una
decisione
presa
all'improvviso
rischia
di
far
sballare
i
piani
di
tutti".
Il
numero
uno
dell'Atalanta
Ivan
Ruggeri
è
invece
favorevole
alla
nuova
legge
sul
blocco
degli
extracomunitari:
"E'
il
modo
per
rilanciare
il
nostro
calcio.
Sinora
ne
sono
arrivati
tanti,
ma
veramente
pochi
di
alto
livello".
Altre
società
si
lamentano,
dicono
che
sono
state
cambiate
le
regole
in
corsa:
"Non
penso
che
aspettassero
il
17
luglio
per
fare
il
mercato.
Adesso
le
squadre
sono
quasi
tutte
in
ritiro.
Penso
che
sia
una
scusa,
comunque
uno
si
può
tesserare".
di
Vincenzo
Letizia
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