SEGNALI
DI RIPRESA
Il
responso proveniente da Trieste è
confortante. L'undici di Agostinelli
ha interpretato bene la sua parte,
mostrando personalità e carattere.
Manca
ancora la fluidità di manovra e la
lucidità sotto rete, ma i segnali
mandati dagli azzurri dal Nereo
Rocco danno speranza.
L'utilizzo
di Pasino a tempo pieno è
stato salutare. Il folletto
alessandrino ha assicurato brio e
vivacità sulla trequarti sinistra.
Se ne sentiva un urgente bisogno ed
il mister farebbe bene ad insistere
sul fantasista piemontese, uno dei
primi ad entrare in forma nella rosa
azzurra.
Il
centrocampo, nonostante gli
avvicendamenti, ha tenuto bene il
campo, proteggendo la difesa e
mantenendo il controllo del gioco.
Molto
bene la difesa. A dispetto di chi,
frettolosamente, lo considerava un
pensionato, il vecchio Carrera
ha dato sicurezza, ordine e forza
alla retroguardia, che vede in Manitta
e Bonomi altri due punti
fermi.
Da
definire la situazione del laterale
difensivo destro: Zamboni o Portanova?
Resta
un problema, invece, l'attacco. Dionigi
è fuori forma, Savoldi non
ha trovato ancora continuità (prima
la squalifica, poi il torcicollo),
mentre Floro Flores non si
decide a sfruttare appieno le sue
grandi potenzialità.
Da
considerare, comunque, il grosso
handicap dell'assenza forzata di Vieri.
Il fratello del grande Bobo aveva
fatto una grande impressione durante
la preparazione precampionato,
dimostrando di essere il classico
ariete che sa attirare su di sé gli
avversari per aprire gli spazi ai
compagni di reparto.
Un
punto di riferimento, insomma, oltre
che uno degli acquisti più
importanti del Napoli che,
purtroppo, non ha potuto ancora dare
il suo contributo.
A
Trieste si è rivisto il 4-3-3. Una
scelta coraggiosa da parte del
tecnico, che però ha portato i suoi
frutti. Dionigi, che la settimana
scorsa aveva chiaramente chiesto di
tornare a tale modulo, probabilmente
ha ragione. Non si può fare tutta
la preparazione precampionato
utilizzando uno schema tattico per
poi ignorarlo in campionato alla
prima sconfitta.
Il
Napoli, dunque, sta provando a
diventare squadra. Ha bisogno di
aiuto. Creare un clima ostile non
serve a nessuno.
Certo,
i numeri per il momento sono
negativi. Ma, si sa, i numeri danno
responsi validi quando riguardano il
medio – lungo termine. E questo
campionato è molto lungo.
E
poi, con un po' di ottimismo, si può
guardare il bicchiere mezzo pieno:
il Napoli ha il 100 % di
imbattibilità esterna.
Volere
tutto e subito, pensare alla gloria
del passato non danno serenità alla
squadra.
Napoli,
di questi tempi, non sente affatto
il bisogno né di ulteriori tensioni
né di volgarità, neanche da parte
di Diego Armando Maradona.
Rino
Scialò
05/10/2003
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