--------------------------IL PUNTO--------------

 

SERIE B, UN PRIMO BILANCIO

La B mostra la sua faccia tosta celandosi dietro ad una sibillina classifica che potrebbe regalarci ancora sorprese. In un campionato strutturato su 38 giornate, girata la boa i fuochi d'artificio di ignote matricole sono improbabili. In questo caso le giornate sono 46, ben otto in più. Ad una veloce lettura della classifica molte cose paiono insindacabili. Gennaio è tempo di mercato, ma non è più una Piazza Affari di una volta, tanto che nei prossimi anni la cerimonia potrebbe ridursi ad un banchetto in una pensioncina a tre stelle.

L'ALTA CLASSIFICA - Atalanta e Palermo girano i pollici, ci sono poi squadre non-blasonate che fanno del gioco la loro arma bianca. Parliamo di Ternana, Livorno, Messina e Piacenza, un quartetto che con qualche rinforzo può competere per le prime posizioni. Segue la fascia dei club blasonati come Torino e Cagliari: se il tallone d'Achille dei granata è la costanza, i sardi con Reja sembrano aver ritrovato la giusta dimensione. L'Ascoli, rilanciato da Ammazzalorso, così com'è non può volare alto. 

IL CENTRO CLASSIFICA - Dal Catania al Pescara, in termini di punti i passi sono sei. Squadre che giocano un calcio più o meno buono ma che non possono aspirare a qualcosa in più di una salvezza tranquilla. Discorso a parte per la Fiorentina: quella messa a disposizione di Cavasin non è una squadra che può lottare per la A, per rivedere al Franchi la Juve ci sarà bisogno di un altro ripescaggio o di un massiccio intervento sul mercato.

LA BASSA CLASSIFICA - Il Napoli confida in Simoni per uscire dai guai, nel contempo andrebbero però risolti i problemi societari. L'Albinoleffe e Triestina non pensano a spendere e sperano di salvarsi in extremis. Spenderà invece Preziosi per tentare di rilanciare il Genoa, De Canio ha carta bianca. Vicenza e Verona sono vittime di situazioni societarie difficili, nessuna speranza per Como e Avellino. Il Bari si potrà tranquillamente rialzare dalla fossa in cui è precipitato.

 

Marco Santopaolo                                           28/12/2003

 

 

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