Le
prime della classe
iniziano a balbettare
(solo il Modena tiene un
buon passo) e per un
Napoli che vince la sua
terza gara di fila senza
entusiasmare si riaprono
nuove allettanti
prospettive. Certo il
Napoli per continuare
nella striscia vincente
dovrà produrre
prestazioni più
convincenti rispetto a
quelle inguardabili
esibite contro il Bari
ed il Crotone, toccherà
dunque a De Canio
motivare i suoi uomini.
Il tecnico,
innanzitutto, dovrà
trovare l'antidoto per
far si che i suoi non si
arrocchino più tutti
dietro nei soliti
convulsi finali di gara,
atteggiamento
costantemente
autolesionistico del
Napoli di quest'anno che
è costato più di
qualche punto prezioso e
che anche a Crotone si
stava per pagare a caro
prezzo. Ora considerando
che sia Reggina che Como
dovranno venir a far
visita agli azzurri al
San Paolo, sognare ma
soprattutto insistere
non sarà affatto
errato. Interessante a
tal proposito si
prospetta il succulento
anticipo di venerdì
sera tra Reggina e
Modena, test questo che
cadrà proprio una
settimana prima del big
match del San Paolo tra
Napoli e i calabresi
allenati da Colomba...
Ma
nel frattempo si dovrà
battere un
Messina che ha
spezzato le ali alla Reggina.
Ci sono stati tutti gli
ingredienti del derby
dello Stretto che
mancava da 9 anni:
grande pubblico,
pirotecniche coreografie
e tanto agonismo, due
espulsioni e ben 7
ammoniti. Alla fine ha
vinto il Messina che è
riuscito a sfruttare una
delle poche occasioni da
gol avute nell'arco di
tutto l'incontro con il
suo cannoniere Godeas
che ha trafitto con un
preciso diagonale il
portiere amaranto
Belardi al 12' del st.
Ma la partita ha vissuto
tanti momenti
spettacolari che hanno
fatto sussultare
entrambe le tifoserie
(oltre un migliaio i
tifosi venuti da
Reggio). Per i siciliani
tre punti d'oro che
danno corpo ad una
classifica comunque
sempre deficitaria.
Si
è fatto rimontare due
volte il Como,
l'ultima allo scadere, e
così contro la Pistoiese
i lariani hanno perso
oggi l'occasione di
tornare in testa alla
classifica. Demerito dei
padroni di casa,
sciuponi e confusionari
nell'assetto tattico, ma
anche merito dei toscani
che nel finale hanno
messo alle corde gli
avversari sfiorando
addirittura la vittoria.
Dopo
due pareggi non
brillantissimi (a
Crotone e in casa contro
un Modena ridotto in
dieci dopo quattro
minuti) l'Empoli
sconfitto per
1-0 all'Arechi dalla Salernitana
all'ultimo giro
di lancette, fa capire
di non attraversare un
momento particolarmente
felice. Che c'entri
qualcosa la storia del
sorteggio antidoping?
Chissà, sta di fatto
che da quando è
iniziata l'inchiesta,
quella che sembrava una
macchina perfetta ha
iniziato ad accusare
qualche passaggio a
vuoto. Splendida partita
da parte di entrambe le
squadre che hanno
cercato la rete sin dai
primi minuti di gioco,
anche se non sono
mancati i colpi proibiti
che hanno mandato ko più
di un giocatore e
determinato due
espulsioni (Ficini e
Camorani). Tedesco
colpisce la traversa al
39', poi nella ripresa
Maccarone fallisce due
buone occasioni, fino
all'89' quando Arcadio
regala ai granata
l'ebbrezza del sogno
promozione.
Il
Modena
torna alla vittoria
regolando il Palermo
di Bortolo Mutti dopo
cinque gare, unica tra
le quattro di testa a
centrare il successo. Un
risultato che consente
alla squadra di De Biasi
di passare dal quarto al
secondo posto, ad una
lunghezza dalla
capolista Empoli. Ma ciò
che importa maggiormente
agli emiliani è l'
avere mantenuto lo
stesso vantaggio (6
punti) sulle
inseguitrici Napoli e
Salernitana. Gara
completamente dominata
dai canarini che hanno
potuto beneficiare
dell'atteggiamento
vacanziero dei rosa-nero
mai entrati in partita.
In
coda, il Cittadella
impatta con la Sampdoria
(reti di Boudouma e
Zivkovic), mentre la Ternana
pareggia 0-0
con il Cagliari,
punto che va benissimo
ai sardi. Vittoria
"annunciata"
dell'Ancona sul
demotivato Vicenza
di Schwoch. Precipita la
posizione del Cosenza
del catastrofico
Mondonico sconfitto di
misura a Marassi contro
il Genoa.
Finisce
1-1 il posticipo tra Siena
e Bari.
Un punto che può
accontentare entrambe le
squadre anche se fino
all'ultimo si sono
cercati disperatamente i
tre punti. I
toscani non riescono a
scavalcare la zona
minata e non aggiungono
un altro successo ai
cinque di fila
conquistati in
precedenza, ma comunque
agganciano Cittadella e
Ternana al quart'ultimo
gradino della classifica
continuando a tenere
aperto il discorso
salvezza. Il
punto va benissimo al
Bari, che si tiene a
distanza di sicurezza
dai piani bassi della
graduatoria tornando a
far punti dopo il ko di
Napoli .
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