SI
LASCI LAVORARE MARINO
L’occasione
è di quelle ghiotte, di quelle, per
intenderci, che ti capitano una sola
volta in un campionato come quello
di serie C, che ritrova il Napoli
protagonista suo malgrado.
Gli
azzurri (i nuovi azzurri) hanno la
possibilità di riscattarsi
immediatamente infilando due
vittorie casalinghe una dietro
l’altra; robuccia da poco se si
scrutano i nomi della Napoli Soccer,
complicazioni in vista, se si
scorrono dinanzi agli occhi le
immagini della squadra incolore
“ammirata” in giro per
l’Italia del pallone dei
semi-professionisti.
Da
più parti (anche dalla nostra) si
rincorrono gli inviti alla tifoseria
a non abbandonare il piccolo Napoli
(riferimento ovviamente alla giovane
età…) e di avere ancora un po’
di pazienza perché prima o poi le
differenze tecniche dovranno saltar
fuori.
Ma
se è vero, come è vero, quanto
sopra, perché il buon De Laurentis è
già pronto a rituffarsi sul
mercato…?
Forse
ritiene che il lavoro fin qui svolto
non sia soddisfacente…e allora
perché elogiare la squadra al
termine della partita di Ferrara,
piuttosto che rimbrottarla…?
Domande
alle quali non è necessario dare
una risposta, per comprendere che in
ogni caso qualcosa si è incrinato;
cosa, non è dato saperlo (per il
momento).
Probabilmente,
certe scelte di Pier Paolo Marino
non propriamente avallate dal
produttore, ma necessariamente
condivise alla luce della sua
dichiarata “ignoranza”
calcistica, sono già oggetto di
divergenze che potrebbero portare,
quanto prima, alla presentazione di
un conto che con il passar del tempo
potrebbe divenire oltre che salato,
particolarmente indigesto per il
direttore generale.
Per
carità, non voglio essere
assolutamente frainteso, nessuno
rischia la propria poltrona - anche
perché una volta conquistata dalle
parti nostre difficilmente la si
molla – ma forse, da oggi in
avanti, Pier Paolo Marino potrebbe
non avere più carta bianca nella
individuazione di talenti o presunti
tali da portare nella antica
Partenope, vedendosi affiancato
proprio da quel De Laurentis che
come tutti coloro che si lasciano
ammaliare dal gioco più bello del
mondo, dopo pochi mesi di militanza
commettono l’irreversibile errore
(vedi Naldi) di ritenersi già
competenti di calcio.
Ebbene,
caro presidente, lasci che certe
tentazioni da manager calcistico, e
soprattutto lasci che certe
dichiarazioni relative alla necessità
o meno di tornare sul mercato,
vengano eventualmente effettuate dal
bravo Marino, competente non solo
nell’allestire una squadra in poco
meno di due settimane, ma anche nel
gestire il malumore dei calciatori e
credo, anche nel riportare il Napoli
nel posto che gli compete.
Ferruccio
Fiorito
26/10/2004
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