--------------------------IL PUNTO--------------

 

SINFONIA TERNANA, ALLARME NAPOLI

   

La serie B torna in scena dopo appena tre giorni. Ci faremo l'abitudine a posticipi, anticipi, posticipi degli anticipi e anticipi dei posticipi, d'altronde quarantasei giornate sono tante e entro fine giugno i calciatori pretendono le ferie.

 

Giornata dopo giornata, il torneo assume connotati precisi, all'orizzonte ecco le prime conferme e le prime delusioni. Il quarto -terzo effettivo- happening del campionato proponeva scontri interessanti. 

 

Tocca a Eugenio Corini lasciare il segno in Palermo-Cagliari, c'è da scommettere che l'anno prossimo il Cagliari avrà la sua rivincita al "Renzo Barbera" seppur in un'altra serie. Disco verde per i rosa, l'ex play del Chievo dagli undici metri non sbaglia. Prima sconfitta dei sardi dopo due vittorie e sei gol. Gongola Silvio Baldini, grande festa a Palermo dove per l'occasione sono arrivati in 30 mila. Per il Cagliari arriverà presto l'occasione del riscatto, Ventura lo sa e non fa un dramma di questo ko.

 

Applausi per la Ternana, che con Zampagna al comando schiaccia il malcapitato Messina. Il 3-0 non lascia spazio a dubbi riguardo i rampanti ragazzi di Mario Berretta, questa è una squadra che arriverà in alto. Al momento gli arancioverdi soffrono di vertigini, e guardano tutti dall'alto verso il basso grazie anche al super-Ricky, che non fa sconti neanche alla sua ex squadra. 

 

Tanti scudetti in mostra al "Delle Alpi", non c'è spazio per le lontane reminiscenze e in ballo c'è una serie A da conquistare. Lo sa bene il Torino che grazie a Diego Fuser batte il Genoa e conquista i primi tre punti della stagione tornando nel proprio stadio dopo tanti mesi. La passata squalifica non ha rotto il feeling che lega i supporters granata alla squadra e al tecnico Ezio Rossi, il cui cuore è dello stesso colore della maglia per la quale lavora. Preoccupa invece il Genoa di Donadoni, continua la maledizione di Preziosi che dal suo arrivo a Genova ha assaporato una sola volta il gusto della vittoria, peraltro in una gara perfettamente inutile (3-0 al Cosenza in un match fra retrocesse). La corazzata costruita per il ritorno in A non regge, c'è bisogno di punti e fiducia. Il Grifo è avvisato.

 

Secondo 0-0 per l'Avellino di Zdenek Zeman. Incredibile ma vero, il gioco d'attacco del boemo non sortisce gli effetti sperati. Dei punti conquistati però non c'è che dire, sono due puntoni. Tanto di cappello ai Lupi, Zeman cercherà la prima vittoria contro l'odiato Napoli. Livorno sale a quota quattro, magari il pubblico toscano si aspettava i tre punti, ma va bene lo stesso.

 

Tornando al Napoli, in mezzo alla galassia della serie cadetta si è perso il segnale degli azzurri, captato solo in precampionato. L'1-1 contro un Piacenza non certo trascendentale dimostra tutti i limiti di questa squadra, c'è bisogno di una forte scossa per invertire la rotta. L'allontanamento (momentaneo o duraturo, è presto per saperlo) del ds Perinetti è un segnale negativo, gli azzurri non riescono a trovar pace. Troppo poco, d'altronde, lo score di punti conservato nel carniere: due in tre giornate, roba da serie C.

 

Nel derby di Bergamo vince la sorella maggiore Atalanta, 2-1 sull'Albinoleffe che si era anche portata in vantaggio con Possanzini. Rien à faire per la cenerentola di Gustinetti, ci sono i presupposti perché la prima avventura in serie B non solo si riveli l'ultima ma anche un inferno. Ancora auguri a questa simpatica squadra.

 

Stecca anche la seconda la Fiorentina, che neanche al cospetto del Vicenza riesce ad imporsi. Riganò (suo il gol del momentaneo 0-1, poi è arrivato il pari firmato De Martin) non può bastare, Cavasin lo ha detto e ripetuto. A Galli il compito di raccogliere l'assist del mister.

 

Dopo la travolgente prestazione che ha sepolto il Como, il Catania non va oltre l'1-1 contro il Verona di Salvioni. A Salvetti risponde il solito Lulù Oliveira, per lui è un momento d'oro. Come d'oro è il punto conquistato per gli scaligeri, che si ritrovano a due punti ma senza presidente: Pastorello ha rassegnato le dimissioni poco prima della partita, briciole di coda del caos estivo.

 

Primi tre punti per il Pescara, che batte il Venezia per 1-0. Il gol di Palladini non cambia però di una virgola l'opinione sulla squadra di Ivo Iaconi, che se dovesse rimanere tale faticherebbe non poco per conquistare l'agognata salvezza.

 

"La vendetta è un piatto che si gusta freddo", il popolare detto torna in auge grazie a Loris Dominissini che fredda il "suo" Como di Preziosi con un gol di Jimmy Fontana, che fa cantare di gioia il suo allenatore. Secondo ko consecutivo per il Como, c'è molto da lavorare per Fascetti onde evitare il secondo passo indietro consecutivo.

 

La Salernitana fa harakiri a Trieste: passata in vantaggio con Lai, si fa prima raggiungere e poi superare dai gol di Perna e Moscardelli -occhio, lo ripetiamo...-. Per Pioli si prospettano tempi duri, può invece sorridere Attilio Tesser, la sua è una squadra che può dire la sua.

 

Chiude questo "picasso" il pareggio del Bari a Treviso. Buffoni prende e porta a casa un punto dall'immenso valore, a Spinesi risponde Anaclerio (giocatore di proprietà dei galletti...) e tutti contenti meno che Tardelli, che forse avrà urlato parecchio in testa ai suoi, che hanno subìto il gol appena tre minuti dopo il vantaggio.

 

14/09/03

Marco Santopaolo

 

 

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