SON
TUTTE CHIACCHIERE
E'
sempre più cupo il cielo sopra il
Napoli.
Le
nuvole si addensano sempre più
minacciose e ad Agostinelli
l'ombrello della sfortuna sembra non
bastare più.
In
riva al golfo, di questi tempi, non
si odono ragioni.
Il
campionato comincia... no, non
comincia... ma si, per il momento
inizia il Napoli.
Solo
che qualcuno è rimasto un po'
disorientato e la squadra ha ciccato
la “prima”, in quel di
Fuorigrotta.
Poi
hanno iniziato pure gli arbitri a
fare la danza della pioggia.
Si,
pure gli arbitri, ed ecco una
sequela di rigori inventati contro
il ciuccio.
Vabbè,
almeno ci sono i “punteros”.
Macché,
sul più bello son lì a far la fila
per l'infermeria.
Beh,
ci sarà pure un momento favorevole.
No,
c'è il derby di Avellino, che porta
lutto, vergogna ed una mole ancora
più grande di problemi.
Partita
persa a tavolino e la squadra spinta
via da Napoli.
Tifosi
al seguito? Neanche a parlarne.
Di
fronte a tali disastri qualsiasi
altra città avrebbe un po' di
comprensione.
Ma
a Napoli no!
Non
scherziamo, sotto il Vesuvio ha
giocato il divino Maradona.
Qui
si è vinto scudetti e coppe, come
possono la società,
i tifosi (e la critica
cittadina) accettare tale scempio?
Gli
ultimi anni in serie B sono solo un
episodio, Partenope è abituata a
ben altro.
La
programmazione? La pazienza di saper
aspettare? Creare le condizioni
societarie giuste?
Son
tutte chiacchiere. Lasciamole agli
altri queste cose.
Bisogna
vincere. Se Agostinelli non ce la
fa, si esoneri.
Avanti
il prossimo.
Rino
Scialò
01/10/2003
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