ESCLUSIVA
PIANETAZZURRO
SPECCHIA
SCOMMETTE
SUL
NUOVO NAPOLI
Non
soltanto i tifosi, ma anche
il parere di un grande
esperto del pallone come
Francesco Paolo Specchia
volge a favore del nuovo
Napoli. Specchia, da
allenatore di grande
esperienza soprattutto in
serie C, analizza in modo
molto accurato il Napoli che
Pierpaolo Marino ha appena
creato, dandogli il ruolo di
favorita assoluta del
prossimo girone B di serie
C1. Una squadra perfetta
costruita per vincere, anche
se c’è comunque grande
concorrenza. Insieme a lui
abbiamo cercato di trovare
pregi e difetti al nuovo
Napoli, ma, almeno per il
momento Specchia di difetti
non ne ha trovati,
ritenendosi ampiamente
soddisfatto di quanto
costruito da Marino in così
poco tempo. Ha invece
trovato gli avversari,
quello sì. Soprattutto le
campane Avellino e
Benevento, ma anche il
Padova di Ulivieri e le
ambiziose Rimini e Teramo
invitando il Napoli a non
addormentarsi sugli allori
per il nome che porta. La
serie C1 è difficile
sempre, anche se riempi uno
stadio da 80.000 posti come
il “San Paolo” ed hai
oltre sei milioni di tifosi
sparsi per il mondo.
Mister
Specchia, vuole spiegarci un
po’ il Napoli che sta
nascendo?
“Un
Napoli molto ben attrezzato,
specie grazie alle conferme
di due giocatori come
Montervino e Montesanto
adatti a categorie
superiori. Sono compiaciuto
anche per l’acquisto di
Varricchio, un attaccante
che in C ha sempre giocato
con squadre attrezzate per
vincere garantendo un ottimo
rendimento costante ed un
buon numero di reti. E’
stata allestita una buona
squadra formata da
giocatori che messi
insieme possono ambire ad un
traguardo importante come la
serie B. Del resto non
poteva essere diversamente
quando a gestire la
situazione ci sono un grande
dirigente come Marino ed un
ottimo tecnico come
Ventura”.
Sono
arrivati alcuni giocatori
esperti e giovani
interessanti. Però anche
gente semisconosciuta alle
grandi platee.
“Semisconosciuti
per chi è abituato a
seguire serie A e le
migliori squadre della B. Io
che seguo da anni i campi di
C, ma anche quelli di B dove
si lotta a denti stretti per
la salvezza,li conosco tutti
e posso garantire che è
tutta gente che può far
bene. Gli stessi giovani
hanno tanto talento e
possono crescere, anche se
non fin dall’inizio. A
parte Pozzi che tutti
conosciamo, un giocatore
come Abate mostra buone
prospettive, ma poca
esperienza nel calcio che
conta. Quindi all’inizio
è ovvio che pagherà un
po’ la sua giovane età,
ma si rivelerà molto utile
a campionato in corso”.
Vogliamo
analizzare la squadra nei
suoi reparti?
“Posso
dire subito che c’è una
difesa molto solida. Belardi,
Savino, Scarlato ed Ignoffo
sono senza ombra di dubbio
la miglior difesa del
campionato e quindi nel
reparto arretrato il Napoli
non dovrebbe avere nessun
tipo di problema. Ai nomi già
fatti si aggiungono valide
alternative come Bonomi ed
Accursi, che cercheranno in
tutti i modi di ritagliarsi
un po’ di spazio. A
centrocampo ho già detto
dell’importanza di
Montervino e Montesanto;
Toledo ha un’agilità
impressionante ed in serie C
ha mostrato di fare la
differenza; Corneliusson e
Leandro sono ottimi e
Corrent può prendere per
mano la squadra e fungere da
raccordo tra centrocampo ed
attacco. L’attacco poi è
straordinario. Con Sosa,
Pozzi, Varricchio e
Berrettoni c’è grande
assortimento e Ventura avrà
soltanto l’imbarazzo della
scelta. Sosa ha grande
esperienza ed in serie C può
fare sfracelli; Pozzi lo
abbiamo ammirato l’anno
scorso a Cesena ed a Napoli
può soltanto crescere;
Berrettoni è molto leggero
e la sua velocità può far
male e su Varricchio
scommetto che farà parlare
di se”.
Stranamente
non ha nominato Gatti, come
mai?
“Gatti
in serie C può fare la
differenza, però non credo
che possa giocare insieme a
Corrent. I due tecnicamente
sono molto simili e quindi a
mio avviso saranno in
concorrenza per tutta la
stagione”.
Secondo
lei la squadra è completa
oppure serve ancora
qualcosa?
“Così
è fortissima. Marino ha
dimostrato grande
affidabilità piazzando così
tanti colpi in pochissimo
tempo a disposizione.
Bisogna complimentarsi per
il suo lavoro”.
In
questa squadra però ci sono
molti muscoli e poca
fantasia. In un campionato
difficile come quello di C1,
dove il Napoli è chiamato a
vincere il più possibile,
non ritiene fondamentale la
presenza di un trequartista?
“Assolutamente
no. Non è detto che la
fantasia è indispensabile.
E poi il Napoli ha comunque
giocatori molto mobili e
dotati tecnicamente. Vedi
Toledo, Corrent, Gatti e
quindi non credo che a
Ventura manchi creatività.
A mio avviso il trequartista
in questa squadra non
serve”.
Quindi
nemmeno un giocatore come
Montezine?
“E’
un buon giocatore, ma se farà
il centrocampista centrale sì,
altrimenti il Napoli sta
bene così”.
Secondo
lei negli schemi di Ventura
un attaccante di razza come
Schwoch potrebbe essere
utile?
“Non
mi piace parlare di chi non
c’è in questo Napoli. E
poi non è detto che Schwoch
possa fare la differenza.
Stiamo sempre parlando di un
giocatore oramai a fine
carriera abituato sempre a
giocare in palcoscenici più
importanti. Sembra facile
scendere in categoria,
invece non lo è affatto.
Quindi ritengo che questo
Napoli non ha assolutamente
bisogno di Schwoch. Non vale
la pena fare
quest’investimento, per
altro economicamente
dispendioso”.
Passiamo
alla società. Cosa pensa di
De Laurentiis?
“Meno
male che è arrivato. Da
anni a Napoli aspettavamo un
grande imprenditore come
lui”.
Vede
in Pierpaolo Marino la
persona giusta per
rilanciare il Napoli?
“Assolutamente
sì ed il lavoro che ha
fatto lo dimostra
ampiamente”.
Secondo
lei Ventura è
l’allenatore ideale per
tentare la scalata?
“La
migliore soluzione tra
quelle ipotizzate”.
Quindi
Ventura meglio di Vavassori?
“Senz’altro.
Ventura è un allenatore che
ha già vinto la C1 con il
Lecce portandolo in due anni
in serie A, così come dovrà
fare con il Napoli. Quindi
gode di maggiore affidabilità
a differenza di Vavassori
che è sì un buon
allenatore, ma ha poca
esperienza con squadre vere
e nessuna in questa
categoria”.
Ed
anche di De Canio?
“In
questo contesto sì”.
Ventura
quindi è il migliore tra i
prescelti. Come si schiererà
il suo Napoli?
“E’
difficile ipotizzare perché
solo lui può saperlo. Però
con la squadra che si
ritrova avrà la possibilità
di schierarla con tanti
moduli. Si parla del 3-5-2
perché negli ultimi anni ha
usato questo schema. Però
può utilizzare anche il
3-4-3, il 4-4-2, il 4-3-3.
Ha una squadra perfetta e
dei giocatori che possono
giocare in diverse
posizioni. Toledo può
essere impiegato sulla
fascia destra come al
centro; Pozzi può fare
indifferentemente il
centravanti, la seconda
punta ed il trequartista;
Varricchio nasce come
centravanti, ma è bravo
anche alle spalle di un
ariete come Sosa. Quindi
c’è grande assortimento
di giocatori e di schemi e
ciò a lungo andare può
rivelarsi un’altra carta a
disposizione
dell’allenatore, perché
crea una certa
imprevedibilità agli
avversari”.
Come
vede la C1 e quali sono le
squadre che concorreranno
per la vittoria finale?
“E’
un campionato bellissimo.
Tutti dicono il Napoli ed
anch’io penso che andrà
così. L’undici di Ventura
parte con i favori del
pronostico, ma anche con un
grande handicap dovuto alla
mancanza di un’adeguata
preparazione ed al quasi
nullo assemblaggio dei vari
giocatori. Quindi se vincerà
non sarà comunque una
passeggiata. Per quanto
concerne le altre squadre,
vedo molto attrezzate le
altre due campane Avellino e
Benevento, oltre che Teramo,
Rimini e Padova”.
Con
questa squadra i tifosi del
Napoli potranno finalmente
dormire sonni tranquilli?
“L’ho
detto subito. Quest’anno
chi andrà allo stadio avrà
il divertimento assicurato.
Sulla carta il Napoli è
fortissimo e credo che alla
fine vincerà”.
Alessio
Borrelli
18/9/2004
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