L’ intervista: Roberto Stellone
STELLONE , TRA GIOIA E DOLORE
L'eroe di Marassi, Roberto Stellone dovrebbe esplodere di felicità dopo le due reti rifilate al Genoa del prof. Scoglio, eppure ha due chiodi fissi che gli si insinuano nella mente e gli impediscono di manifestare tutta la sua gioia, riconquistare i tifosi e sconfiggere definitivamente la sfortuna che spesso si è accanita contro di lui costringendolo in pratica a giocare in buona forma solo due tornei, quello in C1 con la Lodigiani ('96-'97 31 partite e 16 gol) e quello della risalita in serie A col Napoli (99'-2000 36 partite 10 gol), avendo subito il romano diversi infortuni, di cui due gravissimi, che gli hanno impedito di conquistare scenari più adeguati alle sue indubbie qualità. Ma quello che sta più a cuore adesso a Roberto Stellone, è rigiocare in un San Paolo colmo e festante:" La retrocessione è stata una grande sofferenza. La vittoria, i gol di Marassi, è solo un premio di consolazione che dedico alla gente. Cercheremo di riportare i tifosi allo stadio e se contro l'Ancona non sarà possibile rivedere i 70.000 insisteremo, magari la prossima volta sarà quella buona per riabbracciarli...".
L'altro tormento per Roberto è il ginocchio operato (lamenta una sofferenza meniscale sinistra), che spesso si gonfia e gli procura dolore impedendogli di allenarsi con la dovuta intensità. Non sopporta gli eccessivi carichi di lavoro l'arto operato per cui :"la condizione fisica-spiega il bomber-non è eccellente, anzi...i compagni sono molto più avanti di me. A volte vivo nel terrore di una ricaduta anche se i miei ortopedici Mariani e Violante cercano di tranquillizzarmi, seguendomi certosinamente. Ma ora penso alla squadra e mi rallegro per la vittoria di Genoa, fondamentale tappa per debellare lo scettisismo generale. Il Napoli è un ottimo gruppo guidato da un allenatore capace che mi ricorda in certe cose Novellino, l'uomo della promozione. Il Napoli può e deve essere protagonista ha un buon potenziale tecnico che va magari integrato ma che può legittimamente aspirare ad un ruolo da protagonista".
Stellone c'è, ora tocca alla società, acquistando un altro attaccante, consentirgli di recuprare senza fretta. Riperdere Roberto sarebbe un vero dramma sportivo.
Vincenzo Letizia