--------------------------IL PUNTO--------------

 

TANTE RISPOSTE 

Tra vetta e coda è stata una 22a giornata che potrebbe aver sancito diversi verdetti. In alto, il Vicenza completa la sua dirompente rimonta andando a mettere in grave crisi Mondonico ed il Cosenza, l'Ancona umilia il Palermo nell'impresa corsara più significativa del giorno, grave anche il capitombolo ascolano del Bari di Tardelli, mentre la Salernitana, che in settimana darà il ben servito al tecnico Varrella, dopo l'ennesima brutta figura, può dire addio alla cadetteria. Frenano il Livorno e soprattutto la Triestina beffata al 94esimo dal Venezia.

E' decisiva l'esperienza del tecnico Gigi Simoni e l'Ancona espugna anche il  Renzo Barbera per 1-0 grazie alla rete di Graffiedi al 17' del primo tempo. La squadra allenata da Gigi Simoni ottiene la quinta vittoria di fila sfruttando in maniera cinica le occasioni avute nel corso dei novanta minuti. Il Palermo, sconfitto nell'ennesimo confronto diretto che avrebbe potuto lanciarlo verso quella serie A diventata ormai quasi un miraggio, paga lo scarso movimento in campo ed una confusione generale. Se il Palermo si allontana dalle posizioni che valgono la serie A, l'Ancona scala ulteriormente la classifica e diviene tra le candidate più autorevoli alla promozione. La sconfitta condanna Daniele Arrigoni: il tecnico del Palermo, é stato esonerato. Zamparini é a dir poco imbufalito. "Dovevo esonerare Arrigoni 10 giornate fa - spiega il patron rosanero -, l'errore é stato mio. Mercoledì la squadra andrà in ritiro per preparare la trasferta di Siena. Il nuovo allenatore lo annunceremo lunedì, ho detto a Rino Foschi di ingaggiare un tecnico di polso che salvi la squadra. Altro che promozione, a questo punto sono seriamente preoccupato perché la zona retrocessione é distante soltanto sei lunghezze e nelle ultime 3 gare il Palermo ha raccolto solo 3 punti". "Gli ho dato tutti i giocatori che aveva chiesto - conclude Zamparini -, ma lui non ci ha mai dato niente".

Continua implacabile la cavalcata del Vicenza di Mandorlini che si affianca all’Ancona in testa al vertice della classifica. I veneti regolano 3-0 il Cosenza di Mondonico con i gol delle due punte, Jeda e Schwoch e la rete nel finale di Bernardini. La compagine biancorossa archiviati i tentennamenti iniziali pare volare verso la serie A trascinata da un gioco spettacolare finalizzato da due attaccanti che appaiono in ottima forma. Per i calabresi una sconfitta che fa pensare soprattutto dopo un secondo tempo praticamente non giocato e un primo tempo votato solamente al contenimento.

Tutto in un tiro, incredibile e probabilmente irripetibile, scoccato da Maurizio Rossi dalla linea di fondo, quando il cronometro era già avviato verso il 47' della ripresa. Un missile che ha sorpreso Pagotto dando al Venezia l'inattesa terza vittoria consecutiva ed alla Triestina il terzo ko in altrettante gare. Una Triestina che abbandona la testa della classifica a lungo suo appannaggio, nonostante una gara a tratti molto intensa, sostenuta dai numerosi ultras che hanno riempito la curva nord del piccolo Penzo.

Il Siena di Papadopulo conferma di meritare la posizione in classifica (è seconda), riuscendo a bloccare, nonostante abbia giocato tutto il secondo tempo in inferiorità numerica, un Messina che tra le mura amiche aveva dato sempre spettacolo e realizzato un gran numero di reti. Nell'occasione, il tecnico messinese Oddo ha fatto esordire gli ultimi arrivi, il difensore Zoro (ex Salernitana) e il centrocampista Said (ex Bari).

Si ferma in casa il Livorno bloccato sull’1-1 dal Verona di Malesani. Dopo il gol iniziale del veronese Max Vieri, pareggio per i labronici di Marco Negri. Toscani contratti e poco veloci che soffrono il gol a subito a freddo e, nonostante l’immediato pareggio, non riescono a portare a termine una vittoria che alla luce degli altri risultati avrebbe proiettato la squadra di Donadoni in zona A. Per gli scaligeri un punto importantissimo che regala un po’ di fiato in attesa degli scontri diretti per la salvezza.

Dopo sei domeniche di astinenza, la Ternana torna a vincere e lo fa, indipendentemente dal valore dell'avversario, in modo più che convincente. Quattro gol, due legni, occasioni a profusione: la squadra di Beretta ha dimostrato di essere tornatA sulla strada del buon rendimento collettivo, fornendo una prestazione notevole anche sul piano atletico (qualità che le era venuta meno negli ultimi turni), tornando a giganteggiare soprattutto in difesa. Inguardabile ancora una volta la performance della Salernitana che ormai sembra andare in campo solo per onor di firma. Si attendono in settimana notizie importanti per quanto concerne la posizione del tecnico Varrella sull'orlo dell'esonero, dopo aver prodotto la miseria di un punto, dopo sei gare sulla panchina granata.

Preziosa vittoria dell'Ascoli, che dopo una partita combattuta supera 3-2 il Bari, aggravando ulteriormente la posizione dei pugliesi. La partita inizia con qualche minuto di ritardo, per un infortunio al guardalinee Lucci, sostituito dal quarto uomo Lanciani.

Da 17 gare ufficiali il Catania non vince fuori casa: l’ultimo suo successo risale a Nocerina-Catania 1-4 del 30 marzo scorso. Da allora 3 pareggi e 14 sconfitte per i siciliani tra campionato, coppa Italia e playoff di C. Inoltre nelle ultime 10 trasferte Catania sempre sconfitto: l'ultimo suo punto esterno risale al 21 settembre scorso, pareggio per 3-3 a Messina. Nelle 12 trasferte ufficiali del 2002/03 la formazione siciliana ha sempre subito almeno un gol, per un totale di 28: l’ultima volta in cui il Catania ha tenuto inviolata la propria porta in una gara esterna è accaduto nella finale play-off C-1 dello scorso anno, quando impattò 0-0 a Taranto. Questi numeri condannano inesorabilmente la difesa degli etnei troppo lenta e distratta soprattutto in Malusci lontano parente del bel giocatore ammirato a Firenze. Anche oggi in effetti, il Catania paradossalmente ha disputato, nonostante la sconfitta, una buona prova. Padrona del campo fin dall'inizio, a condannare alla resa la squadra di Reja a parte l'inguardabile retroguardia, un autogol sfortunatissimo ad inizio gara di Marusciello e le grandi parate del portiere dei Grifoni, Brivio. Il Genoa pur vincitore, ha comunque raccolto, come pure la scorsa settimana a Terni, ben oltre i suoi meriti denunciando evidenti limiti nell'organico a sua disposizioni, soprattutto dopo le cessioni nel mercato di gennaio di Codrea e Carparelli. Rinviato ancora una volta il debutto del perennemente acciaccato Mascara, arrivato dal Palermo nell'ambito dell'operazione Codrea,  i tifosi rossoblù si augurano che la dea bendata possa continuare ad assistere i propri beniamini, altrimenti la strada che conduce alla salvezza potrebbe inesorabilmente farsi accidentata. Da sottolineare la contestazione alla dirigenza genoana ed al presidente Nicola Canal. Una ventina di tifosi ha comprato biglietti di tribuna per sedersi poco distante dal presidente al fine di intonare cori di protesta. Ci sono stati animi di tensione che hanno costretto gli uomini della Digos ad intervenire: gli agenti hanno verificato la regolarità dei tagliandi per poi dividere con un cordone i dirigenti del Genoa ed il gruppo di ultras. I contestatori indossavano delle casacche con stampate delle lettere per creare la scritta "Canal vattene".Contemporaneamente in curva i tifosi hanno esposto striscioni dello stesso tema che invitavano la dirigenza a dimettersi.

La legge dello stadio di via del Mare non risparmia neanche la Sampdoria. E' Mirko Vucinic a firmare una partita di alto livello tecnico per la categoria con tanti giocatori di buona qualità. Un match che vive di sostanziale equilibrio, viene deciso da un episodio, in un avvio di ripresa dopo un primo tempo avaro, proprio quando sembrava che la Sampdoria stesse per azionare il turbo per lasciare sul posto la giovane squadra di Delio Rossi. Bello il gol di Vucinic che sfruttava al meglio un abile movimento senza palla del bravissimo Bojinov e si presentava al limite dell'area, abbastanza libero per caricare il destro e far partire un tiro rasoterra che trafiggeva Turci. Fondamentale successo del Lecce dunque che si ripropone anch'esso a pieno titolo per la lotta per la promozione.

09/2/2003

Vincenzo Letizia

 

 

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