2/3/2005
ESCLUSIVA PIANETAZZURRO -
È l’unica squadra che è riuscita ad espugnare il San
Paolo, il Chieti di Ettore Donati, nonostante il
campionato altalenante può vantarsi di questa singolare
impresa, all’andata infatti i nero-verdi riuscirono ad
imporsi sugli azzurri dell’allora tecnico Ventura, con
un risultato di due ad uno riuscendo per buona parte
della gara a non subire l’assalto dei più quotati
partenopei. Uno dei marcatori di quella gara è Donato
Terrevoli: giocatore trentacinquenne originario di Bari,
ha scelto Chieti per trascorrere gli ultimi anni della
sua carriera da calciatore. Ingaggiato lo scorso anno
dalla società abruzzese, Terrevoli ha dato una grande
mano al tecnico Pagliari permettendo al Chieti di
raggiungere la salvezza. Quest’anno, dopo la cessione
del gioiello Quagliarella al Torino, il Chieti è
ripartito con lo stesso obiettivo con un nuovo
allenatore: Ettore Donati. La società dopo aver raccolto
quattrini con Quagliarella punta a fare lo stesso con
altri suoi gioielli e quindi giocatori esperti come il
terzino ex Pescara Lambertini e lo stesso Terrevoli sono
stati messi da parte e sostituiti con giovani. L’inizio
non è stato positivo ed alla fine Donati ha deciso di
affidarsi agli esperti rimettendo così proprio Terrevoli
nella mischia. Il suo contributo è stato importante ed
infatti la classifica si è notevolmente migliorata.
Successivamente con le partenze del pilastro difensivo
Romito al Napoli e del centrocampista Ivan Rajcic al
Bari la squadra ha visibilmente perso quella qualità di
inizio stagione e la classifica ne sta risentendo.
Abbiamo deciso così di dedicargli un’intervista sul
nostro mensile per conoscere meglio i prossimo avversari
degli azzurri.
Che sensazione hai provato quando hai segnato contro il
Napoli?
“In quel momento ho provato un emozione fortissima ma
credo sia normale, segnare nello stadio che fu di
Maratona contro una delle squadre più prestigiose
d’Italia è certamente un’emozione fortissima che è
certamente uno dei ricordi più belli della mia
carriera”.
Reputi questo il goal più importante della tua carriera?
“Il goal più importante l’ho segnato qualche anno fa in
una gara dei play-off di C2, ma certamente quella contro
il Napoli è una rete particolare che ricorderò a lungo”.
Credi che il Napoli potrà farla da padrona nella
lotteria dei play-off?
“Il Napoli ha un organico eccezionale e ben organizzato
con calciatori che sono un vero lusso per la categoria
per tanto ha tutte le carte in regola per disputare la
lotteria play-off tranquillamente però anche Avellino e
Rimini sono ben organizzate, diciamo che sono più o meno
alla pari e credo che da questa triade usciranno le due
promosse”.
Cosa significa per voi del Chieti poter ospitare il
Napoli?
“Certamente è una cosa insolita per questa città,
certamente sarà una partita diversa dalle altre e credo
che anche per il nostro pubblico sarà così, è chiaro che
ci teniamo a far bella figura, ci siamo già riusciti
all’andata, spero sia così anche in casa nostra”.
Come mai il Chieti dopo un buon avvio si è un po’ perso
per la strada?
“Ci sono stati tanti motivi di cui fare l’elenco è
veramente un’impresa però posso dirti che i principali
sono stati quello societario che quello tecnico; dal
punto di vista societario per le trattative che ci sono
state per il passaggio di società che ci hanno un po’
distolto dal calcio giocato, dal punto di vista tecnico
c’è stata la partenza di Romito che non è stata subito
rimpiazzato e che ha un po’ scombussolato l’assetto
tattico della squadra, ma ora è tutto risolto e credo
che ci salveremo senza problemi”.
A proposito di Romito, credi che in caso di promozione
del Napoli possa disputare il torneo cadetto?
“Ma sicuramente, per me romito è un ottimo calciatore,
bisognerà vedere come subirà l’impatto con la serie B ma
certamente ha tutte le carte in regola per disputare un
buon torneo anche tra i cadetti”.
L’anno prossimo giocherà ancora?
“Me lo auguro, io fisicamente sto bene e sono convinto
di poter giocare ancora, tuttavia c’è da vedere la mia
situazione contrattuale, con il Chieti infatti sono in
scadenza di contratto, valuterò una loro eventuale
offerta ed i loro piani altrimenti spero di trovare
un’altra squadra”.
Cosa farà dopo aver appeso le scarpe al chiodo?
“Non ho ancora deciso, certamente resterò nel mondo del
calcio perché è un ambiente che m’ha dato tanto ed in
cui sto da troppo tempo per uscirne, certo come dicevo
non ho ancora deciso in quale mansione ma rimarrò nel
giro”.
Angelo Luca Coscia
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