UNA
SCELTA INCOERENTE
Buongiorno
Napoli! Riecco il San Paolo, teatro
di passioni antiche e oggi pantano
per le lacrime versate dai
napoletani in questi ultimi anni.
Fuorigrotta riapre i battenti dopo due
mesi di esilio, ricordare il perché
è masochistico. Lasciato il
cimitero di Campobasso, Naldi si
auspica una nuova Piazza Plebiscito
ad accogliere gli azzurri
nell'impianto che fu di Maradona.
Utopistico un bagno di folla per gli
azzurri, improbabile che venga
riempita anche una sola metà del
San Paolo. Il Napoli oggi è in zona
C, lontano anni luce dalle prime
posizioni e invischiato nella zona
rossa come lo era un anno fa. Ma a
far stancare ancora di più i
napoletani ci si mette anche una
scelta che definire incoerente è un
eufemismo, anche per gli appelli
lanciati dal presidente che ha
chiamato i tifosi a raccolta.
"Tutti al San Paolo" ha
urlato Naldi, "tutti vicini al
Napoli". Il tifoso napoletano,
vilipeso e mortificato dalla propria
squadra del cuore, non se la sente
di stringersi attorno a un gruppo di
uomini, non riconosciuti più come
beniamini. E ad allontanare la gente
dallo stadio è la stessa società,
protagonista di una decisione
assurda. I biglietti: Curve a 13
euro, distinti a 22 e tribune a 40.
Pazzesco. Il San Paolo non è posto
per conti e marchesi, in tanti
sacrificano un'uscita il sabato sera
per vedere il calcio allo stadio. Ma
pretendere dal tifoso medio 13 euro
per una partita fra una squadra
sull'orlo della C e una lanciata
verso la A ma dalla tradizione
modestissima, allora questo è
autolesionismo. La prevendita parla:
1000 biglietti venduti. Napoli ha un
cuore grande, ma anche un cervello.
Ci si chiede, allora, il perché di
questa decisione. Semplicemente
assurda, anche perché contemporanea
ad un appello al pubblico. E il
povero Gigi Simoni, che ha espresso
i suoi dubbi sul Napoli, si sentirà
ancora più solo, quando invece il
tecnico andrebbe aiutato ed
incoraggiato. Così come i tifosi,
reduci da mesi assurdi e anni bui.
Quando questo verrà capito,
probabilmente il 30% dei mali del
Napoli sarà risolto. Ma, sic
stantibus res, quel giorno
appare molto lontano.
Marco
Santopaolo
19/11/2003
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