In
questi giorni ci è capitato
di assistere ad una
trasmissione che non
assomiglia a nessun programma
di nessun palinsesto
televisivo. E' successo un po'
di tutto attorno al Napoli.
Per fortuna, sul campo, non è
andata male. Era impensabile
in un momento del genere
andare a cogliere tre punti a
Terni, ma almeno si tratta di
un punto buono che muove la
classifica sebbene la squadra
(al pari della Ternana) non
abbia offerto una grande
prestazione. I calciatori
sostengono di essere uniti, ed
è vero perché sono riusciti
a non perdere l'ideologia di
squadra neanche di fronte ad
una squadra alla canna del gas
che aveva assoluto bisogno di
punti. Quell'unità, però,
potrebbe ben presto
rivelarsi un'arma pericolosa
per il Napoli. Naldi dopo la
gara contro la Ternana ha
ringraziato la squadra per la
prova offerta, per la reazione
avuta e per la pazienza
dimostrata. Il presidente
stavolta ha detto che dopo che
la società avrà risolto i
suoi problemi, provvederà ad
ottemperare ad ogni scadenza.
Quando? Non l'ha detto, così
come ha fatto venerdì scorso
indispettendo qualcuno del
gruppo. Nonostante questo, in
campo la squadra non ha
pensato più di tanto ai guai
societari. Potrebbe però
pensarci presto. Far scoppiare
la grana a poche ore da
una partita, non sarebbe stato
molto professionale. Alla
ripresa, però, l'avvocato De
Palma, fiduciario dell'AIC
Campania, incontrerà i
giocatori per sondare gli
umori e tentare una linea
unitaria che possa portare ad
una strategia di tutela
degli atleti. Prevarrà la
voglia di aspettare a tempo
indeterminato o scatterà la
messa in mora del club?
Interrogativi ai quali è
difficile rispondere, ma certo
dopo l'assemblea generale
dell'Assocalciatori in
programma lunedì, per il
Napoli potrebbero esserci
brutte notizie. Non solo il
problema stipendi, ma la
questione stadio ha fatto
discutere in questi giorni. Il
Consiglio Comunale ha detto a
chiare lettere che pur essendo
disposto ad aiutare Naldi, la
concessione dello stadio non
è cosa fattibile in un paio
di mesi. Cosa più che ovvia, ciò
nonostante anche chi dovrebbe
spiegare queste cose fa
finta di non capire. E
cosa che ha stizzito il
presidente, che avrebbe voluto
l'impianto di Fuorigrotta
entro quel termine. E'
evidente che Naldi abbia
strappato la promessa ad un
partner di aiuto finanziario
nel caso in cui avrà lo
stadio. E' altresì palese che
l'imprenditore posillipino
stia battendo ogni strada per
cercar di salvare il club. Ha
affiliato alla FIGC una nuova
società, negli stessi giorni
in cui il Lodo Petrucci
prevedeva che la città
avrebbe salvato il titolo
sportivo anche in caso di
fallimento. Sta studiando una
strategia di finanziamento
attraverso una sottoscrizione
popolare con prestiti
obbligazionali. E sta battendo
anche qualche altra strada che
tiene nascosta. Tante ipotesi
che però non danno precise
garanzie per il futuro. Che
resta una strada poco
illuminata alla cui fine c'è
un bivio. Portare i libri in
tribunale o ricapitalizzare la
società. Andare dritti senza
svoltare, significherebbe
precipitare nel burrone. Cosa
che Naldi, naturalmente, vorrebbe
evitare con tutte le sue
forze.