Si
sapeva che questa
guerra in atto tra
Ordinamento sportivo
ed Tribunale non
avrebbe sortito gli
effetti sperati per il
popolo partenopeo.
Troppi gli interessi
in gioco, acerrime le
lotte di potere che
avrebbero fatto
scricchiolare
esponenti troppo
influenti per poter
esser posti in
discussione. Ad
esempio, come si
poteva, e come si può
ancora credere, con un
minimo di razionalità
che Berlusconi,
così come chiedeva il
Governatore Bassolino,
sconfessi l’operato
del suo fido
Galliani che
insieme a Carraro
hanno in pratica
sancito la morte,
almeno per un bel
po’, del calcio a
Napoli. Mi spiego
meglio. Lo scontro tra
Figc e Tribunale certo
non ha detto oggi la
parola
fine, ma si sa che
mentre il medico
studia il malato
muore… Siamo a
Ferragosto, tra meno
di un mese inizieranno
i campionati, fra
l’altro, per
attenerci alle parole
del presidente della
Lega di D William
Punghellini, si
deciderà delle sorti
della squadra
partenopea solo il 1
settembre! A meno di
un mese dal fatidico
inizio di un qualsiasi
torneo, regna il caos
più totale intorno
alla carcassa del
Ciuccio. Non si sa se
sarà Gaucci ad
essere il patron
azzurrro, o la Lega
Azzurra di Vinicio
ad avere la meglio con
l’utilizzo del Lodo
Petrucci, o se ci sarà
il colpo di coda di De
Luca. Non si sa
nulla, anzi solo una
cosa appare certa. Con
tali tempi ristretti,
qualsiasi torneo andrà
ad affrontare la
neonata squadra che
rappresenterà il
calcio a Napoli, non
sarà assolutamente
competitiva per un
campionato di vertice:
almeno che qui ora non
si voglia ridiscutere
i principi dello sport
ed in particolare del
calcio, come la
programmazione, la
preparazione atletica,
l’amalgama, la
scelta e
l’assemblaggio dei
calciatori da parte
dell’allenatore,
ecc. Tutto è
nebuloso, ognuno degli
attori in campo, chi
in buona fede chi
volutamente, stanno
operando affinché il
calcio a Napoli non
abbia più futuro.
Fatta
la doverosa premessa
che la setta della
Figc solo da
quest’anno ha deciso
di far rispettare le
sue vetuste regole e
che dunque sta
mortificando la
passione di 6 milioni
di appassionati,
mentre in passato è
stato chiuso più di
un occhio per squadre
che si chiamavano
Inter, Roma, Prma e
Lazio, è indubbio che
tutto questo marasma
è riconducibile ad un
orrore, più che
errore, germinale di Salvatore
Naldi. Se solo
l’imprenditore
alberghiero avesse
posto all'attenzione
generale in tempi più
opportuni quali
fossero realmente non
solo le sue
discutibili intenzioni
ma anche e soprattutto
i reali drammi della
SSC Napoli, si sarebbe
potuto prevedere per
il club di Soccavo una
sorta di fallimento
pilotato, così come
avvenuto ad esempio
per Foggia e Monza e
dunque conservare
legittimamente la
serie cadetta.
Ora,
non si sa come questa
storia andrà a
finire, certo è che
si è al cospetto di
una trottola impazzita
che qualcuno dovrà
pur frenare e
sistemare. Chi sarà
questo qualcuno, ora
è impossibile poterlo
prevedere. Allo stato
un dato inquietante è
certo: se il Tribunale
o la Figc non
troveranno un punto di
incontro, in tempi
rapidissimi, ben prima
dell’assurda data
del 1 settembre, sarà
impossibile per il
nuovo Napoli
organizzare anche e
solo un torneo di
Eccellenza. Come si è
caduti in basso,
grazie Naldi!