Per
questo
prezzo
(al
metro)
la
Juventus
ha
avuto
il
diritto
di
superficie
sul
Delle
Alpi.
Dal
Comune.
Che
si
accontenta
di
Marco
Liguori
Uno
stadio
regalato
per
4,68
euro
al
metro
e
un
atto
pubblico
che
non
viene
a
galla.
Protagonista
di
questa
storia
è
il
comune
di
Torino,
che
il
17
febbraio
2003
approvò
la
delibera
concedente
il
diritto
di
superficie
sullo
stadio
Delle
Alpi
alla
Juventus,
ratificata
nel
luglio
2003
con
un
protocollo
d’intesa.
La
Vecchia
Signora
potrà
utilizzare
per
99
anni
la
superficie
utile
esistente
edificabile
pari
a
54mila
metri
quadrati,
posta
dentro
e
fuori
lo
stadio,
per
costruire
la
nuova
sede
sociale,
un
museo
e
le
strutture
per
gli
allenamenti
della
squadra.
La
parte
più
interessante
di
quest’area,
comprende
i
17mila
metri
quadri
dove
sorgeranno
un
centro
commerciale
e
una
multisala
cinematografica.
Il
tutto
al
modico
prezzo
di
4,68
euro
al
metro
quadro.
Possibile?
Basta
fare
due
conti.
Il
costo
previsto
per
99
anni
è
pari
a
25
milioni
di
euro:
dunque
ogni
anno
i
bianconeri
pagheranno
252.525
euro.
Dividendo
questa
somma
per
la
superficie
edificabile,
ne
deriva
che
il
costo
è
pari
a
4,68
euro
al
metro
quadrato.
Un
vero
affare,
se
si
pensa
che
a
Torino
persino
l’ultimo
ambulante
deve
sborsare
mediamente
76,65
euro
al
metro
quadro
(la
differenza
varia
tra
centro
e
periferia).
Stesso
discorso
per
i
ristoranti
che
vogliono
portare
i
loro
tavoli
in
una
veranda
all’aperto:
la
cifra
ammonta
a
115,28
euro.
Il
lavoro
dei
sei
saggi
-
Il
provvedimento
che
istituì
il
diritto
di
superficie
in
favore
della
Juventus
è
stato
approvato
dal
Comune
di
Torino
con
voto
“bipartisan”
(unico
no
quello
di
Rifondazione
Comunista).
Ma
in
questo
lasso
di
tempo
si
sono
perse
le
tracce
del
documento
di
congruità
della
perizia
effettuata
sull’area
del
Delle
Alpi
dalla
Praxi
nel
novembre
2000.
Il
testo
è
stato
redatto
da
una
commissione
di
sei
membri
presieduta
dal
Provveditore
alle
Opere
pubbliche
del
Piemonte,
Michele
Tagliaferri:
a
loro
spettava
l’ultima
parola
per
la
costituzione
del
diritto
di
superficie
sullo
stadio.
Ma
la
giunta
comunale
di
Torino,
interpellata
da
Economy,
smorza
i
toni,
sottolineando
che
«si
tratta
di
un
documento
di
passaggio»
prima
della
stipula
finale
del
contratto
con
la
Juventus
«e
per
questo
non
è
possibile
fornirlo».