• VENTURA, LA STRADA E' LUNGA •

23/11/2004
A mente fredda si ragiona in altro modo, pertanto, tenendo ben impressa l'antica regola, non possiamo non ritenere che la strada da percorrere sia ancora lunga.

La squadra ammirata nel primo tempo della partita con la Sambenedettese, capace di subire il primo tiro, degno di questo nome, nella sua porta al 44° minuto del primo tempo a opera di Vidallè, è anche la stessa formazione in grado di nuocere sterilmente, per la prima volta, il bravo Spadavecchia, al 5° minuto della ripresa, con Varricchio che però sbaglia di poco la mira.

Si è avuta l'impressione domenica pomeriggio, che il freddo intenso che ha avvolto il San Paolo abbia cristallizzato anche le idee del buon Giampiero Ventura, alla ricerca di volta in volta del modulo tattico da impiegare per il prosieguo di un campionato da vincere a tutti i costi; risultato? Squadra imbrigliata a centrocampo dalla Sambendettese, trovatasi puntualmente con un uomo in più nel cerchio di metà campo, causa la errata posizione di Toledo che da un lato ha privato la linea mediana di un valido apporto (vedi Montervino) dall'altro ha impedito al bravo Mora di poter sgroppare sulla fascia sinistra e buttare al centro palloni a ripetizione.

Ma non finisce qui...il freddo del San Paolo ha completamente mandato in titl il buon Ventura allorquando ha inserito Sosa, privandolo però della collaborazione sia di Abate che Toledo, gli unici che sulla carta avrebbero potuto indovinare il cross giusto per la testa del Pampa.

Lungi dal voler, in questa sede, insegnare il "mestiere" a un uomo che di mestiere fa l'allenatore da quando il calcio si leggeva solo sui giornali il lunedì mattina, ci limitiamo a riflettere su questioni elementari, che chiunque conosce un pò di calcio non può esimersi dal farlo.

In attesa di conoscere i risvolti delle polemiche mediatiche di questi giorni, godiamoci la vittoria meritata del Napoli contro la Sanbenedettese, certi di avere si una buona squadra, ma non l'ammazza campionato di inizio stagione; probabilmente, scoprire finalmente di non essere i più forti, ci aiuterà a diventarlo nel giro di poche settimane.


Ferruccio Fiorito