VICENZA-NAPOLI
3 - 3
Anche
contro gli ultimi in classifica, per l’ennesima volta, il Napoli si fa
rimontare ed ottiene un pareggio che sta stretto ai padroni di casa.
Colomba
stupisce subito tutti rinunciando a Ferrarese per schierare un guardingo
5-1-2-2, dove c’è un Saber inedito davanti alla difesa col compito di
marcare a uomo la mezzapunta avversaria Zanchetta. Negli avversari giocano
gli ex Schwoch e Bordin.
Le
squadre non hanno il tempo di studiarsi che Sterchele combina una papera
tirando il pallone addosso a Bocchetti che lo pressava, il rimpallo
finisce in rete, e siamo solo al 3’ di una partita ricca di emozioni. Il
vantaggio irretisce il Napoli, che come suo costume, arretra in difesa ed
inizia a subire gli avversari. Prima un colpo di testa facilmente parato
di Margiotta, poi un corner ottenuto da un’altro colpo di testa di
Schwoch, sono il preludio al gol del pareggio che arriva al 12’. Dagli
sviluppi di una punizione, Tamburini anticipa nell’area piccola Troise e
Baldini ed insacca. Al 16’ è ancora Margiotta a tirare alto.
Subito
il gol, il Napoli si ridesta, ed inizia a giocare con l’atteggiamento
giusto, il baricentro della squadra torna a centrocampo ed i giocatori si
esprimono con grinta e determinazione, così alla seconda azione offensiva
il Napoli confeziona probabilmente la più bella palla gol del suo
campionato: al 24’ Bocchetti crossa centrale e basso, Stellone finta per
Dionigi, quest’ultimo restituisce palla in area e Stellone segna tra le
gambe dell’incolpevole Sterchele. Al 27’ Mancini respinge un tiro
dalla distanza e Bonomi anticipa Schwoch in angolo, poi al 46’ in
contropiede Crovari tira fuori da buona posizione, ma il Napoli c’è, e
cerca di ribattere colpo su colpo.
Nella
ripresa Mandorlini inserisce Jeda e passa così ad un 4-3-3 spregiudicato,
così in contropiede, dopo un ottimo scambio con Dionigi, al 52’
Stellone è lanciato in area e batte Sterchele in uscita per la seconda
volta. Sembra la volta buona per gli azzurri, ed invece non c’è neanche
il tempo per gioire, che al 53’ Jeda si inventa un tiro da trenta metri
che accorcia le distanze. Da questo momento il Napoli scompare
definitivamente dal terreno di gioco, le solite paure ancestrali inculcate
da Colomba, fanno di nuovo si che la squadra si assesti sulla propria area
di rigore, così è un gioco per i biancorossi schiacciare gli avversari e
creare palle gol in continuazione.
Mentre
tutti i limiti tecnici e caratteriali del Napoli vengono in evidenza, Jeda
cilecca una palla gol solo davanti a Mancini al 64’, ed un minuto dopo
Saber abbatte in area Zanchetta e l’arbitro Palanca concede il penalty,
che sarà trasformato da Schwoch per la più classica legge dell’ex.
Non
è però finita qui, il Vicenza vuole la vittoria, ed il tabellino si
riempie: Marcolini solo in area tira su Baldini, Schwoch semina il panico
in area azzurra e viene fermato solo da una uscita disperata di Mancini,
poi c’è un break con una punizione ad effetto di Montezine che colpisce
la traversa. Ma subito riprende il forsing vicentino,al 75’ Margiotta si
fa deviare un tiro in corner, al 77’ Mancini para una punizione di
Bernardini, poco dopo Jeda prova un tiro a giro che finisce di poco a
lato, ed ancora Zanchetta impegna Mancini su punizione, all’ 88’ poi
da un calcio d’angolo Schwoch colpisce di testa e Mancini deve
ringraziare il palo, poi a tempo scaduto viene annullato un gol per
fuorigioco ad un Schwoch travolgente.
Insomma
una partita che si poteva tranquillamente vincere sapendo gestire la gara,
invece si è solo pareggiato, e se il Vicenza alla fine avesse vinto non
si sarebbe potuto gridare allo scandalo, in quanto il Napoli ha fatto solo
tre tiri nello specchio della porta. Ancora dunque problemi di
concentrazione e di mentalità vincente alla base di questo punto che
qualcuno potrebbe dichiarare positivo in chiave salvezza.
Vicenza
(4-3-1-2): Sterchele; Maggio, Bordin, Faisca, Tamburini; Crovari (1'
st Jeda), Bernardini, Cristallini (17' st Marcolini); Zanchetta; Margiotta
(35' st Veronese), Schwoch. A disp. Avramov, Rivalta, Fissore, Zanetti.
All. Mandorlini
Napoli ( 5-1-2-2): Mancini; Troise, Baldini, Bonomi,
Bocchetti; Saber, Vidigal, Montezine (28' st Ferrarese), Quadrini;
Stellone (13' st Floro Flores), Dionigi (35' st Sesa). A disp. Storari,
Stendardo, Gaveglia, Platone. All. Colomba
Arbitro: Palanca di Roma
Marcatori: 4' pt Bocchetti (N), 13' pt Tamburini (V), 25' pt e 8'
st Stellone (N), 9' st Jeda (V), 21' st rig. Schwoch (V)
Note: ammoniti Schwoch, Vidigal, Bocchetti, Troise, Saber,
Cristallini, Zanchetta, Maggio
LE
PAGELLE DEGLI AZZURRI
Mancini
5,5
Ha
la grande colpa del gol di Jeda che riapre la partita
Troise
4,5
Va
in confusione nella ripresa come tutta la difesa azzurra, non sorretta da
un centrocampo inesistente
Baldini
5
Stesso
discorso fatto per Troise, ma dimostra un pò di grinta in più
Bonomi
5
Da
lui ci si aspetta qualcosa in più, non è ancora il giocatore della
scorsa stagione, forse gli manca la direzione di Luppi
Bocchetti
6
Trova
il gol e cerca spesso l’inserimento, ma commette errori tecnici molto
grossolani e perde la giusta posizione nella ripresa
Quadrini
5
Prova
qualche accelerazione, ma non dà grosso contributo né in difesa, né in
attacco
Montezine
6
Qualche
spunto di classe e poco altro, certo non andava sostituito quando c’era
bisogno di tenere possesso palla
Ferrarese
5
Non
riesce ad entrare in partita, sbagliato farlo entrare per Montezine e così
in ritardo poi
Vidigal
5,5
Rimane
spesso unico centrocampista centrale e viene accerchiato dagli avversari,
combatte ma i suoi piedi non sono proprio sopraffini
Stellone
7,5
Un
buon pallone offerto a Dionigi e due palle gol avute e trasformate, oggi
non gli si può chiedere proprio di più, esce dolorante
Floro
Flores 5
Entra
nel momento che si rivelerà il peggiore per il Napoli, non poteva fare
gioco da solo
Dionigi
6
Si
nota che è lontano dalla sua migliore forma, ma la sua intesa con
Stellone è già ottima, fa intravedere che sarà importante comunque per
questa squadra
Sesa
s.v.
All.
Colomba 4,5
Raimondo
Miraglia
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