--------------------------IL PUNTO--------------

 

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di Vincenzo Letizia

 

VOLANO COSENZA E LIVORNO, NAPOLI PIANGE

Nella giornata dei pareggi, cinque in tutto, sorprendono le fughe di due matricole terribili: Livorno e Cosenza. Soprattutto i livornesi, neopromossi in B contano di riproporre la trionfale cavalcata dello scorso anno del Modena e del Como. Risorgono Lecce e Palermo, mentre si accontentano di flebili pareggi, tra luci ed ombre, Sampdoria, Ancona e Vicenza. Il verdetto del campo è impietoso per il Napoli. Sentenzia che la squadra di Colomba non esiste: chi si era illuso che il Napoli fosse tra le favorite per la promozione in serie A, dovrà precipitosamente battere in ritirata e rivedere le proprie convinzioni.

3 a 3 tra Messina e Catania al termine dello splendido derby siciliano allo stadio Celeste, per fortuna senza alcun incidente tra le due tifoserie grazie alle rigide misure di sicurezza messe in campo dalla prefettura. In una giornata di grande caldo provocata dallo scirocco, alla fine la partita si è conclusa con 6 gol che lasciano l'amaro in bocca alla squadra peloritana che, fino alla metà del secondo tempo, si trovava in vantaggio per tre a uno. Ma gli uomini di Oddo non avevano fatto i conti con quel vecchio marpione di Lulù Oliveira che in 8' ha ristabilito la parità.

Il Palermo, all'esordio in campionato davanti al proprio pubblico, nello stadio intitolato in settimana all'ex presidente Renzo Barbera, battezza il nuovo corso dell'allenatore Daniele Arrigoni con una vittoria di misura sull'ostico Siena di mister Papadopulo. Un successo che tuttavia non convince pienamente i tifosi, che si aspettano grandi cose dalla corazzata costruita dallo scatenato presidente Zamparini.

Non si ferma la marcia della matricola terribile Livorno che dopo l'impresa di Verona, regola per 2-0 anche la Triestina e conquista così i primi tre punti stagionali casalinghi.

Ternana e Cagliari cercavano risposte al loro buon momento ma il campo ha dato apprezzabile risultato solo per i sardi che hanno trovato proprio agli sgoccioli dell'incontro tre punti non in programma. Un match che ha presentato due volti: quello scipito, senza sussulti, piatto come gioco evidenziato nel primo tempo, quello più veloce, frizzante, condito da buoni spunti nella ripresa. Per gli uomini di Ventura una vittoria importante dopo la buona prova contro il Napoli, per gli umbri doccia gelata dopo l'impresa dell'Arechi.


Doccia fredda per il Venezia e per il suo (futuro) nuovo proprietario, l'osannato Claudio Carrano, che ha seguito in tribuna, da autentico tifoso, la gara. La rete quasi casuale di Vieri al '44 st, che ha ribadito in rete da un metro al termine di una incredibile mischia, ha salvato il Verona, impedendo la seconda sconfitta in otto giorni e bloccando il tentativo di fuga al vertice dei lagunari. E dire che per il Venezia tutto si era messo per il meglio dopo la rete dello stopper Calori, che aveva battuto Pegolo dopo soli 125 secondi, con un preciso colpo di testa in anticipo su corner di Poggi.

Era già tutto previsto...Ed in effetti al termine di 90' combattuti un buon Ascoli blocca sullo 0-0 una Sampdoria più utilitaristica. Primo tempo di marca bianconera e ripresa con leggera prevalenza da parte dei blucerchiati che hanno badato comunque soprattutto a tenere indenne la porta di Turci.

 

 

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