--------------------------IL PUNTO--------------

 

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di Vincenzo Letizia

 

VOLANO LE GRANDI 

Settima giornata di B scoppiettante e densa di emozioni e di gol. In vetta scappa la Sampdoria che regola col minimo scarto un buon Catania, che falliva malamente un calcio di rigore  con Bucchi e veniva poi punita nel finale. 

Finisce con un gol per parte il derby di Puglia. Una gara che esibisce nel finale la firma di due talenti calcistici: il giallorosso Chevanton fa sognare il tanti tifosi leccesi giunti al San Nicola con un gol di alta scuola; Anaclerio, ventenne del vivaio barese, con la sua prodezza scaccia l'incubo della seconda sconfitta casalinga consecutiva per i galletti. Ma dietro le due fiammate c'è una partita a due facce: un primo tempo in cui il Lecce, quasi timoroso, ha subìto un Bari capace di costruire gioco e occasioni da rete, forte dei due cileni Valdes e Cordova assai ispirati. Nella ripresa i giallorossi hanno preso le misure, tenendo la squadra più alta e hanno portato un pressing efficace. La partita quasi inevitabilmente è diventata bruttina, I cileni sono andati in riserva insieme a tutto il Bari, incapace di mantenere i ritmi del primo tempo. Poi quel gran finale a riscaldare le tifoserie che ha prodotto un pareggio giusto.

Rocambolesca vittoria del Cagliari che acciuffa i tre punti a tempo scaduto, grazie ad un'azione confusa che consente a Cammarata di piazzare in rete la palla del match. L'Ascoli comunque, fino a quel momento, pur tutto arroccato nella sua retroguardia, aveva dato l'impressione di difendersi con ordine e tranquillità. Sono comunque tre punti di platino per i sardi che li lanciano in pieno sprint promozione.

Prova gagliarda del Messina che grazie ad un'entusiasmante tripletta di Zampagna, strapazza un Vicenza, frizzante, ma troppo allegro in difesa. Ore contate per il tecnico biancorosso Mandorlini, che meriterebbe comunque quantomeno altre occasioni per dimostrare il suo indubbio valore.

Un grosso plauso va al tecnico Torrente del Genoa, che da quando siede sulla panchina dei grifoni non sbaglia un colpo ed ha rianimato un ambiente depresso, sull'orlo del collasso. Presenta una squadra compatta, vigorosa, piena di buona volontà e con una prova maschia e determinata sbanca il campo del Venezia. Rete decisiva del giovane D'Isanto al 21 st; da rimarcare ancora una volta l'eccellente prova dell'attaccante Niculescu.

Vince la Ternana e lo fa con pieno merito dando al Livorno, soprattutto nel primo tempo, una vera e propria lezione di calcio: precise verticalizzazioni, grande lucidità e organizzazione di gioco. La partita è tuttavia condizionata dall' espulsione di Cannarsa tra i padroni di casa dopo appena 10 minuti di gioco: decisione sacrosanta dell'arbitro per un fallo da ultimo uomo del difensore livornese.

Quarto pareggio consecutivo per l'Ancona, che viene bloccata sul proprio terreno da un Siena prudente, roccioso in difesa e sempre pronto a colpire in contropiede una squadra di casa apparsa priva di idee e ancora alla ricerca dello smalto di inizio stagione. Erano stati gli ospiti a sbloccare il risultato con un' azione di rimessa conclusa da Tiribocchi, che al 15' fulminava Scarpi con un diagonale di destro dopo un triangolo con l' ex torinista Pinga. Il vantaggio dei bianconeri toscani dura appena sette minuti, perchè Montervino pareggiava al 22' dopo un' azione personale.

Alla distanza la Salernitana supera in scioltezza il Palermo, che deve ancora una volta rimandare i sogni di grandezza. I granata di Zeman riescono a rifilare tre reti ai siciliani che dopo il vantaggio trovato su punizione battuta magistralmente da Di Napoli. Pur sconfitto, il Palermo anche all'Arechi ha messo in evidenza le proprie individualità: a tratti si è vista una squadra efficace e pungente con giocate spumeggianti e geometrie precise per le due punte Mascara e Maniero.

Basta una rete alla Triestina di Ezio Rossi per avere la meglio su un Cosenza spentosi ben presto, dopo un' illusoria fiammata iniziale. La zampata di Fava, che ha regalato il vantaggio agli alabardati dopo solo 13 minuti, ha fissato anche il risultato finale, regalando altri tre punti alla matricola terribile, ancora una volta trascinata da un' indole indomita e da un' oculata disposizione tattica.

 

 

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