18/1/2005
(Andrea
Saladino) - Primo allenamento per il nuovo
Napoli di Edy Reja: grazie alla presenza al San
Paolo dei nostri inviati Vincenzo Letizia e
Michele Caiafa siamo in grado di offrirvi le
prime anticipazioni sui metodi di allenamento
dell’allenatore goriziano. Seduta iniziata
leggermente in ritardo (ore 16:00), e prima
partitella titolari vs. riserve agli ordini del
nuovo mister. Notiamo subito il modulo di gioco,
un 4-3-3 con la presenza tra i titolari di
Montesanto schierato sul settore di
centro-destra, con il conseguente spostamento di
Corrent sul centro-sinistra e la sorpresa di
vedere Consonni con la pettorina delle riserve.
Si comprende la preferenza per un centrocampo
formato da mastini, più portato alla rottura del
gioco che alla costruzione. Alla precisa domanda
degli inviati di PianetAzzurro sul numero dei
difensori che saranno schierati domenica, il
tecnico ha risposto chiarendo che preferisce la
difesa a quattro, e facendo capire che questo
sarà il modo di giocare del reparto arretrato da
oggi fino alla fine della stagione. Stop quindi
ai cambi di modulo e di uomini operati in
continuazione da Ventura, e basta alla
sperimentazione della difesa a tre. Tra i
titolari annotiamo la presenza di Terzi nel
ruolo di terzino destro, in attesa di un ormai
sicuro rinforzo che dovrà arrivare a breve,
notizia confermata anche da de Laurentiis e
Marino alla conferenza stampa. I nomi sono
quelli fatti da PianetAzzurro: in pole position
per indossare la maglia numero 2 vi sono De
Martis dell’Ascoli e Foglio del Siena. Tra le
riserve osserviamo l’utilizzo di Montervino
proprio come terzino destro, probabilmente
soluzione temporanea in attesa di questo nuovo
arrivo. Anche Renard è stato schierato con le
riserve, lasciando intuire che il titolare delle
prossime partite, a meno di inattese
complicazioni, sarà Matteo Gianello. Carmine
Gautieri non si sta allenando a causa di qualche
piccolo problema fisico, ma a detta
dell’allenatore è considerato il titolare
indiscutibile in attacco, con Pià e Calaiò,
oltre ad essere un giocatore simbolo di questo
Napoli. Tra le prime differenze tattiche con il
suo predecessore notiamo un gioco molto più
veloce di quello di Ventura, fatto di passaggi
di prima e immediata verticalizzazione del
gioco; grande differenza rispetto all’esagerato
possesso del pallone che l’ex tecnico partenopeo
richiedeva ai suoi. Rapidità sembra essere la
parola d’ordine di mister Reja, e rapidità
nell’ottenere risultati che possano rilanciare
il Napoli è ciò che chiede il pubblico
napoletano. |