GAUCCI ADESSO BASTA  

 

 

La famiglia Gaucci continua la sua personale battaglia contro il calcio italiano.

Questa volta però la battaglia è intrapresa direttamente contro il calcio Napoli nei cui confronti Gaucci chiede a gran voce la retrocessione in serie C, in seguito alle note vicende delle fideiussioni false. Al fine di ottenere ciò, i Gaucci hanno presentato l’ennesimo ricorso al Tar, questa volta innanzi a quello di Reggio Calabria in quanto quello di Catania non prevede sedute straordinarie per il mese di agosto. Ancora una volta la famiglia Gaucci pur di ottenere la serie B per il loro Catania, sono pronti ad affossare il Napoli facendo ricorso alla giustizia ordinaria senza aspettare che vi sia il pronunciamento della giustizia sportiva.

E’ palese l’accanimento di Gaucci contro il Napoli in quanto vede nella retrocessione degli azzurri l’unica possibilità di essere ripescato con il Catania. Non solo Naldi e i tifosi sono stati già truffati da fantomatici mediatori e faccendieri, ma addirittura dovrebbero essere anche beffati con la retrocessione per un reato non commesso e per di più in seguito ad un giudicato di un tribunale ordinario. Siamo davvero alla fine del calcio e all’anarchia più totale! I campionati di questo passo verranno decisi dai presidenti dei Tar regionali che nelle loro decisioni faranno prevalere la fede calcistica rispetto alle norme del diritto sportivo, che rimarchiamo ancora una volta sono autonome e distinte da quelle del diritto ordinario.

Il Sig. Gaucci con questo ennesimo e assurdo ricorso al Tar ha quindi nuovamente violato la clausola compromissoria andando ad inficiare ed a condizionare le indagini aperte sul caso delle fideiussioni false da parte della Figc. La slealtà e la scorrettezza di questo personaggio sono davvero disarmanti. Difatti egli sostiene che il Napoli anche se truffato e quindi incolpevole dell’imbroglio fatto alla Covisoc, non avrebbe diritto ad un nuovo termine per presentare una nuova fideiussione e quindi meriti la sanzione della retrocessione. E’ una vergogna che una società professionistica voglia approfittarsi del danno subito da una società per di più prestigiosa come il Napoli, per insinuarsi nella serie cadetta ove gli etnei non hanno meritato di rimanere.

Il Sig. Gaucci invece di rivolgersi ai vari tribunali d’Italia per fare la serie B farebbe forse meglio pensare agli errori commessi in sede di campagna acquisti e al fatto di aver cambiato 5 allenatori nel corso della stessa stagione, che non hanno evitato una giusta retrocessione sul campo. D’altra parte proprio Gaucci dovrebbe stare zitto visto i suoi precedenti poco chiari ed edificanti nelle vicende extracalcistiche, basti pensare al tentativo fatto attraverso Ciarrapico di acquisire la Roma cercando di raggirare la vedova di Dino Viola, offrendo un prezzo molto inferiore al valore di mercato della Roma del tempo; e soprattutto al caso in cui al Perugia venne tolta la promozione in serie B a favore delll’Acireale in quanto fu accertato che Luciano Gaucci corruppe un arbitro, dandogli in dono un cavallo di razza al fine di addomesticare una partita del campionato di C1 di quel tempo. Pertanto personaggi come i Gaucci che hanno diversi scheletri nell’armadio dovrebbero ben guardare al proprio interno prima di scagliare invettive pretestuose nei confronti di una  società come il Napoli, rappresentato da una persona perbene come il presidente Naldi.

 

 

Luigi Giordano                                                        10/08/2003

 

 

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