IL
NAPOLI TORNA AL LAVORO
Parte
oggi 4 agosto il breve ritiro di Varallo, dove gli azzurri
proseguiranno la preparazione pre-campionato, la squadra
è piena di uomini nuovi, l’esordio ufficiale si
avvicina e c’è tanto da lavorare in vista di un
necessario affiatamento tattico e di un miglioramento
della condizione fisica.
E’
risaputo che il mister Agostinelli ha ufficializzato nel
4-3-3 il modulo che intende utilizzare per questa
stagione, ma in realtà nelle due amichevoli svolte con il
Melfi ed il Panionios a Folgaria, raramente tre giocatori
hanno attaccato l’area di rigore avversaria. Analizzando
questo 4-3-3, abbozzato nei primi giorni di lavoro, si
nota come sia più una sintesi di idee che non uno schema
vero e proprio. Spesso il Napoli era schierato in campo
con un 4-5-1 abbastanza corto, con un centravanti (quasi
sempre Savoldi) pronto a sfruttare i cross ed i
suggerimenti degli esterni (Pasino, Zanini, Sesa o Floro
Flores) che partendo dalla linea dei centrocampisti
cercavano di aiutare il solitario attaccante insieme agli
inserimenti del solito Vidigal.
Altre
volte il Napoli giocava con una specie di 4-4-2, dove
Zanini fungeva da ala destra appiattendosi vicino ad Olive
(uno degli elementi in ritardo di condizione) sul
centrocampo, lasciando invece all’esterno sinistro un
compito quasi da attaccante puro (Zeman docet), restando
ferma la possibilità di Vidigal di staccarsi dal fianco
del regista Marcolin e di proseguire verso la porta
nemica.
Questi
i primi movimenti dell’attacco; in difesa invece Tosto,
con le sue ottime incursioni, va a coprire i vuoti di
sinistra del centrocampo quando l’esterno sale, mentre a
destra Portanova rimane bloccato in difesa, essendo lui
uno stopper adattato a terzino, ed è coperto da Zanini o
da chi funge da tornante. Questo comporta dei movimenti
non proprio organici e talvolta prevedibili, visto che
sulla destra difficilmente si assiste, in questo periodo,
a sovrapposizioni. Proprio per questo sembra importante il
recupero fisico e psicologico di Saber, che potrebbe
risultare molto utile contro squadre difensiviste o con
una punta sola, offrendo un contributo in fase di
appoggio. Potrebbe essere la stagione per la rivalsa del
marocchino, visto che per la prima volta i fari non sono
puntati su di lui come titolare, e potrebbe guadagnarsi
spazio con lavoro ed umiltà. Così come può essere
l’anno di Rubens Pasino che, partito splendidamente in
questo pre-campionato, avrebbe la capacità di dare tanta
qualità alla squadra dialogando con Zanini, senza
chiedergli inutili e dannosi sacrifici tattici come faceva
Colomba bloccandone l’estro.
Il
Napoli ha comunque quest’anno in organico davvero dei
calciatori molto duttili capaci di aprire un ampio
ventaglio di soluzioni tattiche, che, se oggi portano a
scelte varie che non consegnano ancora una forma definita
alla squadra intera, domani potranno dare una virtù
camaleontica e vincente agli schemi di Agostinelli.
Raimondo
Miraglia
4/08/2003
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