Il supplementare un omaggio degli arbitri

 

 

 

E' teso e scuro in volto Andrea Mazzon al termine di una partita rocambolesca, che ha visto un continuo alternarsi, nella seconda parte, di situazioni che hanno fatto pensare alla vittoria ora dell'una ora dell'altra formazione. Alla fine l'hanno spuntata gli uomini di Lino Lardo, ma non soltanto per meriti propri.
Un po' la Pompea ma molto gli arbitri hanno consentito all'Armani di acciuffare il pari al termine del tempo regolamentare e di aggiudicarsi la partita nel supplementare.
Sotto accusa un fallo inesistente, secondo i partenopei, fischiato ad Allen alla fine del secondo tempo, che ha dato ai milanesi i due punti del pareggio.
"Quel fallo proprio non c'era" ha sbottato il coach napoletano in sala stampa, una tesi ribadita poco dopo anche da Spinelli.
"Voglio rivedere il filmato della partita per dare un giudizio più completo sull'arbitraggio - ha proseguito Mazzon - ma quella stoppata negli ultimi secondi non era assolutamente fallo, come hanno dimostrato le telecamere di Sky".
Per la verità, a nostro avviso, gli arbitri ne hanno combinate parecchie negli ultimi concitati attimi del secondo tempo, come quando hanno assegnato la rimessa a Milano quando era stato un giocatore dell'Armani a toccarla, di piede,  per ultimo, o quando non hanno dato un fallo su Allen ad opera di Mc Cullough, in una delle ultime azioni della partita.
Questi sono errori che, in una tale situazione di trans agonistica, oltre che di stress psicologico, ti tagliano le gambe e ti fanno perdere la concentrazione.
"Nel primo tempo abbiamo giocato bene - ha detto ancora Mazzon - nonostante il risultato del primo parziale (41 - 31, ndr). Abbiamo fatto girare bene la palla ed abbiamo avuto sempre l'uomo al tiro abbastanza libero. Il problema è che non la mettevamo nel cesto. Nel secondo tempo Allen ci ha rimesso in partita con le sue giocate e con i suoi punti".
In effetti Allen soltanto nella seconda frazione di gioco ha iniziato a riscaldare la manina, nella prima parte ha lasciato un po' a desiderare in fatto di percentuale realizzativa.
Al tecnico partenopeo abbiamo chiesto se si può parlare di crsi, almeno psicologica, dei suoi uomini dopo la terza sconfitta consecutiva e l'assenza abbastanza prolungata di Penberthy.
"Macché crisi - attacca il coach -  abbiamo dovuto affrontare tre partite toste. A Milano ci stà di perdere. Abbiamo perso tre partite ma giocando sempre con grande intensità e con il cuore. Se ne possono perdere anche cinque di partite ma bisogna continuare a giocare così".
Sui troppi personalismi di Allen (questa è stata la nostra sensazione, anche se è indubbiamente il leader della squadra), Mazzon ha replicato: "Jerome ha fatto buone cose. Dobbiamo tener presente che non c'era Mike (Penberthy, ndr) e lui si è assunto maggiori responsabilità. Certo, può sembrare che sia così, ma Allen è il giocatore più esperto che abbiamo ed è giusto che assuma maggiori iniziative".

 

 

 

Rino Scialò                                                           23/10/2004

     
              

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