A BERGAMO  PER  CONFERMARSI

 Il Napoli sorprende i suoi tifosi e torna a vincere dopo cinque mesi in casa contro la Terzana terza in classifica. Proprio contro gli umbri cinque mesi fa  si era registrata l’ultima vittoria in casa degli azzurri. Nella partita di stasera il Napoli ha vinto perché finalmente ha  messo in campo gli attributi e le giuste motivazioni che una squadra dovrebbe sempre avere, soprattutto quando si trova in condizioni critiche di classifica come lo è il Napoli.

La squadra sospinta da un pubblico straordinario, ha dato sfoggio di un carattere che mai si era visto in questo primo scorcio di campionato. Ha vinto la partita soprattutto sul piano dei nervi in quanto il match si è giocato a livelli agonistici elevati con gli umbri molto nervosi e determinati a  portar a casa un risultato positivo.Tatticamente Simoni mostra coraggio rivoluzionando l’assetto della squadra. Il tecnico di Crevalcore difatti conferma la difesa a quattro di Palermo ove era stata praticamente un colabrodo, conferma Vieri come unica punta mentre costruisce un centrocampo a cinque con uomini di nerbo e forza fisica, schierando oltre al metodista Marcolin, Montervino, Bernini, Montesanto, Al contrario Simoni ha abiurato la fantasia di Pasino e Zanini lasciando al solo Montezine la possibilità di creare gioco con qualche invenzione delle sue. La squadra non è che abbia creato molto gioco e palle goal però quanto meno con questa disposizione di uomini in campo ha avuto un assetto da battaglia e da combattimento che in serie B è fondamentale per ogni squadra che voglia perseguire un obiettivo di un certo nome. La partita ha evidenziato la grossa generosità dei gregari Montervino e Montesanto, però allo stesso tempo ha dimostrato che il Napoli è monco sugli esterni di centrocampo e non si può sperare che due mediani centrali si adattino al meglio al ruolo di esterno.Tale ruolo va svolto da interpreti che abbiano un passo veloce e un piede delicato e non certo da volenterosi gregari della pedata che oltre alla quantità e all’agonismo possono offrire poco in termini di qualità tecnica. Per quello che concerne le prestazioni individuale da segnalare le prestazioni maiuscole di Emanuele Manitta che ha dato sicurezza alla difesa con delle belle uscite e con un miracolo nel tempo di recupero e soprattutto di Max Vieri che  realizzando due reti, la seconda di splendida fattura ha dato verve ad un attacco azzurro fino a questo momento molto asfittico. Si spera che l’ariete di scuola Juventus possa essere veramente la punta di diamante della squadra azzurra. Egli ha tutte le doti sia tecniche che fisiche per diventare uno degli attaccanti più forti di questo campionato.

In ogni caso non vi è tempo di cullarsi sugli allori che si ritorna in campo tra tre giorni contro la prima della classe, l’Atalanta di mister Mandolini fino ad ora imbattuta. Gli orobici hanno per ora schiantato letteralmente il campionato effettuando una partenza lanciatissima soprattutto nelle gare casalinghe, nelle quali solo il Venezia e il Messina hanno preso dei pareggi, per il resto solo vittorie per i bergamaschi molte delle quali anche in zona Cesarini. La squadra bergamasca è meritamente in testa al campionato per un gioco messo in mostra davvero armonioso e vincente in tutte le sue componenti. I meriti dei nerazzurri si accrescono se si pensa che la squadra da inizio campionato ha dovuto fare a meno della coppia di attaccanti titolari Comandini-Saudati che però sono stati degnamente rimpiazzati dal giovane Pazzini, prodotto del florido vivaio orobico e dallo sloveno Budan. Se a questi due si aggiunge la pericolosità sulle fasce di Zenoni e Gautieri, si capisce come la squadra lombarda sia davvero un avversario ostico per il Napoli. Purtroppo Simoni per domenica non potrà recuperare nessuno degli infortunati e dovrà fare affidamento sugli stessi uomini avuti a disposizione contro la Terzana. I quali seppur stanchi non è detto che caricati dall’ entusiasmo per la prima vittoria casalinga possano offrire il bis allo stadio “Atleti azzurri d’Italia”.  

  

 Luigi Giordano                                            21/11/2003

 

 

 

L'ANGOLO TATTICO 

 

La partita a scacchi tra Simoni e Beretta l'ha vinta senza ombra di dubbio il primo.

Un Napoli compatto,aggressivo e veloce ha superato con merito una Ternana lenta imbottita di giocatori tecnici e troppo poco incisiva.

Nella linea difensiva(a 4 in fase difensiva,a 3 in offensiva) si è distinto Tosto per le sue sovrapposizioni sulla fascia sinistra e Manitta che con uscite tempestive e con buoni interventi tra i pali ha dato sicurezza al reparto.

A centrocampo oltre un ordinato Marcolin abbiamo visto tre mastini che hanno aggredito e soffocato le fonti di gioco avversarie:Ferrarese ed Esposito sulle fascie e Jimenez in mezzo. Questa la mossa vincente di Simoni,che ha sacrificato giocatori con un tasso tecnico superiore ma dalla condizione fisica precaria o inconsistente.(Zanini e Pasino) 

A finalizzare il gioco con ottime ripartenze ci ha pensato il duo Montezine-Vieri:il primo bravo a mantenere palla e servire con assist vincenti i compagni che si proponevano negli spazi,il secondo bravissimo(sembrava il fratello)a concretizzare le occasioni favorevoli.

Finalmente si è capito una cosa:oltre il modulo gli schemi e gli uomini serve la MENTALITA' giusta per uscire dal quelle sabbie mobili di una triste classifica.

Senza fare voli di fantasia e con l'apporto del ritrovato pubblico si spera in un campionato migliore.

 

(Roberto Cocozza 20/11/2003) 

 

 

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