AGOSTINELLI ALL'ULTIMA SPIAGGIA

 

 

Dopo l’ennesima prova incolore del Napoli, Naldi ha avuto un duro faccia a faccia con il direttore sportivo Perinetti per cercare di individuare le cause dei problemi che assillano la squadra azzurra. Il patron azzurro ha chiesto lumi sul perché di questo pessimo avvio, lì dove tutti in casa Napoli si aspettavano una partenza lanciata. Pur riconoscendogli delle attenuanti (gli infortuni soprattutto che hanno falcidiato l’organico), l’esito del confronto ha prodotto una sentenza senza appello per il tecnico azzurro Andrea Agostinelli: se la squadra azzurra dovesse ancora deludere sabato a Trieste, per l’ex tecnico del Piacenza scatterebbe l’esonero immediato. Anche le dichiarazione di Agostinelli nel post gara di Campobasso non sono piaciute per niente a Toto Naldi, l’allenatore aveva fra l’altro dichiarato che la squadra meritava di vincere, “ma siccome aveva giocato fuori casa il pareggio ci poteva stare”. Naldi avrebbe voluto vincere la sua prima gara in quel di Campobasso e le risposte che ha prodotto il tecnico imposto dalla GEA e dalla famiglia Moggi proprio non gli sono andate giù, l’hanno addirittura infastidito. Chi, allora, i candidati a succedere ad Agostinelli sulla panchina azzurra in caso di ennesimo black out del Napoli?  Innanzitutto, Gigi Simoni, uno dei primi allenatori (l’altro era Bortolo Mutti) contattato da Perinetti in estate. Sul taccuino del ds azzurro c’è anche Vavassori, ex allenatore dell’Atalanta e brillante libero azzurro ai tempi di Vinicio,  che tanto piaceva e piace a Naldi.

Perinetti prima prova a rassicurare l’attuale allenatore del Napoli: “In questo momento non rischia nulla”; poi però ammette che “la vita di tutti i professionisti del calcio è condizionata dai risultati, il discorso vale per il sottoscritto, responsabile dell’area tecnica, come per l’allenatore. Il Napoli ha attenuanti che sono lunghi km però il nostro compito è produrre risultati. Se i risultati non arrivano è difficile evitare i problemi”. Perinetti sollecita il confronto tra Agostinelli e la squadra. “C’è la necessità di un chiarimento all’interno dello spogliatoio. I problemi vanno risolti subito e non deve reggere l’alibi delle tante partite da giocare. Non si deve vivere di attenuanti ma di realtà. Deve esserci il confronto sereno o spietato che sia”.

Intanto, i problemi in società restano tanti ed insoluti. Naldi oggi deve pagare 3 milioni di euro ai giocatori che hanno firmato le liberatorie accettando la spalmatura degli stipendi non pagati nella scorsa stagione. Inoltre, fino al 31 dicembre servono 15 milioni di euro perché, al di là delle spese mensili, devono essere effettuati i versamenti all’erario ed assicurare la seconda fase della ricapitalizzazione pari a 7,2 milioni di euro. Prosegue anche il contenzioso con Corbelli creditore di 30 milioni per la cessione della maggioranza azionaria del Napoli. I legali del patron di Telemarket sono intervenuti per bloccare un’operazione finanziaria di Naldi che stava per cedere le quote dell’hotel Flora di Roma per ottenere 20 milioni: le azioni della S.A.F., la società dell’imprenditore posillipino proprietaria dell’hotel Flora, sono in effetti l’unica garanzia in possesso di Corbelli.

 

di Vincenzo Letizia

 

29/9/2002

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