E’
sempre questo il problema: fa ancora notizia l’incertezza societaria del
Napoli, ormai da più di otto mesi Naldi riesce a ritardare il pagamento delle
obbligazioni che ha contratto Corbelli (mentre sembrano risolti i problemi con
Ferlaino), ma il tempo passa e le scadenze si avvicinano.
La
notizia è quella di un appuntamento di Naldi con Corbelli al 28 febbraio per
il debito da 30 milioni di euro per l’acquisto del Napoli.
A breve ci sarà la prima scadenza dell’assemblea straordinaria che dovrà
coprire le perdite, ricostituire il capitale e ricapitalizzare. Un affare da
quasi 30 milioni che deve essere prontamente risolto. Se, infatti,
l’assemblea andasse deserta, sindaci e amministratori avrebbero l’obbligo
di portare i libri dai giudici e la società sarebbe di nuovo in mano al
Tribunale Fallimentare.
Per evitare il ritorno di amministrazioni controllate ed ipotesi di fallimento,
si prospetta una soluzione che consentirebbe di guadagnare ancora del tempo:
l’assemblea verrebbe costituita e subito aggiornata con la richiesta di
rivedere i conti del club alla luce del decreto salvacalcio. Si tratterebbe
solo di un leggero allungamento dei tempi per consentire a Naldi di stringere i
tempi per riprovare il lease-back con qualche nuova banca o di trovare
finanziatori.
Nel
frattempo avanzano anche gli altri creditori storici del calcio Napoli..In
primis i Gallo ed a seguire richieste di pagamento avanzate dal Monte dei
Paschi di Siena. C’è un debito con il Credito Sportivo di circa tre milioni
e mezzo, e con l’istituto toscano si arriva a pendenze per circa 16 milioni
di euro.
Ai vecchi fidejussori sarebbe già stato chiesto il pagamento, questi
garantivano a nome della Gis, una società creata per la gestione del centro di
Marianella (ora rientrante nei beni della S.S.C.Napoli) e ci sono probabilità
che le reazioni a catena possano travolgere anche il Napoli. Intanto si fanno
voci di nuovi contatti di Naldi con misteriosi imprenditori per l’ingresso in
società di nuovi capitali, ma questa manfrina dura da troppo tempo ormai.
Le priorità per Naldi restano dunque sempre le stesse: nuovi soci pieni di
soldi e con poche pretese di comando da arruolare in un Napoli continuamente in
bilico tra calcio giocato e debiti.
21/02/03
a
cura di Raimondo Miraglia
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