• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLA 14.A DI CAMPIONATO E DINTORNI •

1/12/2008

(RENATA SCIELZO) – Cari amici lettori bentornati al nostro consueto appuntamento del lunedì pomeriggio. Ci si ritrova con un po’ di amaro in bocca e con tanta rabbia per aver visto i nostri ragazzi porgere il fianco senza colpo ferire per buona parte del primo tempo, almeno fino a quando, il pocho, il solito devastante Pocho, ha fatto fuoco e fulmini e ha bruciato Julio Cesar. Peccato..a Milano poteva scapparci pure un pareggio, ma si sa la fortuna è cieca…come Rosetti…la sfiga invece quella sì.. ci vede benissimo. Nonostante ciò siamo ancora quarti, grazie a dei risultati che non ti aspetti, grazie ad un campionato che – Inter compresa enon ce ne vogliano i pavoni nerazzurri e i loro incensatori – è molto equilibrato.
Il Napoli poteva far meglio e non doveva buttare al vento punti come ha fatto negli ultimi match…..ora deve solo rialzarsi e ricominciare. E la partita con il Siena ci pare un buon viatico.
Passando al capitolo avversari: non diciamo che veder Mourinho e i suoi boys pavoneggiarsi ci spiace al pari della sconfitta ma quasi.... Siamo di fronte ad elementi insopportabili. E non sarà consolante, perché di un altro antipatico si tratta, ma, sapere che il pallone d’oro finirà a casa di C. Ronaldo e non di Ibra, ci riempie di gioia. Se non altro non sentiamo ogni giorno pennivendoli e incensatori da strapazzo tesserne le lodi anche quando ha palesemente giocato sottotono o talvolta uno schifo. Almeno C. Ronaldo è lontano e solletica maggiormente il nostro animo gossipparo(…).
Ma se una Milano se la ride, l’altra se la piange. E le lacrime portano la firma di un pallone d’oro. Ronaldinho sbaglia clamorosamente un rigore sullo 0 –0 e il Milan ne prende tre dal Palermo. Poveri diavoli, ma pensavano davvero di poter vincere sempre di rigore? Per fortuna esiste una giustizia divina, una compensazione..che non necessariamente passa per l’unto del signore. E meno male…
Bellissimo il match tra Roma e Fiorentina, tornate entrambe belle. Ha vinto chi ha concretizzato, ha vinto chi ha ritrovato il campione di un tempo. Il Pupone è tornato al goal, non sembra più un paralitico in mezzo al campo e guarda caso la Roma ha ripreso a girare (forse erano stati un po’ imprevidenti quelli che “La Roma senza Totti va anche meglio…” …abbiamo visto).
E Mourinho la spara grossa: “La Roma può lottare anche per lo scudetto”. E’ la tecnica di chi incensa l’avversario per dimostrare di essere ancora più forte. Ricordiamo a chi per caso l’avesse dimenticato che la Roma, questa Roma, ne ha prese 4 dai Mourinho boys e tra le mura amiche. Insomma Mourinho..certi giochini non attaccano…ma con chi crede di avere a che fare…
E in ultimo da segnalare il Chievo…dopo tanti torti arbitrali subiti…la mano de dios o meglio la deviazione di Felipe. Il giocatore dell’Udinese festeggia il rientro in campo dopo una lunga pausa con una bella autorete che regala i tre punti al Chievo. Chi meglio di lui? Beh, potrebbe giocarsela con il nostro Denis.
Intanto Di Natale era finito anzitempo sotto la doccia e Marino contava le sconfitte consecutive: ben 4. Segno che i gufacci hanno ancora colpito. Troppi avvoltoi intorno alla povera Udinese, troppi giornalistucoli che ne esaltavano le gesta….e questo è il risultato.
La favola insegna che: meno se ne parla e meglio è.
Facciamone tesoro e applichiamola morale della favola al nostro Napoli. I risultati torneranno.
 

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